30 giugno 2007

Glastonbury 2007: il sabato


La reazione all'arrivo dei Klaxons è impressionante. Il pubblico giovane di Glastonbury è tutto assiepato intorno all'Other Stage. Le prime file sono impaccate di teen-agers.
E loro? Loro si dichiarano emozionati ma non abbastanza dall'essere riusciti a prepararsi tecnicamente per l'occasione. Sono i soliti cazzoni dove solo il batterista Steffan tenta di tenere la barra dritta mentre gli altri vanno tutti per i fatti loro. Stonati, musicalmente impromuovibili e senza "sound". Se i Klaxons su disco affascinano perchè caotici, live si rivelano solo dei casinisti. A Glasto la cosa è in parte ugualmente funzionata. Ma sul fatto che il "lo-fi" sia il futuro della dance rimane molto da discutere (6).
Pete Doherty lo desidereremmo sempre pericolosamente sconvolto, si sa. Ma Pete è un tossico vero, sincero. Non gioca una parte e amarlo significa apprezzarlo anche quando è imprevedibilmente lucido e pacato. Così è questo concerto dei Babyshambles.
Fuck Forever
è il perfetto anthem al contrario e Albion dà i brividi mentre i non interessati abbassano il volume delle proprie conversazioni per non disturbare la poesia del momento. Carl non arriva sebbene i cori per Time For Heroes stiano lì a dimostrare cosa siano stati i Libertines per questa nazione. Kate Moss segue tutto adorante da bordo palco. Quando raggiunge il suo Pete per un bacio fugace l'Eleganza scende su Glastonbury (7).
Molto meno elegante Paul Smith che con quei cappellini non si capisce quale tipo di calvizie si ostini a volerci nascondere. Ne riconosco le doti vocali ma i Maximo Park risultano freddi come il ghiaccio. Un problema mio che apprezzo solo Graffiti? Forse non proprio stando alla capacità dei brani del secondo album di gremire i bar circostanti l'Other Stage (5).
Per gli Editors tornano tutti. Il pubblico delle grandi occasioni e il successo è enorme come quello che probabilmente avrà l'album "An End Has A Start". I nuovi Coldplay altro che i nuovi Joy Divsion come qualcuno sperava apprezzandone l'esordio. Bravi sì, ma attendiamo solo che Tom Smith inizi a scriversi sulle mani perchè a lagna sono già in grado di superarli (6).
Un giro nella Last Vagueness (la zona più eccentrica, quella della cappella per i matrimoni) e davanti agli autoscontri nel fango becchiamo a sorpresa New Young Pony Club. Su disco annoiano ma live il groove è buono (6).
Ci spostiamo al The Glade per rivedere
!!! che tanto ci avevano coinvolto il giorno precedente. Purtroppo performance e scaletta sono completamente diverse. Una delusione (6).
Quando torniamo all' Other Stage scopriamo che non c'è mai stata così poca gente. Il pubblico degli Editors è giustamente scappato: tutti dai Killers.
Non esisterebbe il noise e gran parte della musica degli ultimi 40 anni senza gli Stooges. Iggy è un po' come fosse il "papà" di tutti noi.
Quattro volte "ciao" (in italiano) nel momento del suo ingresso in scena: siamo certi, non potevano che essere diretti a noi.
I jeans calati sull'inguine più famoso del Rock. Il petto nudo di pelle raggrinzita affascinante quanto e più di quello tonico della giovinezza.
L'Iguana inizia a muoversi: salta, urla, balla. Dietro di lui non la solita band di gregari ma i suoi unici Stooges.
Puro Rumore Bianco. Dalla pila di Marshall di Ron Asheton. Dalle pelli percosse dal fratello Scott. Dal basso preciso di Mike Watt. Dal sax disturbante del mitico Steve McKay.
Loose, Down On The Street, I Wanna Be Your Dog, TV Eye, My Idea Of Fun, Dirt: a bocca aperta e con quel brivido lungo la schiena che è la ragione di tanto amore per questa musica.
Iggy fa il "cane", simula amplessi sopra agli amplificatori, ma durante Real Cool Time un ragazzo salta nel pit. Iggy ordina ai bouncers di farlo passare ed invita quanta più gente possibile ad imitarlo: "Come on, let them on, come on". Alla fine saranno in circa 200 sul palco per No Fun.
Ci vorrà un bel po' di tempo per liberarlo. Se ne occuperà Iggy stesso con divertenti conversazioni con i "Glastonbury dancers" che lo baciano, lo toccano, lo adorano.
Ora che là, sul palco, c'è tanto fango quanto intorno ai nostri piedi si può ricominciare: 1970........
Alla fine Iggy dice: "I Am You". Si Iggy! Sì! (10).

