Silent Alarm non mi è mai piaciuto. Il suo successo di critica e pubblico rappresenta il simbolo di una direzione a me incomprensibile del guitar rock.
Di quel disco non ho mai digerito il modo di cantare di Okereke e la volontà di tutta la band di "armonizzare" un suono ispirato dal post punk. Come si può "armonizzare" il post punk?
Purtroppo per me i Bloc Party sono diventati "seminali" e tutta la nuova musica rock sente l'influenza di quella loro idea. Sono ormai rassegnato. (quasi)
Ho letto molte perplessità su A Weekend In The City da parte di estimatori del lavoro precedente. Sinceramente trovo sia l'evoluzione più logica e onesta che il loro sound potesse avere.
Più ricercato, ricco di arrangiamenti pomposi. Molto suonato. Enfatico, a tratti amiccante ai Muse ma con il pensiero ben rivolto agli U2 (Still Rember).
Tutto alla ricerca della sostanza per fuggire la superficialità.
E' la concretezza la loro idea di art-rock..
Noiosetto nella sua interezza, in particolare nella seconda parte. Privo di un pezzo dalla presa di Banquet ma con spunti complessivamente più interessanti che in Silent Alarm: Song For Clay, la melodia lieve di Kreuzberg, il tiro di Uniform.
I Bloc Party con A Weekend In The City si preparano a ciò a cui potrebbero essere candidati: diventare gli U2 di questa generazione.
Attenzione però che Bono testi pretenziosi e semplicistici come quelli di questi giovani londinesi (un'occhiata a Hunting For Witches) non li ha scritti mai.
Per gli anglosassoni la cosa potrebbe avere un peso diverso che da noi.
In particolare per una band che sull'ultimo NME dichiara: "Everyone is writing songs about looking good on dancefllors. It's our job to criticise society"
5/10
intero album su myspace
9 commenti:
me ne han parlato tutti così male di 'sto cd che non me lo sono neanche scaricato:)
cmq, domani metto un nastrone di hip hop da scaricare, così ti fai una cultura :)
Non so, come eredi degli U2 non ce li vedo molto. Ma in alcuni passaggi li ricordano molto eh!
il primo album a me piace parecchio, lo ascolto sempre volentieri. Il secondo per come la vedo io è orrendo (ma è un giudizio puramente soggettivo). Quanto agli U2 spero proprio che non sia come dici...Bono & co non li ho mai sopportati
Antipatie o meno mi auguro anch'io qualcosa di diverso per questa generazione.
Certo l'idea di concretezza, il gusto, il politicamente corretto, il cantante di colore ( quaisi una necessità in una società molto più multiculturale di quella di 20 anni fa). Sono questi elementi che mi hanno fatto scrivere che potrebbero essere candidati a coprire quella posizione.
Ho scritto potrebbero però.
Con quei testi non si dovrebbe andare molto lontano......
Vado controcorrente: per me il nuovo disco dei Bloc Party è veramente bello. Hanno fatto un salto di qualità enorme rispetto al primo disco, che era peraltro un gran disco.
Sono bravi e hanno ancora margini di crescita enormi, hanno intelligenza e "mestiere" ma intravedo in loro una certa voglia di sperimentare ed osare. Si candidano non ad essere gli U2 di questa generazione, ma ad essere i nuovi Radiohead. Ne sono convinto.
sono d'accordo con federico.
il loro secondo lavoro è diverso, ma loro sono stati i primi a dirlo vari mesi fa.
il paragone con gli u2? troppo facile dato che hanno in comune il produttore, scelto poi non per quel lavoro ma per i remix fatti, nel senso che i bloc party volevano che l'album avesse più elettronica del precedenti.
ora capiamoci, tutti la pensano come voglio, ed è un bene, ma a volte penso sia troppo facile dire che il secondo fa cagare. almeno a te faceva cagare anche il primo ! ;-)
cmq io i muse non ce li sento!
Non so quali siano i gusti musicali del recensore e come certa gente prende la tua parola come rivelazione... certo ognuno deve avere un proprio gusto ma non fare l'ignorante dicendo non lo ascolterò (yoshi)perchè il recensore dice che fà schifo!!!! Cmq per me i Bloc Party sono forse una della band più interessanti degli ultimi 10 anni...belli tutti e 2 gli album
A me piacciono molto "questi" Bloc Party, nè più nè meno dei Bloc Party esordienti con Silent Alarm.
Certo, il nuovo disco è meno movimentato nel complesso - sì, ha ragione chi nota l'assenza di una Banquet - ma ci sono delle innovazioni degne di nota e sintomatiche del carattere della band. Ad es., il brano iniziale Song for ..., che offre variegate onde musicali, e il singolo The Prayer forse superiore a Banquet in quanto a complessità e presa sull'ascoltatore.
Non condivido ogni riferimento agli U2 (che di recente nemmeno mi piacciono). Quindi quasi quasi la rece avrebbbe potuto chiudersi - a mio avviso - con un "Ogni riferimento a cose, persone e U2 è puramente casuale".
Gli U2 sono quello che i Bloc party si sognavano di poter diventare. Non lo saranno mai.
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