3 settembre 2007

Cinema d'altri tempi 2

Non ce l'ho con le multisale e non credo neppure che sia colpa del Papa. I Multiplex fanno il loro lavoro e se "4 mesi 3 settimane 2 giorni" li riempisse lo troveremmo diffuso quanto l'orco verde.
Al Cineplex di Padova ad esempio il film in questione lo proiettano, così come in un Warner Village di Verona (è in quello di Vicenza che in 3 sale su 9 c'è Shrek!) ma rimarrà giustamente per un tempo proporzionale al suo successo.
Le vecchie sale d'essai con lampade di proiettori ormai spente, poltrone ammuffite e audio inascoltabile è normale e giusto che chiudano. Nessuno scandalo e neppure tanta nostalgia.
Il punto è: se non ci sono più i cinema ma i film continuano ad essere prodotti significa che quelli non sono più i luoghi deputati ad ospitarli.
Esiste una nicchia, oggi tecnologicamente molto più facile da raggiungere di un tempo, un pubblico particolare come i film di cui parliamo.
E' un mercato che non c'era e che il mondo del cinema "d'autore" continua ad ignorare per mancanza di fantasia, volontà, presunzione.
Perchè ai film del festival gay di cui dice Joyello non viene data la possibilità di essere visti da altri etero curiosi? Perchè sul satellite dobbiamo vedere solo le solite cose? Perchè Raisat Cinema non trasmette le rassegne da Venezia? Perchè solo a Roma e a Milano devono vedere i film in concorso a Cannes o a Venezia? Perchè non si trovano gli accordi per trasmetterli su un canale satellitare a pagamento? Perchè si preferisce fare ammuffire le opere?
Non credo alla gratuità. Almeno a quella totale che stiamo sperimentando con la musica. La gratuità toglie il valore.
Ma perchè non vogliono farmi spendere?
Vorrei semplicemente pagare per scegliere. E credo di non essere il solo.

12 commenti:

ste ha detto...

D'accordo con tutto quello che dici o quasi...il quasi è che non penso sia giusto che le sale "vecchie e polverose" debbano chiudere, perchè vedersi un film al buio di un cinema e vederselo sulla poltrona di casa non è proprio la stessa cosa...
il fatto è che le sale - "quelle vecchie e polverose" - dovrebbero modernizzarsi e portare nelle città quella modernità impersonale dei multiplex di periferia...

per il resto concordo, e penso che l'evoluzione nella fruizione cinematografica sia "naturale" per i tempi che corrono e da appassionato sono anch'io parecchio arrabbiato per il fatto che non ci facciano vedere un tubo!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Ostrega, luca, a me pare tu abbia così tanta ragione che qualcuno dovrebbe sforzarsi di spiegare perchè le cose non sono come tu le prospetti.
Con tutto il rispetto per Olmi che ha suggerito al cinema italiano per risorgere di tornare ai valori (una parola che a me purtroppo solo a sentirla produce l'orticaria) e con un po' meno rispetto per scalfari che predica credendo di essere il papa diagnosi e prognosi per qualsiasi cosa e naturalmente anche per il cinema italiano (il papa quello vero, leo, credo conti davvero una mazza qui), a me sembra che la tua proposta, semplice e pragmatica (come lo sono le proposte serie) sia talmente ragionevole e interessante che davvero qualcuno dovrebbe prendersi la briga di spiegare perchè non funziona.
Io, francamente, credo solo che nessuno ci abbia pensato e abbia voglia di pensarci. Però non si sa mai.
Spero davvero il tuo post venga ripreso altrove.

Anonimo ha detto...

il tuo post dice cose che condivido in toto. anche io pagherei per quei film che so di non potere vedere al cinema, per il discorso della distribuzione e della necessità di "incassi" di cui si è già detto. Però il bello del cinema è anche "andare" al cinema. Ecco perchè ce l'ho con le multisale. Prendo quella dove vado ogni tanto. Ti posso anch ecomprare i popcorn carissimi, ma, hai 8 sale. Mi offri, l'Orco e va bene (anzi SOLO in una sala!)poi Captivity Il bacio che aspettavo Licenza di matrimonio Disturbia Pathfinder. Robaccia ma va bene uguale. I ragazzini devono andare al cinema pure loro. HarryPotter ancora e Sicko. Ok, fai Sicko, ma ne parlano tutti quindi non vale. E' un grosso film. A pubblicità "gratuita". Ma su otto sale perchè non tenerne una per i film "d'autore". Possono anche stare su una settimana sola, però il pubblico interessato secondo me ci sarebbe e si regolerebbe di conseguenza, basandosi sulla certezza della visione. Mi scuso per la lunghezza, non sono riuscito a trattenermi... Bell'assist Onan !

onan ha detto...

ste: Non auspico che chiudano, dico solo che non potranno stare aperte a lungo. Come sono oggi sono molto peggio degli impainti che molti appassionati si "costruiscono" a casa e gli investimenti per rinnovarsi non li potranno fare perchè in una piccola città non ci sarà mai un pubblico sufficiente a riempirle con proposte di "qualità".

