Non ce l'ho con le multisale e non credo neppure che sia colpa del Papa. I Multiplex fanno il loro lavoro e se "4 mesi 3 settimane 2 giorni" li riempisse lo troveremmo diffuso quanto l'orco verde.
Al Cineplex di Padova ad esempio il film in questione lo proiettano, così come in un Warner Village di Verona (è in quello di Vicenza che in 3 sale su 9 c'è Shrek!) ma rimarrà giustamente per un tempo proporzionale al suo successo.
Le vecchie sale d'essai con lampade di proiettori ormai spente, poltrone ammuffite e audio inascoltabile è normale e giusto che chiudano. Nessuno scandalo e neppure tanta nostalgia.
Il punto è: se non ci sono più i cinema ma i film continuano ad essere prodotti significa che quelli non sono più i luoghi deputati ad ospitarli.
Esiste una nicchia, oggi tecnologicamente molto più facile da raggiungere di un tempo, un pubblico particolare come i film di cui parliamo.
E' un mercato che non c'era e che il mondo del cinema "d'autore" continua ad ignorare per mancanza di fantasia, volontà, presunzione.
Perchè ai film del festival gay di cui dice Joyello non viene data la possibilità di essere visti da altri etero curiosi? Perchè sul satellite dobbiamo vedere solo le solite cose? Perchè Raisat Cinema non trasmette le rassegne da Venezia? Perchè solo a Roma e a Milano devono vedere i film in concorso a Cannes o a Venezia? Perchè non si trovano gli accordi per trasmetterli su un canale satellitare a pagamento? Perchè si preferisce fare ammuffire le opere?
Non credo alla gratuità. Almeno a quella totale che stiamo sperimentando con la musica. La gratuità toglie il valore.
Ma perchè non vogliono farmi spendere?
Vorrei semplicemente pagare per scegliere. E credo di non essere il solo.