Gli Arctic Monkeys?
Coraggiosi, geniali, trasversali, arroganti, anticonformisti, giovani, indipendenti, di successo, talentuosi, presuntuosi, curiosi, generazionali.
Cos'altro volete che cerchi in una rock'n'roll band?
Nel loro disco di debutto c'era tutto quello che a nessun altro è riuscito da anni.
In loro ho riposto tutte le mie speranze. Troppe per non essere realmente terrorizzato dall'ascolto del loro nuovo materiale. Troppe per non essere pronto semmai a sotterrarli per sempre.
Stasera quando Zane Lowe ha trasmesso a BBC Radio1 il loro nuovo singolo in Uk c'era sicuramente qualcun'altro che ha tenuto il fiato sospeso con me.
Questo è il rip:
Brianstorm
Intanto 10 alla copertina "Yellow Metal". Stile Death Angel
Qui blago oggi aveva anticipato altro prezioso materiale.
28 febbraio 2007
Kaiser Chiefs - Yours Truly, Angry Mob
I Kaiser Chiefs sono il gruppo di maggior successo che Leeds abbia mai prodotto (oltre 2,5 milioni di copie vendute).
"Employment" è stato un debutto bellissimo capace di riproporre quella perfetta formula britrock che tutti sembravano aver ormai dimenticato.
Eppure i Kaiser Chiefs non saranno mai considerati una band di prima categoria.
Mancano in loro le caratteristiche necessarie per accedere all'Olimpo del Rock.
Non sono gli Strokes, i Franz Ferdinand, gli Arctic Monkeys. Bands nei confronti delle quali la prova del secondo album è gravata e graverà come una spada di Damocle in grado segnarne la definitiva rilevanza.
"Yours Truly, Angry Mob" esce quindi senza quella tensione e quell'hype che preparano cocenti delusioni.
Da "Yours Truly, Angry Mob" ci si aspetta esattamente ciò che vi si può trovare: un altro capitolo dello stesso libro. Niente di più.
Ruby è un singolo meraviglioso e difficilmente riusciremo a sentire qualcosa di altrettanto irresistibile quest'anno. Heat Dies Down e soprattutto la bellissima I Can Do It Without You confermano che la coppia Wilson/Hodgson al momento non ha rivali nel comporre e realizzare ritornelli dalla presa immediata.
Talvolta il muro chitarristico tende ad irribustirsi rispetto alla prova precedente e la presenza di qualche coda virtuosistica (Try Your Best) fa pensare si sia cercata ispirazione in Noel Gallagher oltre che in Graham Coxon.
La cosa non basta.
Purtroppo Thank You Very Much non può reggere il confronto con I Predict a Riot e mentre in "Employment" non vi erano cadute (Love Is Not a Competition) qui la sensazione è che ci siano pure diversi riempitivi (Everything Is Average Nowadays).
Nessuna cocente delusione, solo un capitolo non riuscito come il precedente.
6/10
intero album su NME.com
"Employment" è stato un debutto bellissimo capace di riproporre quella perfetta formula britrock che tutti sembravano aver ormai dimenticato.
Eppure i Kaiser Chiefs non saranno mai considerati una band di prima categoria.
Mancano in loro le caratteristiche necessarie per accedere all'Olimpo del Rock.
Non sono gli Strokes, i Franz Ferdinand, gli Arctic Monkeys. Bands nei confronti delle quali la prova del secondo album è gravata e graverà come una spada di Damocle in grado segnarne la definitiva rilevanza.
"Yours Truly, Angry Mob" esce quindi senza quella tensione e quell'hype che preparano cocenti delusioni.
Da "Yours Truly, Angry Mob" ci si aspetta esattamente ciò che vi si può trovare: un altro capitolo dello stesso libro. Niente di più.
Ruby è un singolo meraviglioso e difficilmente riusciremo a sentire qualcosa di altrettanto irresistibile quest'anno. Heat Dies Down e soprattutto la bellissima I Can Do It Without You confermano che la coppia Wilson/Hodgson al momento non ha rivali nel comporre e realizzare ritornelli dalla presa immediata.
Talvolta il muro chitarristico tende ad irribustirsi rispetto alla prova precedente e la presenza di qualche coda virtuosistica (Try Your Best) fa pensare si sia cercata ispirazione in Noel Gallagher oltre che in Graham Coxon.
La cosa non basta.
Purtroppo Thank You Very Much non può reggere il confronto con I Predict a Riot e mentre in "Employment" non vi erano cadute (Love Is Not a Competition) qui la sensazione è che ci siano pure diversi riempitivi (Everything Is Average Nowadays).
Nessuna cocente delusione, solo un capitolo non riuscito come il precedente.
6/10
intero album su NME.com
26 febbraio 2007
About The Stooges
Dall'imminente ritorno degli Stooges:
You Can't Have Friends
ATM
Idea Of Fun
Qui un buon articolo del NY Times con video da studio.
You Can't Have Friends
ATM
Idea Of Fun
Qui un buon articolo del NY Times con video da studio.
The Fall - Reformation! Post-TLC
I preferiti da John Peel.
Nati a Manchester nel 1976. Circa 25 albums originali all'atttivo (senza contare live e Peel sessions varie) mai con la stessa formazione. I Fall sono Mark E. Smith. Una leggenda vivente: disperazione, violenza, alcolismo, genio, povertà.
