Eccolo. Ce l'abbiamo fatta. L' onanrecord con le 17 canzoni che rappresentano il mio 2009. Spero vi piaccia.Potete scaricarlo (copertine dell'insostituibile ale comprese) qui.
Buon 2010 e auguri di cuore a tutti voi. State bene.
La risposta al titolo alla fine è: Sì, è questo.
Se gli anni '00 sono stati gli anni del vintage, nessuno come gli White Stripes è riuscito a celebrare musicalmente e a reinterpretare esteticamente questo limite. Jack White è stato l'unica Rockstar prodigiosa, Meg il suo mistero intrigante. Non abbiamo avuto i Led Zeppelin, ma chi ha visto i due di Detroit sa che è comunque valsa la pena resistere.
Il linguaggio e la metrica sono quelli di The Streets; la testa, i suoni, e la voglia sono quelli di chi, bambino, si è innamorato degli Strokes. I mocciosi stanno alle regole rigide del Rock, sanno che il genere non permette trasgressioni. Tentano l'impossibile. Il risultato è straordinario: l'unico disco di Rock'n'Roll contemporaneo del decennio.
Siamo quasi fuori tempo massimo. Lo so. Ma il significato di tutte queste classifiche è anche quello di recuperare. E se non c'è modo, nonostante gli sforzi, per cui io possa farmi piacere Animal Collective, Dirty Projectors, Grizzly Bear..., trovo che nelle sapienti mani di Andrew Weatherall i Fuck Buttons invece abbiano realizzato un grande disco elettronico. Quello che farebbero oggi i Chemical Brothers di un tempo. Sapete che vi dico? Faccio pure una sostituzione e lo inserisco nei miei 10 del 2009.
Come ogni anno, ecco i risultati della somma delle classifiche pubblicate (Q, Rough Trade, Uncut, MOJO, MusicOMH, Time, NME, Spin, Rumore, Rolling Stone, Pitcfork, The Guardian, Billboard, Les Inrockuptibles):
Eminem aveva solo cercato il rispetto dei neri. Mike Skinner è di Birmingham e canta ai bianchi che non sono più così diversi dai neri. Hip Hop per chi l'Hip Hop non è mai riuscito a sentirlo. Playstation, droghe, take-aways, night-clubbing, sms, noia. Un film di Ken Loach dalla colonna sonora garage-soul-electro per ballare e piangere fino al mattino.
Sembravano solo la sconclusionata risposta d'Albione all'onda Rock'n'Roll che stava abbattendosi dagli USA (The Strokes, The White Stripes, BRMC, QOTSA...). I furbi non si fecero "fregare" dall'hype. Per gli altri questi punk poets furono la cosa più vera che potesse capitare. E fu Time For Heroes, just for one day...
1. The Xx - Xx
1. The Xx - Xx
1. Animal Collective - Merriweather Post Pavilion
La più grande promessa non mantenuta del decennio.
1. U2 - No Line On The Horizon
1. The Horrors - Primary Colours
1. Radiohead - Kid A
1. Animal Collective - Merriweather Post...
1. The Horrors - Primary Colours
Dave Grohl è finalmente tornato a sedersi alla batteria (ora qualcuno lo incateni) e al fianco di un ispiratissimo John Paul Jones dimostra che con lui i Led Zeppelin (Scumbag Blues, Reptiles) forse valeva davvero la pena di riformarli. Pazienza, perchè Josh Homme, più che la migliore della sue Desert Sessions, ha messo assieme ciò che senza Nick Olivieri non gli era mai più riuscito (Gunman, Elephants, Dead End Friends),
Mi sa che mi devo rassegnare...
1. Amy Winehouse - Back To Black
NME della settimana scorsa ha tentato di stilare la lista delle 25 migliori Rockstars degli anni '00. Uno scherzo si fosse trattato di farlo per uno qualsiasi dei 4 decenni precedenti, un'operazione quasi impossibile trattandosi degli anni che, delle Rockstars, hanno decretato la scomparsa. Basti pensare che non c'è stato neppure un defunto.
1. Animal Collective - Merriweather Post...
Era inevitabile che il miglior documento pubblicato in questo decennio si riferisse a qualcosa di accaduto nel decennio precedente.
1. Animal Collective – Merriweather Post...
Il Rock è morto da quando non ci sono più le Rockstar. C'è forse qualcuno in grado di nominarmene una contemporanea?
Non sopporto Elvis Costello (Laura) e mal sopporto Richard Hawley (Headache). Ma nel suo completo indie-sordine stilistico, dal garage di Big Bad Mean Mother Fucker all'MBV shoegaze di Morning Light, questo disco di debutto del duo di San Francisco rivela alcuni scatti meravigliosi.
Incredibile, al primo posto della classifica indie per eccellenza un disco che sarà presente anche nella mia Top 10. E ancor più sorprendente: l'album dgli Animal Collective fuori dal tabellone. Per un soffio (sta all'11) ma fuori.
Dite pure ciò che vi pare di questo giornaletto da adolescenti, questa è una classifica con un senso.
Album solisti, side-projects, troppe collaborazioni esterne... Sono sempre stato contrario, pensate come posso aver vissuto questo decennio musicale.
Delizioso film per tutti sul perchè amiamo perdutamente il Rock 'n' Roll.
Mancando Peter Hook correttamente i New Order han cambiato nome. Ma, Sink Or Swim e This Is My Home, almeno per me che vado in macchina, sono brani dall'airplay irresistibile, Bernard Sumner è un continuo sfoggio di talento chitarristico, Stephen Morris gioca al Keith Moon (Dynamo), un paio di brani sembrano di Noel Gallagher (These Changes, Head Into Tomorrow) e Poisonous Intent si balla da sola.
Johnny Depp è bravo. Quando c'è anche la sua amata (Marion Cotillard) il film si impenna che pare un classico: 'Bye Bye Black Bird'. Quando invece si maneggiano i mitragliatori (troppo nella parte centrale) annoia. Stilisticamente Michael Mann riesce sempre ad alternare momenti che valgono di essere visti, ma rischia l'esercizio di stile.
Il sindaco del mio comune sta acquistando stock di crocifissi da affiggere un po' ovunque oltre che da donare alle scuole.