Non so quante persone possa contenere l'Arena del Parco Nord, ma venerdì sera più di così non ce ne sarebbero potute stare (Bruce ad un certo punto ha detto che quella era l'audience più grande che avessero avuto in Italia in oltre 25 anni di tour).Impressionante come due generazioni possano rispondere allo stesso modo quando Dickinson, gambe divaricate sui monitor, alza le braccia al cielo. Quando urla "Scream for me Bologna". Quando appare Eddie o quando Steve Harris "mira" con il suo Fender.
Quelli che la prima volta li avevano visti proprio nel qui celebrato "World Slavery Tour" ('84) e coloro per cui i Maiden sono iniziati quando io li ho abbandonati ("Fear Of The Dark"). Lo fa allo stesso identico modo il giovanissimo headbanger al mio fianco e sulle mie spalle durante "The Number Of The Beast".
Poi si cresce. Si supera la ragione che è all'origine della propria passione e ci si dedica a cose molto meno divertenti, a patto che siano apparentemente ricercate.
Meglio se effimere: la concretezza è per i ragazzini.
L'ineguagliabile intensità del rapporto fan - artista che si consuma nel rito del concerto Heavy Metal non la si ritroverà più in nessun altro genere.
A volte, come l'altra sera, ci si inciampa nuovamente contro e si è felici di essere stati metallari. Perchè un po' lo si resterà sempre.
le foto
la scaletta (by captain howdy)