La rappresentazione di tutto ciò che è o dovrebbe essere la musica indipendente. Simbolo dell'integrità e "godlike genius" come incoronato da NME qualche anno fa con tanto di award.
Tutti devono qualcosa ai Fall.
L'ascolto di un qualsiasi loro disco può essere di grande aiuto per comprendere la pochezza del "simil post-punk" contemporaneo.
Chi non avesse ancora avuto l'opportunità di farlo potrebbe tranquillamente iniziare anche da questo.
"Reformation! Post-TLC", con una band tutta americana ed un basso in primo piano come non si sentiva da anni, è un classico disco dei Fall. Coinvolgente musicalmente (Reformation, Fall Sound), non privo di momenti discutibili ma inquietante (Das Boat), stimolante (Systematic Abuse). Una spina nel fianco.
Ora che John Peel non c'è più questo è quanto di più simile ad una Peel Session si possa ancora ascoltare.
7/10
Vi consiglio questa breve biografia pubblicata da Rumore.
cd sampler su myspace
Nati a Manchester nel 1976. Circa 25 albums originali all'atttivo (senza contare live e Peel sessions varie) mai con la stessa formazione. I Fall sono Mark E. Smith. Una leggenda vivente: disperazione, violenza, alcolismo, genio, povertà.
La rappresentazione di tutto ciò che è o dovrebbe essere la musica indipendente. Simbolo dell'integrità e "godlike genius" come incoronato da NME qualche anno fa con tanto di award.
Tutti devono qualcosa ai Fall.
L'ascolto di un qualsiasi loro disco può essere di grande aiuto per comprendere la pochezza del "simil post-punk" contemporaneo.
Chi non avesse ancora avuto l'opportunità di farlo potrebbe tranquillamente iniziare anche da questo.
"Reformation! Post-TLC", con una band tutta americana ed un basso in primo piano come non si sentiva da anni, è un classico disco dei Fall. Coinvolgente musicalmente (Reformation, Fall Sound), non privo di momenti discutibili ma inquietante (Das Boat), stimolante (Systematic Abuse). Una spina nel fianco.
Ora che John Peel non c'è più questo è quanto di più simile ad una Peel Session si possa ancora ascoltare.
7/10
Vi consiglio questa breve biografia pubblicata da Rumore.
cd sampler su myspace
25 febbraio 2007
23 febbraio 2007
Glastonbury dreaming 2
Questa qui a fianco (cliccate per ingrandire) è solo l'inizio della lunghissima lista dei partecipanti al Glastonbury Festival 2007.
Sir Michael Eavis dopo la pausa dell'anno scorso è riuscito ad avere la licenza per ospitare nel suo terreno un pubblico di ben 177.500 persone.
Circa 60.000 in più che nelle ultime edizioni.
Le preregistrazioni terminano il 28/2.
Ci siamo già preregistrati in 175.000 e i biglietti saranno messi in vendita il 1 aprile.
Non ho ancora ben capito se ci andrò o meno, però
siete ancora in tempo per unirvi al sogno.
Ma affrettatevi.
Sir Michael Eavis dopo la pausa dell'anno scorso è riuscito ad avere la licenza per ospitare nel suo terreno un pubblico di ben 177.500 persone.
Circa 60.000 in più che nelle ultime edizioni.
Le preregistrazioni terminano il 28/2.
Ci siamo già preregistrati in 175.000 e i biglietti saranno messi in vendita il 1 aprile.
Non ho ancora ben capito se ci andrò o meno, però
siete ancora in tempo per unirvi al sogno.
Ma affrettatevi.
Condannato a 4 anni il blogger Kareem
Ne avevo parlato qui e qui.
La prima volta la notizia l'avevo letta sul Corriere.
Stamattina che il blogger egiziano Kareem è stato condannato a 4 anni di carcere per aver criticato Islam e presidente Mubarak l'ho sentito al GR.
Forse adesso anche alla blogosfera che conta scapperà un post?
La prima volta la notizia l'avevo letta sul Corriere.
Stamattina che il blogger egiziano Kareem è stato condannato a 4 anni di carcere per aver criticato Islam e presidente Mubarak l'ho sentito al GR.
Forse adesso anche alla blogosfera che conta scapperà un post?
22 febbraio 2007
I comunisti non scherzano
Non è uno scherzo. Giordano, e sembra anche Diliberto, stanno organizzando manifestazioni per Prodi.
Che abbiano intenzione di tornare tutti a Vicenza?
Che abbiano intenzione di tornare tutti a Vicenza?
Vicenza la rossa
Non avevo ben ricordato quanto risicata fosse la maggioranza al Senato quando ho detto che il governo non sarebbe rimasto influenzato dalla "debole" manifestazione di Vicenza .
Probabilmente non lo avevano ricordato neppure i Giordano, i Diliberto e quelli come Bertinotti che fino all'altro giorno: "se solo potessi a Vicenza ci andrei pure io".
Oggi si disperano, ma sabato avrebbero voluto cento Turigliatto e Rossi.
Vicenza non è la ragione della "caduta" di questo governo ma sarà ricordata come l'avvenimento che ne ha annunciato la sorte.
La sinistra radicale ha scelto un luogo strano per venire a cantare la propria visione della politica estera.
Vicenza non poteva che portare sfiga.
Probabilmente non lo avevano ricordato neppure i Giordano, i Diliberto e quelli come Bertinotti che fino all'altro giorno: "se solo potessi a Vicenza ci andrei pure io".
