26 febbraio 2007

The Fall - Reformation! Post-TLC

I preferiti da John Peel.
Nati a Manchester nel 1976. Circa 25 albums originali all'atttivo (senza contare live e Peel sessions varie) mai con la stessa formazione. I Fall sono Mark E. Smith. Una leggenda vivente: disperazione, violenza, alcolismo, genio, povertà.
La rappresentazione di tutto ciò che è o dovrebbe essere la musica indipendente. Simbolo dell'integrità e "godlike genius" come incoronato da NME qualche anno fa con tanto di award.
Tutti devono qualcosa ai Fall.
L'ascolto di un qualsiasi loro disco può essere di grande aiuto per comprendere la pochezza del "simil post-punk" contemporaneo.
Chi non avesse ancora avuto l'opportunità di farlo potrebbe tranquillamente iniziare anche da questo.
"Reformation! Post-TLC", con una band tutta americana ed un basso in primo piano come non si sentiva da anni, è un classico disco dei Fall. Coinvolgente musicalmente (Reformation, Fall Sound), non privo di momenti discutibili ma inquietante (Das Boat), stimolante (Systematic Abuse). Una spina nel fianco.
Ora che John Peel non c'è più questo è quanto di più simile ad una Peel Session si possa ancora ascoltare.

7/10

Vi consiglio
questa breve biografia pubblicata da Rumore.

cd sampler su myspace

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Grande tu per avere citato un gruppo immenso. Forse fra i meno conosciuti ma sicuramente fra i più sinceri e significativi.

Anonimo ha detto...

D'accordissimo con te Bluto. Stranamente il loro disco che più mi piace (ma non li ho mica ascoltati tutti eh, anche se come capisaldi vengono indicati altri) è "Live at the Witch Trials" il loro primo.... ed il vostro preferito, cari fallofili o fallocrati???

onan ha detto...

Si Bluto, davvero seminali. Imprescindibili.

Direi anch'io Live at the Witch Trials. Ma ne ho ascoltati molti meno di leo. :-)

Consiglio la ottima doppia raccolta: 50,000 Fall Fans Can't Be Wrong.