29 aprile 2007

Beastie Boys - Paul's Boutique (1989)

Commercialmente un insuccesso paragonato al debutto "Licensed To Ill" ma, da Eminem a The Streets (per non parlare di tutta l'arte del campionamento), nulla sarebbe poi stato lo stesso senza questo disco.
Personalmente, data la mia poca confidenza con il genere, sino a qualche settimana fa non faceva ancora parte della mia "discoteca". Che vergogna!

NME Hall Of Fame

Al ritmo di uno per numero NME ha iniziato a pubblicare la lista dei 50 Album candidati ad essere considerati i migliori di sempre.
Una selezione molto significativa e stimolante che ho deciso di riprodurre come appuntamento settimanale di questo blog.
Sono album fondamentali. Li possediamo da sempre o li abbiamo solo sentiti nominare e faremmo bene a scaricarli.
Un'occasione per rispolverare o completare la nostra discoteca. Anche solo un modo per scambiare qualche opinione.
Questi i requisiti richiesti agli Album per poter rientrare nella "NME Hall Of Fame":
  • Essere stati pubblicati da almeno 10 anni
  • Essere stati influenti nella generazione successiva
  • Risultare musicalmente attuali quanto al momento della loro uscita

28 aprile 2007

April Skies

Lo so che non se ne può più delle reunion. Lo so.
Però che ci volete fare? Tutti abbiamo quelle nei confronti delle quali ci sentiamo più deboli, vulnerabili.
Poche ore fa, mentre il sole tramontava sulla prima giornata del Coachella Festival, i Jesus and Mary Chain sono saliti di nuovo assieme su un palco.
Non so se i fratelli Reid abbiamo rivolto le spalle al pubblico come usavano fare in quei loro primi e meravigliosamente disastrosi concerti.
So però che Scarlett Johansson li ha raggiunti per cantare Just Like Honey.
E questo mi basta per immaginare che quel feedback nel deserto sia stato fantastico.

25 aprile 2007

Arctic Reviews

Ormai Favourite Worst Nightmate, uscito ieri anche negli Stati Uniti, è stato recensito da tutta la critica istituzionale.
Qui trovate una raccolta delle valutazioni.
I pieni voti dell'Observer Music Monthly sono di un signore che si chiama Jon Savage. E' disco del mese per Claudio Sorge su Rumore ed è piaciuto anche a Fard-Rock.
Insomma i mocciosi piacciono ai vecchietti.

22 aprile 2007

Arctic Monkeys - Favourite Worst Nightmare

Art-rock-post-punk-funk.....
Il Rock alla canna del gas. Roba buona per serate tra noi appassionati di un genere in agonia.
O questa musica sarà di nuovo capace di una band in grado di raggiungere ed emozionare parti importanti di una generazione o sarà morta per davvero.
Gli Arctic Monkeys, vi piaccia o no, al momento reggono soli sulle proprie spalle questa enorme responsabilità.
Lo straordinario "Whatever People Say..." non è stato la solita inutile ed insopportabile miscela di generi ma il disco che ha cambiato la metrica ad un linguaggio.
Un disco duro, diretto, senza compromessi, fedele ad uno schema rigidamente Rock ma in grado di parlare una lingua diversa. Di destare l'attenzione di chi a questa musica altrimenti non si sarebbe mai avvicinato.
Uno dei dischi di debutto più belli di tutti i tempi. Il più venduto di sempre.
"Mocciosi!" gli urlano gli integralisti dell' indie, spaventati dal fatto che il loro genere possa subire un insopportabile effetto di popolarità indiretta.
"Mocciosi!" gli urlano i "vecchi" perchè, si sa, i "vecchi" son fatti così.
E mentre alcuni, come me, tremano al pensiero del secondo album altri nichilisti del Rock lo aspettano trepidanti certi così se ne potranno finalmente liberare per sempre.
E i mocciosi intanto che fanno? Chiamano George Martin alla produzione? Coinvolgono la Royal Philarmonic Orchestra? Si prendono 5 anni di pausa? Si danno alle droghe pesanti? Vanno sull'Himalaya a meditare? Cominciano a scriversi sulle mani?
No. I ragazzi sono anticonformisti. Suonano e basta.
Non c'è nulla da dimostrare per loro. Ciò che conta è proprio che nulla sembra importare.
Un solo aggiustamento con l'ingresso del nuovo bassista Nick O'Malley. Matt Helders è il miglior batterista rock contemporaneo e necessita un partner all'altezza.
Per il resto tutto a posto: si va. Più duri, più potenti e più veloci di prima.
"Favourite Worst Nightmare" sono 12 canzoni in 37 minuti.
Una lucida furia. Un assalto frontale elettrico. Un brivido che cresce ascolto dopo ascolto. Una corsa impazzita sul rollercoaster del ritmo. Jamie Cook con riffs taglienti e visionari sostiene gli accecanti sketches di poesia urbana raccontati da Alex Turner. Il prodigio capace di tradurre il gergo colloquiale in cadenze ritmate.
Le emozioni appaiono e scompaiono come flash intermittenti.
La botta elettrica di Teddy Picker e l'elettro-funk di D Is For Dangerous. Chi sarà capace di stare fermo? L'avvicinamento al metal-riff di Balaclava. L'anthem moderno Fluorescent Adolescent. La boccata di ossigeno Only Ones Who Know, unico brano chiaramente associabile ad un altro artista (il concittadino Richard Hawley). Le cinematografiche Do Me A Favour e If You Were There Beware. This House Is A Circus per far tacere i Klaxons e le contenute esplosioni di The Bad Thing e Old Yellow Bricks.
"Favourite Worst Nightmare", dalla carica inarrestabile di Brianstorm alla magnifica e struggente 505, è un capolavoro di insieme che si sviluppa attraverso tutti i suoi episodi.
La conferma che, pur non esistendo una scena, c'è ancora una band per cui questa musica non sia solo il revival di qualcosa che è già morto.
Penso che per un un po' non avrò davvero voglia di ascoltare altro.