Oggi si disperano, ma sabato avrebbero voluto cento Turigliatto e Rossi.
Vicenza non è la ragione della "caduta" di questo governo ma sarà ricordata come l'avvenimento che ne ha annunciato la sorte.
La sinistra radicale ha scelto un luogo strano per venire a cantare la propria visione della politica estera.
Vicenza non poteva che portare sfiga.
20 febbraio 2007
The Last 48 Hours of Kurt Cobain
Kurt Cobain è l'unico vero mito rock che la mia generazione abbia conosciuto.
Domenica sera la BBC2 ha trasmesso "The Last 48 Hours of Kurt Cobain", un documentario sullo stile di quelli che si possono fare solo nei confronti di un mito.
L'ho registrato con i sottotitoli. Lo potete scaricare in 4 files .avi.
The Last 48 Hours of Kurt Cobain 1 - 2 - 3 - 4
ORA I FILES SONO AD UNA RISOLUZIONE 800x600
Domenica sera la BBC2 ha trasmesso "The Last 48 Hours of Kurt Cobain", un documentario sullo stile di quelli che si possono fare solo nei confronti di un mito.
L'ho registrato con i sottotitoli. Lo potete scaricare in 4 files .avi.
The Last 48 Hours of Kurt Cobain 1 - 2 - 3 - 4
ORA I FILES SONO AD UNA RISOLUZIONE 800x600
Musica Lirica
Per gli appassionati del genere il 16 luglio i Muse suoneranno all'Arena di Verona.
19 febbraio 2007
Pop Levi - The Return To Form Black Magick Party
Vi aspettereste da uno che è stato prima il fondatore dei Super Numeri (roba Ninja Tune) e poi il bassista dei Ladytron un disco glam?
E invece questo "The Return To Form Black Magick Party" è l'album più glam che sia stato inciso da anni. Pop Levi ha in mente una sola cosa: dimostrare di essere la reincarnazione di Marc Bolan. Non c'è dubbio vi riesca. Basterebbe Sugar Assault Me per mettere in chiaro che è lui il "21st Century Boy". Dollar Bill Rock, con quei tre accordi riempipista, fa addirittura pensare che ad accompagnarlo nell'impresa vi siano i veri T Rex. Non serve sapere se Pop Levi e i suoi compagni siano pieni di lustrini, stelline, zatteroni (non credo), è sufficiente la musica a far visualizzare quell'immaginario Velvet Goldmine.
Il ragazzo sembra aver studiato ogni particolare e ogni trucco della musica alla quale vuole rendere omaggio (T. Rex, Ziggy, Roxy). Una produzione molto particolare, sicuramente frutto delle sue esperienze precedenti, gli permette di non trasformare il suo progetto in una perfetta ma patetica "cover band". Gli arrangiamenti e i dettagli sono il risultato di tecniche tutt'altro che vintage. Quei caratteristici continui battimani non sono certamente umani e i loop ritmici ossessivi sono frutto di una cultura elettronica restituita al rock.
Non so se il maestro Tony Visconti approverebbe l'operazione. Forse vi è più sincera attitudine glam-rock nei Kasabian di Shoot the Runner che in un disco che potrebbe anche essere il risultato di una one-man-band in cui Levi è il factotum del suo sogno seventies.
Io vi suggerisco di scaricarlo. Dopo qualche ascolto o andrete a recuperare gli originali (pure John Lennon, sentita From The Day That You Were Born ) o vi verrà voglia di organizzare una festa 70's.
In ogni caso ne sarà valsa la pena.
6/10
intero album su myspace
E invece questo "The Return To Form Black Magick Party" è l'album più glam che sia stato inciso da anni. Pop Levi ha in mente una sola cosa: dimostrare di essere la reincarnazione di Marc Bolan. Non c'è dubbio vi riesca. Basterebbe Sugar Assault Me per mettere in chiaro che è lui il "21st Century Boy". Dollar Bill Rock, con quei tre accordi riempipista, fa addirittura pensare che ad accompagnarlo nell'impresa vi siano i veri T Rex. Non serve sapere se Pop Levi e i suoi compagni siano pieni di lustrini, stelline, zatteroni (non credo), è sufficiente la musica a far visualizzare quell'immaginario Velvet Goldmine.
Il ragazzo sembra aver studiato ogni particolare e ogni trucco della musica alla quale vuole rendere omaggio (T. Rex, Ziggy, Roxy). Una produzione molto particolare, sicuramente frutto delle sue esperienze precedenti, gli permette di non trasformare il suo progetto in una perfetta ma patetica "cover band". Gli arrangiamenti e i dettagli sono il risultato di tecniche tutt'altro che vintage. Quei caratteristici continui battimani non sono certamente umani e i loop ritmici ossessivi sono frutto di una cultura elettronica restituita al rock.
Non so se il maestro Tony Visconti approverebbe l'operazione. Forse vi è più sincera attitudine glam-rock nei Kasabian di Shoot the Runner che in un disco che potrebbe anche essere il risultato di una one-man-band in cui Levi è il factotum del suo sogno seventies.
Io vi suggerisco di scaricarlo. Dopo qualche ascolto o andrete a recuperare gli originali (pure John Lennon, sentita From The Day That You Were Born ) o vi verrà voglia di organizzare una festa 70's.
In ogni caso ne sarà valsa la pena.
6/10
intero album su myspace
17 febbraio 2007
No Dal Molin?
