7 settembre 2007

Pop Luciano

Sul Corriere di oggi (ora anche online) Paolo Isotta onestamente scrive la sua posizione di sempre.
Non posso nascondere un aumento della mia simpatia nei confronti di Pavarotti (rockstar).

4 commenti:

goodnight ha detto...

La lezioncella del prof. Isotta, che forse non era il caso di ripetere ancora oggi, rischia di attirare sul buon Paolo il senso del ridicolo. Anche perchè Pavarotti conosceva benissimo i suoi limiti e aveva capito che questi non gli avrebbero impedito di diventare una "leggenda" vivente. Pavarotti non voleva essere Tito Schipa, non voleva diventare soltanto un disco nella raccolta di qualche purista della lirica. La penso così. Voleva stare anche in auto nel caricatore dei 6CD, tra Madonna, Frank Sinatra e il CD di Mozart in regalo con Repubblica. E ha fatto di "Nessun dorma" un pezzo famoso come "We are the champions".
L'opera è, nel complesso, un'altra cosa e per uno che ha bazzicato tutti i teatri del mondo credo fosse più che evidente. Pavarotti ha voluto andare oltre, ma non credo abbia tolto nulla all'opera.

ciao

Anonimo ha detto...

L'io ipertrofico è da attribuire a BIG LUCIANO o a questo critico ? Se ne esce qui e ora con considerazioni che hanno una logica solo nella testa di chi vede slegata la musica dal contesto della vita. Le vada a dire in piazza a Modena domani mattina queste dotte considerazioni davanti alla gente e si prenda le sue belle responsabilità. Male ha fatto il corriere ad amplificare queste inopportune e aride parole. Le avevavno dette mille volte quelle cose, perche ripeterle proprio adesso? Davanti ad un uomo come Pavarotti si china la testa si ringrazia e ci si commuove pur tornando a casa ascoltanto l'ultimo Hawley... Questo tizio non era quello che dice che era noto a tutti quanto Einstein fosse debole in fisica durante il liceo, Di Leopardi sottolineava quanto era evidente la cagionevole salute, di Dante si divertiva a ironizzare sul profilo del naso e sul carattere fumino e della Maddalena non smette di ripetere che era una zoccola... E' solo un uomo arido e che si sente vivo essendo saccente. Per Pavarotti R.I.P.
Olpié.

goodnight ha detto...

Mettiamola così: Isotta ha provato l'acuto, ha trovato la stecca.

onan ha detto...

Paolo Isotta credo sia uno dei più grandi e vecchi critici di musica colta che ci siano in Italia no? Un istituzione.
Questa è sempre stata la sua posizione. Trovo molto coerente che abbia avuto il coraggio di riportarla anche oggi.
Sono proprio le sue argomentazioni che mi rendono simpatico Luciano perchè dimostrano come fosse realmente Pop e popolare.
Sul fatto che vada a dirlo in piazza a Modena no.
In Piazza ci sono i fans. E i fans notoriamente li hanno infatti le popstar. Che noi (o almeno io) amiamo. Quanto i critici che sono quasi sempre altrettanto indispensabili..