c: anch'io sostenevo quello che dici tu: i multiplex potrebbero dedicare anche una sala sola al cinema "d'autore"! Sono andato un paio di volte al Cineplex di Limena (PD) dove hanno provato questo esperimento. Bene, non c'era mai nessuno in quella sala, così come da Blockbuster fatica a sopravvivere il "corner" d'autore.

occhibuio: Anch'io penso che la ragione pricipale sia esclusivamentesarebbe la mancanza di voglia di pensarci da parte di molti. Tutti sti problemi di copyright forse non sarebbero insormontabili (nelle opere di cui parliamo) se solo qualcuno ci si dedicasse per provare a superarli.

Anonimo ha detto...

Tifare perche'rimangano aperte certe sale e' come sperare di poter andare a vedere la tv tutti insieme al bar ognuno con la sua seggiola. E'un discorso anacronistico e probabilmente ai nostri giorni pure un bel po' inutile.I conti bisogna sempre farli e questi conti sarebbero di molto inferiori alle cifre utili...ormai in casa abbiano decine di supporti per vedere film, dalla playstation al pc passando per mille altri e pure per internet.
Ha ragione Onan, basterebbe modernizzare un minimo le forme distributive.E poi chi ha nostalgia, una volta che ha in mano il film puo' organizzarsi come meglio crede con amici,parroci cinefili e polvere e sedie scomode in abbondanza...

20nd ha detto...

Nelle multisala romagnole invece hanno una politica diversa. Una volta ho assistito ad un'intervista al direttore dell'UGC, e diceva che il bello di avere molte entrate per un multiasala e' potersi permettere di dare ance film d'essai nonostante li vedano in 3 persone. Sembrava veramente mosso dall'amore per il cinema (e il denaro) senza discriminazione di sorta. Un esempio raro?

ste ha detto...

comunque non si tratta di nostalgia,
ripeto: non è la stessa cosa vedersi un film in sala (pellicola) e vederselo a casa.
Che poi il cinema tutto sia comandato da lobby che più anacronistiche non si può è un dato di fatto.
La visione in sala non deve essere anacronistica perchè sarà sempre l'essenza del cinema, e questo aldilà della ventata di modernizzazione che deve investire tutta l'industria cinematrografica, in primis gli ottusi ma furbi distributori...

Anonimo ha detto...

D'accordo con tutto tranne che sulla gratuità. C'è gente che è disposta a pagare il prodotto, ma anche gente potrebbe pagare ma (abu)usa il peertopeer, meglio mettere tutti sullo stesso piano.
Tutto cio' che è nicchia è in difficoltà per qualunque tipo di "nicchia" si parli.
E comunque, per allargare il discorso, penso che criticare i film natalizi alla De Sica o certi "filmoni" sia diventata una "moda" fastidiosa. Se ci sono è perché la gente vuole quelli.

onan ha detto...

zonda: sempre avanti voi in Romagna. Speriamo che quel direttore riesca a reggere. Ma il suo è come dici tu un caso raro e che economicamente non rappresenterà probabilmente un esempio.

ramone: non ben capito cosa intend sulla gratuità. La mia posizione è: voglio pagare, datemi il prodotto.

blago e ste: non vorrei sembrare democristiano ma sono d'accordo con entrambi. Da appassionato di cinema so bene che la sala è altra cosa ma poichè le sale non ci sono e non ci saranno le soluzioni vanno cercate altrove.
Io che sono un ragazzo di provincia poi quello che so di cinema me lo sono imparato tutto da solo e a forza di videocassette.
Sul computer i film non riesco a vederli, ma diciamo che sul un buon televisore con un buon impianto a luci abbassate si vede molto meglio che nella maggior parte delle sale decrepite dove per grazia ricevuta proiettano ciò di cui stiamo parlando.
Poi se si sta a Milano, Roma, Torino, Bologna è un altro discorso. Ma la centralità delle metropoli e questi tipi di discriminazione nei confronti della stragande maggioranza degli abitanti delle provinciei mi sembra sia stata fortunatamente superata dalle tecnologie. Mi sembra tutto imbarazzantemente anacronistico. Un regalo alla pessima qualità delle copie pirata su eMule.

goodnight ha detto...

"porno docet" ...ho la sensazione che anche in questo campo (distribuzione, modalità di accesso) ci sia da imparare dal porno, brillantemente passato dai cinema di provincia, alle videocassette, al pay per view, ad internet, sempre pronto a rinnovarsi, ad adattarsi e perfino a promuovere le nuove modalità di fruizione. Facendo sempre i suoi buoni affari.
Ho anche il dubbio che a certe produzioni d'autore bastino i finanziamenti che da qualche parte pur arriveranno. Perchè se noi non li vediamo (e non li sostentiamo) questi film e questi autori di cosa campano?

ciao

Anonimo ha detto...

grande goodnight!

onan ha detto...

goodnight: Grandissimo!