Una manifestazione totalmente pacifica. Non particolarmente antiamericana, direi solo nostalgicamente filocomunista.
Forze dell'ordine invisibili. Un insolito e piacevole odore di marijuana lungo tutto il percorso e una partecipazione della città, a mio avviso, molto modesta.
Sarà stata l'assenza di un Berlusconi da contestare. Sarà stato Prodi a gestire bene che Rifondazione e Pdci alla fine sian venuti solo a sventolare le tante bandiere. Sarà stata l'aria soporifera della città. Ma tutto mi è parso davvero sottotono, poco convinto e convincente.
Credo il governo possa procedere.
Forze dell'ordine invisibili. Un insolito e piacevole odore di marijuana lungo tutto il percorso e una partecipazione della città, a mio avviso, molto modesta.
Sarà stata l'assenza di un Berlusconi da contestare. Sarà stato Prodi a gestire bene che Rifondazione e Pdci alla fine sian venuti solo a sventolare le tante bandiere. Sarà stata l'aria soporifera della città. Ma tutto mi è parso davvero sottotono, poco convinto e convincente.
Credo il governo possa procedere.
16 febbraio 2007
In my backyard
Qualcuno dice 50.000. Altri osano 80.000.
Di certo tanta gente, come quella attesa domani, qui a Vicenza la si era vista solo in un paio di altre occasioni che non avevano richiesto lo spiegamento di 2.000 forze dell'ordine: l'adunata nazionale degli Alpini e la visita del Papa.
Da giorni ormai il nome della quieta e assopita città del Palladio campeggia insolitamente in ogni media.
Domani mezza Italia guarderà incuriosita cosa accadrà in un luogo ai più ignoto.
Un "regno democristiano" dove le ragioni di quartiere sfileranno a fianco dell'inestirpabile antiamericanismo.
Penso proprio uscirò a dare un'occhiata.
Di certo tanta gente, come quella attesa domani, qui a Vicenza la si era vista solo in un paio di altre occasioni che non avevano richiesto lo spiegamento di 2.000 forze dell'ordine: l'adunata nazionale degli Alpini e la visita del Papa.
Da giorni ormai il nome della quieta e assopita città del Palladio campeggia insolitamente in ogni media.
Domani mezza Italia guarderà incuriosita cosa accadrà in un luogo ai più ignoto.
Un "regno democristiano" dove le ragioni di quartiere sfileranno a fianco dell'inestirpabile antiamericanismo.
Penso proprio uscirò a dare un'occhiata.
15 febbraio 2007
The Brit Awards 2007
Ieri sera ho seguito in tv i Brit Awards. L'equivalente britannico dei Grammys.
I Brits sono uno spettacolo nazionlpopolare. Lo sono sempre stati e non trovo giusto cercarvi ciò che è lecito invece attendersi da altre premiazioni come i Mercurys.
I Brits sono una cerimonia di prima serata che comunque dimostra la differenza di gusto e ritmo di cui sono capaci gli Inglesi in queste cose (San Remo?).
Gli Arctic Monkeys hanno vinto i due premi più importanti. Best British Album e Best British Band. Non erano presenti in sala e hanno mandato due contributi video di accettazione nei quali erano travestiti da "Mago di Oz" nel primo e da "Village People" nel secondo.
Molto coraggiosi i ragazzi nello snobbare così le statuette. Forse anche troppo per essere compresi.
Sono cose che sfuggono. Sfugge così anche che sono la prima band della storia ad aver vinto contemporaneamente sia Mercurys che Brits. Come dire consenso di critica e pubblico.
Ottima l'esibizione di Amy Winehouse introdotta da Jo Whiley come "more rock'n'roll than Liam Gallagher".
Sgradevoli, come sempre, e davvero sconvolti i Fratellis nel ritirare il loro premio per Best Breaktrough Act.
Trionfale, va rilevato, la performance dei Take That. Ma lo show, alla fine, è stato tutto per gli Oasis.
Ritirato il Brit alla Carriera è iniziata la loro esibizione. Cigarettes & Alcohol, The Meaning Of Soul e Morning Glory hanno dimostrato come la personalità dei Gallagher riesca ad essere ancora impareggiabile.
Tutti in piedi: pubblico e Stars che nulla hanno a che fare.
Perchè con gli Oasis si sta solo in piedi.
la lista dei vincitori
I Brits sono uno spettacolo nazionlpopolare. Lo sono sempre stati e non trovo giusto cercarvi ciò che è lecito invece attendersi da altre premiazioni come i Mercurys.
I Brits sono una cerimonia di prima serata che comunque dimostra la differenza di gusto e ritmo di cui sono capaci gli Inglesi in queste cose (San Remo?).
Gli Arctic Monkeys hanno vinto i due premi più importanti. Best British Album e Best British Band. Non erano presenti in sala e hanno mandato due contributi video di accettazione nei quali erano travestiti da "Mago di Oz" nel primo e da "Village People" nel secondo.
Molto coraggiosi i ragazzi nello snobbare così le statuette. Forse anche troppo per essere compresi.
Sono cose che sfuggono. Sfugge così anche che sono la prima band della storia ad aver vinto contemporaneamente sia Mercurys che Brits. Come dire consenso di critica e pubblico.
Ottima l'esibizione di Amy Winehouse introdotta da Jo Whiley come "more rock'n'roll than Liam Gallagher".