Su YouTube trovate praticamente ogni performance rippata dalla BBC.
Per quanta riguarda la Stage Invasion durante gli Stooges guardate
qui.

21 commenti:

Unknown ha detto...

Dai che si riuniscono i Libs! Ne varrebbe la pena.

onan ha detto...

Bluto: Ne varrebbe sì la pena. Ma al momento visto la mancata reunion a Glasto e la mega tournee al chiuso prevista per questo autunno per i babyshambles lo ritengo piuttosto improbabile.

cabret voltaire ha detto...

ho le lacrime agli occhi per il tuo resoconto della performance di Iggy, il resto si è dileguato nella polvere...

a bim beri ha detto...

Hai visto gli Stooges! Grande!

onan ha detto...

alfa e rebobam: date un'occhiata qui

Unknown ha detto...

Luca sei stato citato (giustamente) da Vitaminic!

onan ha detto...

bluto: si, me sono accorto. Grazie Bluto!

a bim beri ha detto...

avevo visto, il rammarico di non esserci stato e l'invidia (buona) aumentano...sic!

Anonimo ha detto...

grande iggy!
comportamento esemplare !!

invece cos'è questa storia del
< la mega tournee al chiuso prevista per questo autunno per i babyshambles > ??

info info :D

onan ha detto...

dante: è il tour più importante che i Babyshambles abbiano mai fatto. Sono tutti locali enormi:

Manchester MEN Arena (November 22)
Newcastle Metro Radio Arena (23)
Brighton Centre (25)
Bournemouth International Centre (26)
London Wembley Arena (27)
Birmingham NIA (28)
Nottingham Arena (30)
Glasgow SECC (December 1)

Anonimo ha detto...

secondo me, a quanto si vede dal video, quella degli editors è stata una grande performance.
si, l'album sottolinea il loro essere una versione pop della new wave joydivisioniana, ma secondo me sono bravi, sia dal vivo che in studio, poi l'album nuovo è davvero spettacolare!
cmq potrò constatare di persona al pukkelpop!

PS: com'è sta storia di vitaminic?

onan ha detto...

giulio: gli Editors sono bravi. Non vi è dubbio alcuno. Gli ho dato 6 infatti nonostante la virata coldplayana che li ha resi piuttosto noiosi (le 2 volte che ho visto i Coldplay mi è accaduta la stessa cosa sebbene riconosca loro una verve che gli Editors non hanno).
Gran cantante, ma troppo enfatico.
Avevo scritto che questo album li avrebbe proiettati verso un successo tutto Snow Patrol. ieri è andato diritto diritto al n.1 della chart UK.

Sulla homepage di Vitaminic c'è un link che segnala questo blog per i Glastonbury reports.

Ti auguro uno splendido Pukkelpop.
Attendo ovviamente i tuoi reportage.

accento svedese ha detto...

Ero curioso di sapere dei Klaxons.
Non hanno ancora imparato a suonare, come prevedevo. Però il prossimo disco spaccherà perchè lo produrrà Timbaland, ne sono convinto. :D
Ti invidio molto per gli Stooges e per essere stato salutato da Iggy. ;)

20nd ha detto...

Ti odio. Sappilo

onan ha detto...

federico: I klaxons sono un "fenomeno" che ha del ridicolo, la cosa non può non divertire.

zonda: era una vita che sognavo di andare a Glasto. :)

Anonimo ha detto...

eh eh, lo so che come te la vedono anche times e guardian! sei very british!! ;-)

onan ha detto...

giulio: sarà per quello :) La pensano così anche su NME, Q e Mojo.
E meno male che la mia recensione è precedente a tutte queste, altrimenti potreste dirmi che mi faccio troppo influenzare :D

ste ha detto...

grande Iggy!!!! che momento!
come hai fatto a resistere? non ti sei buttato sul palco?

Anonimo ha detto...

cavolo speravo riguardasse l'italia :D
sai nulla a riguardo ?

onan ha detto...

ste: no ho il fisico :)
ma sul palco so che tra la gente c'erano sia Pete e Kate, si dovrebbe riuscire ad intravederli nelle registrazioni.

dante: No, non so nulla. Ma dubito che vedremo mai Pete Doherty al Filaforum :)

Anonimo ha detto...

ahah
preferirei certo vederlo in posti come il rocket, magnolia o rolling.