10/10

20 aprile 2007

Violenza da salotto

Il Corriere della Sera di oggi approccia il caso del video testamento con un'interessante "correlazione estetico cinematografica".
Quello con il martello risulta il fotogramma più inquietante perchè esattamente riproducente l'immagine di "Old Boy" (film e omicida sono entrambi sudcoreani) ma sono fortissime pure le similitudini con "Il cacciatore" (nell'immagine della pistola alla tempia) e con "Taxi Driver" (pistola puntata verso l'obiettivo come faceva Travis verso lo specchio).
Sono un appassionato di videogiochi, non posso non vedere la riproduzione di una certa estetica (l'immagine con le due pistole ad ore 10 e 10 è proprio quella di "Lara Croft") e non posso neppure non vedere l'influenza di un atteggiamento "antimperialista" da kamikaze nello stile del filmato.
Cosa significa?
Non lo so.
Ma far finta di niente perchè tanto le colpe vanno cercate solo ed esclusivamente da altra parte e mai nelle nostre intoccabili passioni mi sembra un po' deboluccio.

The Zimmers - My Generation


myspace/thezimmers

thanks to m-o-d

19 aprile 2007

Vendetta

Probabilmente stavolta Marilyn Manson non c'entra.
Però le immagini del video testamento del pluriomicida sud coreano non riescono a non farmi pensare al film Old Boy di Park Chan-Wook.
Non è inquietante questa somiglianza?

17 aprile 2007

Arctic Monday

Ieri sera per BBC Radio1 è stato Arctic Monday.
In occasione dell'uscita di Brianstorm e ad una settimana da Favourite Worst Nightmare:
documentario, intervista e concerto di venerdì all'Astoria.

E' tutto riascoltabile in streaming: qui.

Ho aspettato per più di 10 anni ma forse siamo molto vicini a qualcosa di simile.....

The Chemical Brothers - Do It Again (radio rip)

Ho rippato il nuovo singolo dei Chemicals:

The Chemical Brothers - Do It Again (radio rip)

16 aprile 2007

Enter Shikari -Take To The Skies

Credo di aver già trovato il peggior disco del 2007.
Questo debutto degli inglesi Enter Shikari.
Incredibile condensato di quanto di peggio la musica degli ultimi anni sia stata in grado di proporci.
Nessuno era ancora riuscito a far stare assieme: tastieroni eurotrance, nu metal alla Linkin Park, emo, hardcore melodico e campionamenti senza senso. Vi basta?
Letteralmente insopportabili. Provate se avete coraggio.

2/10

myspace/entershikari

Mixed Fight

Straordinaria la foto in prima pagina del Corriere di oggi.
Nell'attesa di quelle con i Manowar, altre imperdibili di Silvio e Vladimir all'incontro di Mix-Fight qui.