Sgradevoli, come sempre, e davvero sconvolti i Fratellis nel ritirare il loro premio per Best Breaktrough Act.
Trionfale, va rilevato, la performance dei Take That. Ma lo show, alla fine, è stato tutto per gli Oasis.
Ritirato il Brit alla Carriera è iniziata la loro esibizione. Cigarettes & Alcohol, The Meaning Of Soul e Morning Glory hanno dimostrato come la personalità dei Gallagher riesca ad essere ancora impareggiabile.
Tutti in piedi: pubblico e Stars che nulla hanno a che fare.
Perchè con gli Oasis si sta solo in piedi.
la lista dei vincitori
14 febbraio 2007
No Fun
Sommersi dalle reunions, stiamo un po' sottovalutando che il 7 marzo uscirà The Weirdness.
Il primo album degli Stooges da 34 anni a questa parte.
Un avvenimento sconvolgente come esemplarmente motivato nel post di Rockstar Blog.
Gli Stooges sono stati così seminali da rendere inimmaginabile quale percorso il Rock avrebbe intrapreso senza di loro.
Gli Stooges sono per questo esattamente l'opposto dei Police: una leggenda.
Il rischio di distruggerla, per quanto Alan McGee la pensi diversamente, sarà altissimo.
Ho visto gli Stooges qualche anno fa in una nottata indimenticabile a Brixton Academy.
I fratelli Asheton, Mike Watt dei Minutemen alla basso e J. Masics dei Dinosaur Jr alla chitarra apparvero a sorpresa dopo le performance di BRMC e Primal Scream.
Complice forse anche l'interminabile sessione di pinte e doppi JDs alla quale io e Leo ci eravamo sottoposti per tutta la serata, sperimentammo lo sconvolgente piacere del rumore bianco.
Iggy Pop ovviamente non c'era. Avevamo sfiorato un sogno senza poterlo infrangere.
Chissà come andrà stvolta?
Manifestazioni per Kareem
Continuo a non spiegarmi perchè la blogosfera che conta ignori questa storia.
Grazie ad Animal House vengo però a conoscenza che qualcosa si sta muovendo. Domani per Kareem sono previste manifestazioni a Londra, New York, Parigi, Ottawa, Bucarest, Washington, Roma e molte altre città del mondo.
Anche se 2000 email in un ambito come questo fanno un po' sorridere.
Grazie ad Animal House vengo però a conoscenza che qualcosa si sta muovendo. Domani per Kareem sono previste manifestazioni a Londra, New York, Parigi, Ottawa, Bucarest, Washington, Roma e molte altre città del mondo.
Anche se 2000 email in un ambito come questo fanno un po' sorridere.
13 febbraio 2007
Arctic Monkeys al Rolling Stone
Avevo appena letto che dopo quello di domenica a Sheffield gli Arctic Monkeys stasera suoneranno un altro concerto a sorpresa a Leicester.
La solita invidia e scopro che il 19 marzo saranno al Rolling Stone.
E' pure la festa papà. Biglietti acquistati.
12 febbraio 2007
E' arrivata la Polizia!
Alla fine la Polizia ha accompagnato Sting ai Grammy Awards.
Mika rovina il Bloc Party
Credo non se lo aspettassero proprio e a dire la verità non me lo aspettavo neppure io.
I Bloc Party non sono riusciti a raggiungere la vetta della UK Chart. Come i Klaxons la settimana scorsa anche loro si sono dovuti accontentare della seconda posizione.
La cosa singolare è che a tenere sotto la band di "A Weekend In The City" è stato un album di debutto. Un certo Mika. Primo pure nella classifica dei singoli da settimane.
Un londinese nato a Beirut dalla capigliatura alla Leo Sayer. Con una voce alla Freddy Mercury e delle canzoni pop per le quali al momento Robbie Williams firmerebbe carte false.
C'è da scommettere che il ricciolone non disturberà solo i Bloc Party....
I Bloc Party non sono riusciti a raggiungere la vetta della UK Chart. Come i Klaxons la settimana scorsa anche loro si sono dovuti accontentare della seconda posizione.
La cosa singolare è che a tenere sotto la band di "A Weekend In The City" è stato un album di debutto. Un certo Mika. Primo pure nella classifica dei singoli da settimane.
Un londinese nato a Beirut dalla capigliatura alla Leo Sayer. Con una voce alla Freddy Mercury e delle canzoni pop per le quali al momento Robbie Williams firmerebbe carte false.
C'è da scommettere che il ricciolone non disturberà solo i Bloc Party....
10 febbraio 2007
Linus: "odio la musica che metto"
Mi piace Linus e lo ascoltavo anche quando le scelte musicali che accompagnavano "Deejay chiama Italia" erano davvero insopportabili.
Ultimamente riconosco che la playlist di Radio Deejay è migliorata e che l'intero palinsesto ha subito dei cambiamenti che ne hanno "rivoluzionato" l'impronta.
Penso a "Tropical Pizza" dalla 15 alle 17. A "B Side" alle 21. Alla morte dello storico "Deejay Time" che era il simbolo del gusto musicale della radio.
Forse oggi Radio Deejay non è più interessata ad essere il veicolo promozionale delle proprie produzioni. La musica non si vende quasi più e in particolare non si vendono le compilation che la radio sfornava senza sosta. La cosa può aver influito.
