6 settembre 2007

Viva Forever


thanks to joyello

17 commenti:

Anonimo ha detto...

Scompare un'altro simbolo dell'Italia nel mondo dopo Oriana Fallaci.

ste ha detto...

mmm... parliamo di Pavarotti che è meglio...
la sua deriva pop aveva dell'incredibile e questo video ne è la prova...comunque grandissima voce e grandissimo personaggio!

Anonimo ha detto...

fantastico!!

Anonimo ha detto...

eterno

Valido ha detto...

Non potevi ricordarlo con un video migliore :)

P.S.: ramone in realta' voleva dire "Scompare un'altro simbolo dell'Italia nel mondo dopo Gigi Sabani"

Anonimo ha detto...

nel suo sputtanarsi con il mondo pop ho visto semplicemente un tizio che si diverte veramente a cantare, fregandosene di sembrare un paraculo o un venduto per i puristi. Tant'è, se n'è andato, chapeau Maestro!

Anonimo ha detto...

No no intendevo proprio quello che ho scritto (ma senza apostrofo perché maschile)

onan ha detto...

Non reggo la lirica, ma ho sempre pensato che in fondo non sia altro che una forma di pop ante litteram. Con i suoi schemi, le sue kitscherie.
Forse è più pop del Pop stesso.
In questo video Pavarotti sembra sanamente divertirsi da matti nello sporcari le mani.
Congiunge due mondi "simili" nello scandolo dei "puristi" di ognuno.
Lo trovo irresistibilmente divertente.

goodnight ha detto...

Ieri sera, vedendo il film "The Queen", mi ha colpito la coincidenza di vedere Pavarotti ai funerali di Lady D.
La domanda è la seguente: domani sarà funerale classico o funerale pop? RIP Luciano, come leggo dappertutto.

20nd ha detto...

Rip-Pop direi

20nd ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
accento svedese ha detto...

Filmato divertente, mostra quanto Pavarotti fosse mentalmente aperto. Un grande.

goodnight ha detto...

Mi scuso subito per la lunghezza.

Aggiungo un commento a favore dei cantanti lirici.
Mi è capitato di vedere Josè Carreras su diversi canali tv, intervistato sulla morte di Pavarotti. Gli ho sentito dire delle cose non del tutto banali, prima in un perfetto italiano, poi in un perfetto inglese. Immagino le abbia ripetute anche nella sua lingua madre e sicuramente anche in francese. Tutte lingue (e pubblici) a cui deve qualcosa, se non altro una certa fama. Vi ricordate di Schumacher?
Certo la lirica e i suoi personaggi appaiono kitsch (un po’ ci sono, un po’ ci fanno) e molti di loro hanno la residenza a Montecarlo per le solite ragioni fiscali.
Cantano comunque in diverse lingue quella di Bizet, quella di Verdi, quella di Wagner, quella del Metropolitan e del Colòn di Buenos Aires, ma soprattutto riescono a volte a dire qualcosa di più originale del fatto che “con le Michelin adesso proveremo le nuove gomme”.
Chiudo con una domanda. "Ce ne fosse bisogno" a chi andrà l’eredità di simbolo dell’Italia nel mondo?
Al dottor Rossi? A Giorgio Armani? A Toto Cutugno o a Briatore?
Abbiamo un regista, uno scrittore, un attore, uno scienziato, un industriale, un leader politico, un pittore, un atleta, un santo o un navigatore (e ovviamente le loro corrispondenti in rosa) che illumini la gloria italiana nel mondo? Da qualche anno ci hanno tolto anche il papa.

Anonimo ha detto...

bel lancio goodnight!

onan ha detto...

goodnight:
Spererei in un funerale dalle tinte anche Pop, il problema è che se verrà dato ampio spazio a Bocelli questo non sarà certo possibile. Bocelli il Pop a differenza di Luciano non sa proprio cosa sia.

Per quanto riguarda il tuo secondo commento, non ce l'ho con i cantanti lirici, è solo la lirica che non mi appartiene. Il kitsch e certi gesti popolari che spesso traspaiono nelle loro star hanno solo la mia simpatia.
Un italiano che svetti? Al momento non me ne viene in mente davvero nessuno. Credo però (e questo meriterà un post) vi sia una crisi dei tempi in cui a livello globale non sta neascendo nessuna personalità. E' per me uno dei dati salienti e più tristi dell'inizio del millennio. Non esiste più la Star. Possaimo piangere solo sulla scomparse di quelle che lo sono già state.

Anonimo ha detto...

Abile bravo simpatico o popstar finchè si vuole, ma a me di Pavarotti francamente non frega un cazzo. Tanto meglio la prospettiva di risparmiarci per il futuro (si spera ma non è detto....) valanghe di kitsch come questa o altre menate del Pavarotti and friends, cose spacciate per altro per irraggiungibili vette artistiche.
Per me un esempio deteriore di speculazione o di operazione di marketing e nulla più. Non c'è neppure la provocazione, secondo me. Poi può pure stare simpatico, ma che centra?

onan ha detto...

leo:
"irraggiungibili vette artistiche"? Ma dai, dove l'hai sentita dire? Leggi Isotta sulla prima del Corriere. Vedrai che un po' di simpatia te la susciterà.
La simpatia che c'entra? E' importante per uno come me a cui la sua musica non è mai interessata. Direi che in questo caso è tutto.