14 aprile 2007

I 33 dischi di Gino & Ernesto

Ernesto Assante e Gino Castaldo hanno pubblicato: "33 Dischi senza i quali non si può vivere".
Non avendolo ancora letto, nessuna considerazione sul contenuto.
Stando alla lista appare però evidente che, per i due "intoccabili" di Repubblica, tutto è finito con gli U2 e Jeff Buckley è contato più di Kurt Cobain.
Insomma il Rock è morto. Prima di Nevermind.
  1. The Beach Boys - Pet Sounds
  2. The Beatles - Revolver
  3. Bob Dylan - Highway 61 Revisited
  4. Bob Marley - Live at the Lyceum
  5. Brian Eno - Ambient 1. Music for Airports
  6. Caetano Veloso - Estrangeiro
  7. The Clash - London Calling
  8. John Coltrane - My Favorite Things
  9. Fabrizio De André - Le nuvole
  10. Ella Fitzgerald - Sings the Cole Porter Songbook
  11. Frank Zappa - Joe's Garage
  12. James Brown - Live at the Apollo
  13. Jeff Buckley - Grace
  14. Keith Jarrett - Köln Concert
  15. Kraftwerk - Autobahn
  16. Led Zeppelin - Led Zeppelin IV
  17. Marvin Gaye - What's Going On
  18. Miles Davis - Kind of Blue
  19. Pink Floyd - The Dark Side of the Moon
  20. Robert Wyatt - Rock Bottom
  21. The Rolling Stones - Let It Bleed
  22. Talking Heads - Remain in Light
  23. Terry Riley - A Rainbow in a Curved Air
  24. U2 - Achtung Baby
  25. The Velvet Underground - The Velvet Underground & Nico
  26. David Crosby - If I Could only Remember My Name
  27. Bruce Springsteen - Born in the U.S.A.
  28. Jimi Hendrix - Electric Ladyland
  29. Prince - Sign o' the Times
  30. Neil Young - Zuma
  31. Paul Simon - Graceland
  32. The Who - Who's Next
  33. Elvis Presley - Elvis '56

12 aprile 2007

Grinderman - Grinderman

Il video piuttosto discutibile di No Pussy Blues e l'eccesso di benevolenza nei confronti di "artisti" solo intenti ad atteggiarsi tali hanno distratto e ai Grinderman è stata riservata una sproporzionata severità.
Eppure questo side project di Nick Cave è il suo modo di ritornare, non importa se solo per una notte, ad essere quello che era.
Al suo fianco ci sono praticamente i Bad Seeds (manca solo Mick Harvey) e tutti assieme, sotto lo pseudonimo Grinderman, si concedono quello che l'elegante pubblico non vorrà mai sentire.
Nick Cave è diventato roba da ascoltare nei salotti sorseggiando Brunello di Montalcino. Piace anche alle Signore "fichette".
E' romatico, profondo, poetico. Retorico.
Mi dà i nervi quel Nick Cave lì.
Piace a chi non ha conosciuto i Birthday Party, a chi non ha amato il suo delirante inizio di carriera solista: la follia, le bestemmie, il sangue, le siringhe.
In "Grinderman" i quattro si isolano (in qualche deserto probabilmente) e lasciano le loro chitarre urlare impazzite e distorte (Get It On). Niente pianoforte ma solo qualche scarica di organo Hammond (Elecric Alice). Il suono che si sviluppa è fuzz/garage irresistibile (Depth Charge Ethel), psichedelia impregnata di sesso. Ci sono momenti intimi (Set Me Free, Man In The Moon) ma il disco è fondamentalmente volume. E' una violenta erezione. Volgare e violenta come la pericolosa essenza di Nick.
Se solo quelle Signore se ne potessero accorgere. Anche solo per una notte.....

8/10

myspace/grinderman

11 aprile 2007

PreGiudizio: Grindhouse

L'unica cosa buona fatta da Paul McCartney solista?
Essere stato capace di cedere al fascino della "Bellezza Mutilata" di Heather Mills.
Macca non ha saputo poi "reggere", ma in materia, ancor più del bellisssimo Crash di Cronenberg, penso potrà l'attesissimo Grindhouse.
L'episodio diretto da Rodriguez (Planet Terror) vede infatti Rose McGowan alle prese con una protesi mitragliatrice montata al posto del suo arto inferiore mancante.
Rose è stata, d'altra parte, la compagna di Marilyn Manson, uno che con le protesi ha una certa confidenza (peccato per Heather).
L'episodio diretto da Tarantino (Death Proof) con Rosario Dawson e un Kurt Russell psicopatico non sembra da meno.
Curiosità pure per il "falso trailer" affidato a Rob Zombie titolato: Werewolf Women of the SS.
Vi consiglio di dare un'occhiata al sito ufficiale del film.
In occasione dell'uscita nelle sale americane Rolling Stone USA gli ha dedicato una cover-story con interviste.
Avrete capito che mi aspetto molto da questa pellicola.