Albertino, che già in molte occasioni aveva espresso perplessità nei confronti della musica da lui stesso promossa, ha preferito trasformarsi in Ranzani piuttosto che diventare il John Peel della musica da giostre.
Alle Invasioni Barbariche ieri sera Linus, sorridendo un po' a denti stretti, si è lasciato scappare: "odio la musica che metto, la musica che piace a voi".
Un' affermazione forte. Gli sarà solo scappata o è un altro messaggio del direttore artistico della radio più influente d'Italia?
Qui lo streaming dell'intervista.
Ultimamente riconosco che la playlist di Radio Deejay è migliorata e che l'intero palinsesto ha subito dei cambiamenti che ne hanno "rivoluzionato" l'impronta.
Penso a "Tropical Pizza" dalla 15 alle 17. A "B Side" alle 21. Alla morte dello storico "Deejay Time" che era il simbolo del gusto musicale della radio.
Forse oggi Radio Deejay non è più interessata ad essere il veicolo promozionale delle proprie produzioni. La musica non si vende quasi più e in particolare non si vendono le compilation che la radio sfornava senza sosta. La cosa può aver influito.
Albertino, che già in molte occasioni aveva espresso perplessità nei confronti della musica da lui stesso promossa, ha preferito trasformarsi in Ranzani piuttosto che diventare il John Peel della musica da giostre.
Alle Invasioni Barbariche ieri sera Linus, sorridendo un po' a denti stretti, si è lasciato scappare: "odio la musica che metto, la musica che piace a voi".
Un' affermazione forte. Gli sarà solo scappata o è un altro messaggio del direttore artistico della radio più influente d'Italia?
Qui lo streaming dell'intervista.
8 febbraio 2007
Free Music
Immagino, senza molta fantasia, che in un futuro piuttosto prossimo la musica difficilmente sarà ancora comperata.
Pensavo che una delle forme di guadagno più dirette dei musicisti sarebbero rimasti i loro concerti. Una specie di ritorno alle origini, ai tempi in cui l'artista era prevalentemente la sua esibizione e non la sua registrazione.
La notizia che per la sua undicesima edizione l' Ozzfest (il più longevo tra i festival itineranti americani) sarà completamente gratuito non sembrerebbe darmi ragione.
C'è da credere che se Sharon Osbourne sostiene che la manifestazione debba essere pagata solo dagli sponsor sappia di cosa sta parlando.
Dopo gli mp3 dobbiamo aspettarci pure i concerti gratis negli anni a venire?
Pensavo che una delle forme di guadagno più dirette dei musicisti sarebbero rimasti i loro concerti. Una specie di ritorno alle origini, ai tempi in cui l'artista era prevalentemente la sua esibizione e non la sua registrazione.
La notizia che per la sua undicesima edizione l' Ozzfest (il più longevo tra i festival itineranti americani) sarà completamente gratuito non sembrerebbe darmi ragione.
C'è da credere che se Sharon Osbourne sostiene che la manifestazione debba essere pagata solo dagli sponsor sappia di cosa sta parlando.
Dopo gli mp3 dobbiamo aspettarci pure i concerti gratis negli anni a venire?
7 febbraio 2007
Cold War Kids - Robbers and Cowards
Ai tempi in cui si comperavano i dischi, sentendo un pezzo come Hang Me Up To Dry, sarei corso ad acquistare questo primo album dei Cold War Kids a scatola chiusa. Forse avrei tentato un preascolto al negozio ma difficilmente sarei riuscito a starne alla larga. Solo a casa, incredulo, mi sarei accorto di quanto quel pezzo sarebbe risultato fuorviante. Di come lo stile della band californiana sia diverso.
Suono americanissimo, quasi Counting Crowes con un pianoforte stile Tom Waits.
Nulla di male. Non fosse che il cantante Nathan Willet, con i suoi vibrati "religiosi", gioca troppo a fare Jeff Buckley e che, nonostante gli episodi interessanti (We Used To Vacation, Passing The Hat, Hospital Beds), tutto risulti talmente carico di "drama" da essere poco credibile.
Live potrebbero anche funzionare ma su disco quando inciampano in versioni poco ispirate dei Turin Brakes (Pregnant) o tentano gli White Stripes senza Jack alla chitarra (Saint John) diventano difficili da sostenere.
Un album troppo discontinuo e un solo brano bellissimo.
5/10
myspace/coldwarkids
Suono americanissimo, quasi Counting Crowes con un pianoforte stile Tom Waits.
Nulla di male. Non fosse che il cantante Nathan Willet, con i suoi vibrati "religiosi", gioca troppo a fare Jeff Buckley e che, nonostante gli episodi interessanti (We Used To Vacation, Passing The Hat, Hospital Beds), tutto risulti talmente carico di "drama" da essere poco credibile.
Live potrebbero anche funzionare ma su disco quando inciampano in versioni poco ispirate dei Turin Brakes (Pregnant) o tentano gli White Stripes senza Jack alla chitarra (Saint John) diventano difficili da sostenere.
Un album troppo discontinuo e un solo brano bellissimo.
5/10
myspace/coldwarkids
6 febbraio 2007
Cold War Kids - Hang Me Up To Dry
Anche a voi ascoltando un singolo come questo verrebbe, o è già venuta, la voglia di scaricare l'intero album?
Cold War Kids: Hang Me Up To Dry
Cold War Kids: Hang Me Up To Dry
5 febbraio 2007
Klaxons - Myths Of The Near Future
Un fenomeno inesistente con a capo una band "confusa" dall'impostazione guitar rock: i Klaxons.
