3 luglio 2007

Glastonbury 2007: la domenica

Non amo molto il raggae ma i fratelli Marleys su Pyramid Stage che, nel suo trentennale, eseguono l'intero "Exodus" possono essere un' esperienza acusticamente sconvolgente (7).
Le 14.45 non sembrerebbero proprio l'orario adatto per vedere The Horrors ma il John Peel Stage è sotto ad un enorme tendone e fortunatamente l'effetto è quello di essere al "chiuso".
Scarni e con un suono di batteria che è molto più Joy Division delle tanto blasonate bands che ne dovrebbero rappresentare l'odierna reincarnazione. Faris Rotter è attitudine, Spider Web, dedito a torturare le proprie tastiere, è l'anima, indemoniata, della band. Coinvolgenti, deliranti e fuori moda (7).
Sull'Other Stage ho la sfortuna di incrociare i Rakes. Perchè lo fate ragazzi? Che senso ha tutto questo se tempo qualche mese e nessuno si ricorderà più di voi? (4).
Ci mettiamo comodi davanti al Jazz World Stage per i touareg del Sahara che Robert Plant si era portato in tour: i Tinariwen. Un chill out stordente. Eccellenti per riprendersi dai Rakes (6).
Al Pyramid tocca ai Manic Street Preachers. Nel 1999 lo stesso palco lo avevano calcato da headliner ma nei cuori dei britannici (e nel mio) sono rimasti importanti come allora. Un concerto magnifico, quanto la voce del guitar hero James Dean Bradfield, l'eleganza di Nicki Wire, la precisione di Sean Moore. Il duetto con la bellissima Nina Persson in Your Love Alone Is Not Enough è uno dei momenti più alti dell'intero festival, ma è tutta la performance a non avere un solo attimo di cedimento. Un classico dopo l'altro: Motorcycle Emptiness, Motown Junk (per Ricky, che nel '94 era lì con loro), You Stole The Sun From My Heart, If You Tolerate This Your Children Will Be Next..... Alla fine sarà ovviamente A Design For Life, cantata all'unisono sotto un cielo mai così meravigliosamente grigio (9).
Sebbene conosca le doti live dei Kaiser Chiefs penso che a questo punto sarà davvero molto dura per loro. Come se non bastasse sta pure diluviando.
Nulla di più sbagliato. La capacità di trascinare la folla sin dal primo istante è semplicemente spaventosa. La genuinità del bravo Ricky Wilson scatena la partecipazione di pubblico più importante che abbia visto negli interi tre giorni. I loro "anthems troppo facili" in mezzo a 100.000 persone diventano semplicemente irresistibili (8).
Siamo alla fine. Ancora Pyramid Stage.
Bisogna vergognarsi a vedere The Who vero?
E poi che The Who sono mai questi?
Già siamo contro le reunions, ci manca solo che siano pure dimezzate!
Però dai, in fondo questi signori erano headliner a Woodstock. Fu guardando su Rai3 quella loro esibizione nel film se più di 25 anni fa mi innamorai del Rock. Glielo devo.
Non ditelo a nessuno, ma voglio vedere Pete Townshed che fa il "mulinello". Vado pazzo per il "mulinello". Dai.
I Can't Explain: un solo accordo per rimanere impietrito. Piove in modo inenarrabile. Via il cappuccio. Voglio le orecchie libere: un suono così mi pare di non averlo sentito mai.
Keith Moon, regalando al piccolissimo Zak la sua prima mini batteria, forse non immaginava che le cose un giorno sarebbero potute finire così. Ma Starkey seduto là di dietro non è solo bravissimo. E' perfetto. La voce di Daltrey è calda. Magnifica. Solo In The Kids Are Alright starà un po' sotto (ma chi se ne importa?). Sugli schermi splendide immagini d'epoca autocelebrative (i loro concerti, i mods, le vespe...) e davanti Pete che "mulinella" suoni che non vi so descrivere.
Penso: "non ho potuto vedere gli Zeppelin ma il sound dev'essere stato più o meno così". Who Are You, Baba O'Riley, My Generation, Won't Get Fooled Again, Pinball Wizard, See Me Feel Me, Listening To You.... Sbalordito, emozionato e senza ormai alcuna vergogna mi volto verso i miei compagni di ventura. Scopro che anche i più scettici e dissacranti non riescono a nascondere il proprio stupore e il proprio coinvolgimento. Indimenticabile!
".....Listening to you I get the music. Gazing at you I get the heat. Following you I climb the mountain. I get excitement at your feet!...." (10)

22 commenti:

Anonimo ha detto...

Insomma Luca, un definitiva i voti più alti vanno ai vecchi leoni, who e stooges..... ma so che nei tuoi intenti non vuole essere un prevedibile omaggio e premio alla carriera ma qualcosa di più che però mi devi dire tu. D'accordissimo sui Manics, i Kaiserchiefs che non conoscevo mi hanno molto stupito per l'adorazione del pubblico che cantava tutto a memoria, neanche baglioni.....

onan ha detto...

Tutta quella strada, tutta quella pioggia e quella fatica. Cosa resta se non le emozioni in un contesto?
Nessun premio alla carriera, ma alla pelle d'oca, alla bocca aperta, agli occhi lucidi do 10.
Questa storia che bisogna sempre e a tutti i costi parlare male dei vecchi l'ho già abbracciata. La conosco e non se ne può più.
Premio le emozioni. Il resto......

accento svedese ha detto...

Ero molto ansioso di sapere le tue impressioni sugli Horrors. Ora mi rendo conto ancor di più che valgono veramente, e potranno fare grandi cose in futuro.
Gran bel report. Sei stato anche citato su Nonsischerzapiù, e non ne sei fiero? :D

Anonimo ha detto...