10 aprile 2007

Che coda!

L'intero nuovo album degli Arctic Monkeys è in rete.
Stando al mio Soulseek e alla coda che si è subito creata per accedere a quella cartella condivisa sembrerebbe esserci un certo interesse per i mocciosi.....

8 aprile 2007

Kings Of Leon - Because Of The Times

Il primo disco dei Kings Of Leon lo avevo comperato originale e in qualche modo me lo ero fatto piacere per poi dimenticarlo.
Il secondo l'avevo scaricato e poi cestinato.
Li hanno voluti di supporto gli U2, addirittura Bob Dylan.
Noel Gallagher, si sa, stravede per loro ma è generale il rinnovato interesse di cui i fratelli/cugini Followill stanno godendo.
La sensazione che fossero finti si è trasformata nel suo contrario: concreti e genuini.
Non vi è dubbio che questo terzo "Because Of The Times" suoni come un disco di rock sudista moderno. O come vorremmo che suonasse un disco di rock sudista noi per i quali i Lynyrd Skynyrd son sempre stati troppo.
Vi è una strana commistione tra sesso, groupies, fotomodelle, fiumi di cocaina e l'emergere della religiosità da cui provengono (The Runner). Una coscienza interessante da osservare anche per i palati fini. Quelli che usualmente non amano polvere ed estetiche alla Jack Daniels ma sono ormai troppo stanchi di musica "senza senso".
Il sound (Ethan Jones) è formidabile. Sentite come suona la batteria. Il rullante. Il basso...
Così suona un disco Rock.
Evitate assolutamente autoradio e pc. Concedetegli lo stereo.
Un album che inizia con un pezzo (Knocked Up) di 7 minuti ha bisogno dei suoi spazi. Al di fuori di quelli soffoca e può apparire solo snervantemente statico. Caleb Followill canta intimamente il passaggio alla maturità della sua band, mantenendo chiara e viva l'idea di rock'n'roll che è stata sinora alla loro base. La straordinaria My Party è, in questo senso, il loro miglior pezzo di sempre, ma "Beacuse Of The Times" è un disco fatto soprattutto di polvere (Trunk) e di paesaggi desertici (Arizona) come quelli nei quali i Kings Of Leon sono cresciuti.
Sanguigno.

7/10

6 aprile 2007

The U.S. Vs John Lennon

Presentato al Festival di Venezia 2006, questo documentario da noi dovrebbe uscire a breve.
Venerdì scorso, nel frattempo, la BBC lo ha mandato in onda.
Il titolo è fuorviante, fa pensare al complotto, allo stile Michael Moore.
Fortunatamente niente di tutto ciò.
David Leaf e John Scheinfel montano con grande abilità immagini di repertorio, musica e dichiarazioni di persone vicine a John Lennon (Yoko Ono su tutte) o a ciò che stava accadendo tra il 1968 e il 1975 (John Sinclair, attivisti dei Black Panther, membri della CIA e della presidenza Nixon...).
Il risultato è la documentazione del timore e dell'ostilità del governo americano nei confronti di John Lennon (non era mica Beppe Grillo no?).
Un'ostilità che assume ad un certo punto i toni della persecuzione. Poi Nixon cadrà e.....
Non c'è nulla di particolarmente nuovo in "The U.S. Vs John Lennon". Nessuna scandalosa rivelazione.
C'è semplicemente un gusto che rende ancor più emozionante ciò che già da solo lo sarebbe. Le immagini che riprendono il più importante artista che la musica del '900 abbia conosciuto.
Se amate Lennon non perdetelo. Se non lo amate non so che dirvi.

8/10

5 aprile 2007

I mocciosi su Mojo

Custodisco religiosamente ognuno dei 162 numeri di Mojo usciti sinora.
So quanto raramente su questa rivista "da adulti" la copertina sia concessa agli artisti del presente.
Dal 2000 era capitato solamente agli White Stripes e agli Strokes ma a nessuna band inglese di questo millennio.
No, neppure ai Coldplay.
Sul numero uscito ieri ci sono gli Arctic Monkeys.
Che significhi qualcosa?