Questo è ciò che pensavo della New Rave.
Dopo un travagliato percorso, che conoscete, non so ancora se il fenomeno esista. Credo però che la band "confusa" potrebbe anche farlo nascere grazie ad un disco importante quanto Myths Of The Near Future.
Vi avevo cercato le regole del beat e non trovandole mi ero chiesto come avrei mai potuto ballare a ritmi così poco dance.
Avevo insomma concluso: "Se non li sento io vuol dire che non si ballano".
Ho avuto un brivido. Stavo sostenendo ciò che si sostiene quando non si è più capaci di sopportare il cambiamento. Esattamente ciò che si era detto davanti al punk 30 anni fa, alla Rave 15 anni dopo.
Ho faticato ad avvertire un "ritmo" nei Klaxons. Ho dovuto prima decifrare ciò che altri, penso più giovani, naturalmente avvertono.
Non potrò viverlo questo "ritmo". Non tenterò di ballarlo ma credo di averlo compreso.
L'impostazione rock della band è fuorviante. Ci si aspetta l'elettronica mentre loro disordinano il tutto. Chitarre rumorose, basso distortissimo (alla Cliff Burton), drumming nervoso. Solo misurati gli inserimenti di suoni provenienti dalla club-culture. Il fat sound dei Leftield ad aprire Two Receivers, le sporadiche sirene stile Prodigy/Chemicals, la cover del dance classic Not Over Yet di Grace.
Non ennesimi figli dei Bloc Party ma loro primi coraggiosi avversari.
Caotici ed inquietanti dove li preferisco (Atlantis To Interzone e Magick).
Franz Ferdinand stralunati in Totem on the Timeline.
Inclini ad un pop-appeal strategicamente tutto britannico (con quel falsetto alla Hard-Fi): Gravity's Rainbow e As Above As Below sono episodi capaci di conquistare quel mainstream indispensabile per fare "movimento".
Non so se i Klaxons siano dance o se siano la nuova frontiera dello space-rock. Vedo da qualche parte corpi sudati che si agitano. Persi al suono saturo e disturbante di un disco pericolosamente coinvolgente. Mi basta e avanza.
8/10
myspace/klaxons
Questo è ciò che pensavo della New Rave.
Dopo un travagliato percorso, che conoscete, non so ancora se il fenomeno esista. Credo però che la band "confusa" potrebbe anche farlo nascere grazie ad un disco importante quanto Myths Of The Near Future.
Vi avevo cercato le regole del beat e non trovandole mi ero chiesto come avrei mai potuto ballare a ritmi così poco dance.
Avevo insomma concluso: "Se non li sento io vuol dire che non si ballano".
Ho avuto un brivido. Stavo sostenendo ciò che si sostiene quando non si è più capaci di sopportare il cambiamento. Esattamente ciò che si era detto davanti al punk 30 anni fa, alla Rave 15 anni dopo.
Ho faticato ad avvertire un "ritmo" nei Klaxons. Ho dovuto prima decifrare ciò che altri, penso più giovani, naturalmente avvertono.
Non potrò viverlo questo "ritmo". Non tenterò di ballarlo ma credo di averlo compreso.
L'impostazione rock della band è fuorviante. Ci si aspetta l'elettronica mentre loro disordinano il tutto. Chitarre rumorose, basso distortissimo (alla Cliff Burton), drumming nervoso. Solo misurati gli inserimenti di suoni provenienti dalla club-culture. Il fat sound dei Leftield ad aprire Two Receivers, le sporadiche sirene stile Prodigy/Chemicals, la cover del dance classic Not Over Yet di Grace.
Non ennesimi figli dei Bloc Party ma loro primi coraggiosi avversari.
Caotici ed inquietanti dove li preferisco (Atlantis To Interzone e Magick).
Franz Ferdinand stralunati in Totem on the Timeline.
Inclini ad un pop-appeal strategicamente tutto britannico (con quel falsetto alla Hard-Fi): Gravity's Rainbow e As Above As Below sono episodi capaci di conquistare quel mainstream indispensabile per fare "movimento".
Non so se i Klaxons siano dance o se siano la nuova frontiera dello space-rock. Vedo da qualche parte corpi sudati che si agitano. Persi al suono saturo e disturbante di un disco pericolosamente coinvolgente. Mi basta e avanza.
8/10
myspace/klaxons
4 febbraio 2007
Klaxons update
Sto rischiando di cambiare in modo radicale la mia opinione nei confronti dei Klaxons.
Complici i vostri giudizi, una sconvolgente esibizione live di Atlantis To Interzone vista l'altra sera a Channel 4 e i ripetuti ascolti ai quali mi sto sottoponendo senza sosta nel tentativo di capire se nei confronti di Myths Of The Near Future ho preso una cantonata. Forse presto sarò costretto a riscrivere la recensione.
Su un blog si può no?
Presto aggiornamenti.
Complici i vostri giudizi, una sconvolgente esibizione live di Atlantis To Interzone vista l'altra sera a Channel 4 e i ripetuti ascolti ai quali mi sto sottoponendo senza sosta nel tentativo di capire se nei confronti di Myths Of The Near Future ho preso una cantonata. Forse presto sarò costretto a riscrivere la recensione.
Su un blog si può no?
Presto aggiornamenti.