4 aprile 2007

Maximo Park - Our Earthly Pleasures

Mi sono sempre chiesto perchè la Warp Records non abbia saputo resistere alla tentazione di mettere sotto contratto una band del cosiddetto genere "art-rock".
E allora giù a cercare di capire cosa ci fosse di più nei Maximo Park: "se incidono per Warp ci dovrà pure essere qualcosa che non capisco no?"
"Che sia quell'umlaut sopra la i?"
Del loro primo disco mi "piacevano" Graffiti e Going Missing ma trovavo il resto complessivamente insopportabile.
"Our Earthly Pleasures" suona diverso da "A Certain Trigger".
E' meno spigoloso. Più digeribile agli ostili (so che siamo pochi).
La produzione di Gil Norton (Pixies ma soprattutto Foo Fighters in questo caso) rende il prodotto più appetibile, più commerciale.
Tappeto di tastiere, chitarre post rock, "l'intelletto" e la liricità di Paul Smith: credo gli estimatori dell'Emo potranno trovare spunti per loro assai interessanti.
Io, tranne su Books From Boxes (molto Smiths) e Fortnight's Time, trovo siano sempre ad un passo dal pacchiano. Nonostante la bella copertina.
La band di supporto ideale per i Muse.

5/10

myspace/maximopark

Keef l'aspiratutto

Keith Richards avrebbe dichiarato a NME di aver sniffato pure le ceneri di papà.
Nel 2002, il giorno della cremazione.
Come resistere alla tentazione di mischiarle ad una po' di coca?

3 aprile 2007

The Rakes - Ten New Messages

Ho amato molto i Franz Ferdinand ma li ritengo inconsapevoli responsabili della "musica senza anima" che li ha seguiti.
The Rakes, Bloc Party, Futureheads, etc sono tutti "figli loro" e rappresentano uno dei momenti più bassi e privi di personalità che la musica britannica abbia conosciuto.
Ammetto che i Rakes live, visti di supporto ai Franz appunto, mi hanno convinto più di quanto Capture/Release non sia mai riuscito, ma non al punto di farmi cambiare idea sul fatto che di questa musica non resterà traccia alcuna.
Un'idea probabilmente abbastanza radicata anche nella loro casa discografica (V2) se nella pubblicità inglese a "Ten New Messages" sottolinea: "L'album dei Rakes che dimostra una band qui per rimanerci".
"Ten New Messages" parte malissimo. Tipico suono spezzettato e note singole suonate a go go.
Poi in Little Superstitions Alan Donohoe cerca un'insolita intonazione alla Chris Martin (ci riproverà anche nella conclusiva e molto meno riuscita Leave The City And Come Home) e il risultato non è male. C'è un po' di anima e la melodia scorre. Non sembrano neanche i Rakes.
Time To Stop Talking piacerà agli appassionati del suono primi U2.
Il singolo We Danced Together è carino. Bello il ritornello "we danced together on the roof of the party" ed efficace il solo.
Basterebbe fossero sempre così: semplici e armoniosi.
Peccato nel resto del disco, pur provandoci, non ci riescano.
Pensavo molto peggio.

5/10

myspace/therakes

1 aprile 2007

Si va a Glastonbury!

Fatta! Biglietti acquistati!
27 minuti di incessanti tentativi. Nessun successo. Poi, quando stavo ormai disperando, la fatidica pagina per inserire i numeri di preregistrazione è apparsa sul mio browser.
Un'ora dopo tutto sarebbe stato ufficialmente sold-out.
Questo è ciò che più o meno, tra le altre cose, dovrebbe aspettarci il 22,23,24 giugno:

Adjagas, Amy Winehouse, Annuals, Arcade Fire, Arctic Monkeys, Babyshambles, Beirut, Billy Bragg, Bjork, Bloc Party, Bright Eyes, Chas N Dave, Chemical Brothers, Chumbawamba, Corinne Bailey Rae, Credence Clearwater Revival (John Fogerty), CSS, Cud, Damian Marley, Damien Rice, Dirty Pretty Things, Dr Meaker, Editors, Enter Shikari, Fatboy Slim, Feluka, Fionn Regan, Hot Chip, Jamie T, Joss Stone, Kasabian, Kaiser Chiefs, Klaxons, Kubichek!, Larrikin Love, Lily Allen, Liz Green, Madness, Manic Street Preachers, Mark Lanegan, Mika, Paul Weller, Pete Doherty (solo), Seth Lakeman, Shirley Bassey, Smokey Robinson, Steve Earle, Super Furry Animals, Earlies, Epstein, The Good The Bad And The Queen, Grim Northern Social, The Fratellis, The Killers, The Kooks, The New Pornographers, The Rakes, The Rumble Strips, The Stooges, The Twang, The View, The Waterboys, The Who, The Wurzels, The Young Knives, The Three Daft Monkeys, The Tunng, Noel Gallagher (solo).