3 febbraio 2007
Bloc Party - A Weekend In The City
Silent Alarm non mi è mai piaciuto. Il suo successo di critica e pubblico rappresenta il simbolo di una direzione a me incomprensibile del guitar rock.
Di quel disco non ho mai digerito il modo di cantare di Okereke e la volontà di tutta la band di "armonizzare" un suono ispirato dal post punk. Come si può "armonizzare" il post punk?
Purtroppo per me i Bloc Party sono diventati "seminali" e tutta la nuova musica rock sente l'influenza di quella loro idea. Sono ormai rassegnato. (quasi)
Ho letto molte perplessità su A Weekend In The City da parte di estimatori del lavoro precedente. Sinceramente trovo sia l'evoluzione più logica e onesta che il loro sound potesse avere.
Più ricercato, ricco di arrangiamenti pomposi. Molto suonato. Enfatico, a tratti amiccante ai Muse ma con il pensiero ben rivolto agli U2 (Still Rember).
Tutto alla ricerca della sostanza per fuggire la superficialità.
E' la concretezza la loro idea di art-rock..
Noiosetto nella sua interezza, in particolare nella seconda parte. Privo di un pezzo dalla presa di Banquet ma con spunti complessivamente più interessanti che in Silent Alarm: Song For Clay, la melodia lieve di Kreuzberg, il tiro di Uniform.
I Bloc Party con A Weekend In The City si preparano a ciò a cui potrebbero essere candidati: diventare gli U2 di questa generazione.
Attenzione però che Bono testi pretenziosi e semplicistici come quelli di questi giovani londinesi (un'occhiata a Hunting For Witches) non li ha scritti mai.
Per gli anglosassoni la cosa potrebbe avere un peso diverso che da noi.
In particolare per una band che sull'ultimo NME dichiara: "Everyone is writing songs about looking good on dancefllors. It's our job to criticise society"
5/10
intero album su myspace
Di quel disco non ho mai digerito il modo di cantare di Okereke e la volontà di tutta la band di "armonizzare" un suono ispirato dal post punk. Come si può "armonizzare" il post punk?
Purtroppo per me i Bloc Party sono diventati "seminali" e tutta la nuova musica rock sente l'influenza di quella loro idea. Sono ormai rassegnato. (quasi)
Ho letto molte perplessità su A Weekend In The City da parte di estimatori del lavoro precedente. Sinceramente trovo sia l'evoluzione più logica e onesta che il loro sound potesse avere.
Più ricercato, ricco di arrangiamenti pomposi. Molto suonato. Enfatico, a tratti amiccante ai Muse ma con il pensiero ben rivolto agli U2 (Still Rember).
Tutto alla ricerca della sostanza per fuggire la superficialità.
E' la concretezza la loro idea di art-rock..
Noiosetto nella sua interezza, in particolare nella seconda parte. Privo di un pezzo dalla presa di Banquet ma con spunti complessivamente più interessanti che in Silent Alarm: Song For Clay, la melodia lieve di Kreuzberg, il tiro di Uniform.
I Bloc Party con A Weekend In The City si preparano a ciò a cui potrebbero essere candidati: diventare gli U2 di questa generazione.
Attenzione però che Bono testi pretenziosi e semplicistici come quelli di questi giovani londinesi (un'occhiata a Hunting For Witches) non li ha scritti mai.
Per gli anglosassoni la cosa potrebbe avere un peso diverso che da noi.
In particolare per una band che sull'ultimo NME dichiara: "Everyone is writing songs about looking good on dancefllors. It's our job to criticise society"
5/10
intero album su myspace
1 febbraio 2007
Glastonbury dreaming
Glastonbury è il festival dei festival.
Un'esperienza irrinunciabile, da provare almeno una volta nella vita, sostengono molti Inglesi.
Oggi sono state aperte le preregistrazioni, indispensabili per poter partecipare alla prevendita del 1 aprile.
I biglietti quest'anno saranno nominali, non cedibili e con impressa la propria fototessera. Addio bagarini!
Il Festival sarà il 22,23,24 giugno. Come sempre l'enorme lista di artisti partecipanti (praticamente quasi tutti quelli che si possono immaginare) non verrà dichiarata sino alla chiusura delle prevendite (il mezzogiorno del 1 aprile). Si sa già però che Arctic Monkeys saranno uno degli headliner del Pyramid Stage e Bjork dell'Other Stage. Si danno per ufficiali The Who, Kasabian e Chemical Brothers.......
Ecco io oggi mi sono preregistrato. Qualcuno mi ha suggerito che sognare non costa nulla.
Un'esperienza irrinunciabile, da provare almeno una volta nella vita, sostengono molti Inglesi.
Oggi sono state aperte le preregistrazioni, indispensabili per poter partecipare alla prevendita del 1 aprile.
I biglietti quest'anno saranno nominali, non cedibili e con impressa la propria fototessera. Addio bagarini!
Il Festival sarà il 22,23,24 giugno. Come sempre l'enorme lista di artisti partecipanti (praticamente quasi tutti quelli che si possono immaginare) non verrà dichiarata sino alla chiusura delle prevendite (il mezzogiorno del 1 aprile). Si sa già però che Arctic Monkeys saranno uno degli headliner del Pyramid Stage e Bjork dell'Other Stage. Si danno per ufficiali The Who, Kasabian e Chemical Brothers.......
Ecco io oggi mi sono preregistrato. Qualcuno mi ha suggerito che sognare non costa nulla.
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