Bei report! Sono contento di sapere che i Kaiser Chiefs dal vivo valgono, visto che li vedrò a Italia Wave (ma dubito che il pubblico italiano possa scaldarsi oltre un certo limite per loro, i loro inni li vedo molto per anglosassoni).
Certo che i Manics...uffa, in Italia non li vedremo proprio mai?

Anonimo ha detto...

Bella domenica si direbbe! Ottimo report come sempre.

onan ha detto...

federico: Mi spiace, ma non ho mai creduto che gli Horrors potessero andare lontano. Mi piacciono. Li apprezzo. ma sono fuori moda e di loro non frega niente a nessuno. Nati per morire.

disorder: Grazie!
Non credo che in Italia i Kaisers potranno avere quel appeal (davvero sembrava l'effetto Baglioni) ma credo li apprezzerai comunque. Sono bravi. Certo a Glasto funzionava a 1000 pure il secondo disco, che tranne Ruby è qualcos'altro è molto molto inferiore al primo.
I Manics credo siano venuti solo una volta in Italia. Al Rolling Stone. C'ero ma eravamo in pochi ed era il tour di This My Truth Tell Me Yours che è stato l'unico album di successo internazionale....
I Manics sono un fenomeno britannico inesportabile.

bluto: Grazie! Si davvero una bella domenica uggiosa

Anonimo ha detto...

D'acordo su Zak Starkey... eppoi, guardatevi questa bellissima foto.
http://www.therock1067.com/modules/htmlarea/upload10/uncledave_642.jpg

onan ha detto...

Joyello: Foto straordinaria!

Grandissimo batterista. Anche per la sua capacità di adeguarsi al ruolo. Mica suona così quando lo vedi con gli Oasis, tranne quando fanno My Genereation :)

E io che pensavo che la tua recensione del concerto all'Arena fosse comunque un po' troppo accondiscendente. :)

Anonimo ha detto...

cosa vuol dire quella frase sui Rakes? io li vidi a milano due anni fa in supporto ai Franz Ferdinand e incendiarono tutto il pubblico, me compreso.

onan ha detto...

blogadelica: anch'io li vidi in quel tour. Son d'accordo, per certi versi live furono addirittura meglio dei Franz Ferdinand che avevano già qualche problema con i brani del secondo album.
Però Luca, che senso hanno le canzoni dei Rakes? I Rakes e il loro filone (Cribs, Futurheads, et, etc) sono l'espressione dell'inutilità.

Anonimo ha detto...

Caro luca, di fronte alla meglio gioventù del rock anglosassone, nel tuo cuore hanno trionfato a mani basse dei nonnetti (che Dio li benedica!) che hanno iniziato a scatarrare sui palchi di mezzo mondo circa quarant'anni fa. Non ti nascondere, la faccenda merita di essere approfondita!

onan ha detto...

Caro alfa, non mi nascondo neanche un po'. Io a dire la verità avevo scritto in un vecchio post, quando sembrava che ormai a Glasto bisognasse rinunciarvi che sarei andato a vedere gli Who all'Arena. Tu privatamente ironizzasti e non dicesti propriamente Dio li benedica :)

Comunque se dai un'occhiata sul blog di bluto (animal house) vedi che la questione fa discutere e non mi nascondo. Anzi.
I Kasabian e i Coral non sono vecchi e gli ho dato 9. Con gli Arctic sono stato severo perchè ci tengo e pretendo, gli ho dato 8.
Gli Stooges e gli Who sono dei fuoriclasse e quindi 10. Aspetto dei fuoriclasse. Negli anni 90 c'erano. Dal 2000 si sta facendo molta molta fatica.

Anonimo ha detto...

no scusa tu vuoi la spontaneità dei Kaiser e poi mi dici che senso hanno i Rakes, una band che dal vivo fa muovere come un pazzo anche uno come me che di solito sta coi piedi piantati per terra? io non li ascolto su disco, ma quella mezzora live vorrei rifarla ogni settimana.

dei cribs mi sto procurando solo ora il disco che tanto scaldò gli animi due estati fa, ti farò sapere se li ritengo inutili oppure inutili ma ascoltabili senza pensieri.

onan ha detto...

blogadelica: i Kaisers saranno sempre un gruppo "minore" ma hanno delle canzoni che entrano e non escono più. Employment ne è pieno. E' questo che li rende così popolari e che li distingue dagli "inutili". I Rakes non hanno le canzoni. Scommettiamo che al prossimo Glastonbury suoneranno dalle parti del parcheggio?

Ti garantisco che nessuno si muoveva come accade ai tempi del supporto ai Franz.....

Anonimo ha detto...

io ho ascoltato employment. a distanza di due anni (son due, giusto?), io ogni tanto canticchio Strasbourg dei Rakes, ma non I Predict A Riot.
rakes e kaiser: come spessore, secondo me, siamo lì.

Anonimo ha detto...

X disorder: I Manics sono venuti in Italia anche nel '94 a Nonantola (MO) e nel 2001 a Quelli Che Il Calcio. In autunno è previsto un tour europeo, chissà che non facciano un salto anche da noi :D

Anonimo ha detto...

Ho un ricordo pessimo degli Who nel giugno 2007 all'Arena di Verona. Erano tra i miei gruppi Rock (la maiuscola non è a caso) preferiti e adesso appena li sento sto male...mi hanno deluso. Ne ho scritto in merito anche in un post sul mio blog.
In quanto ai Manics l'ultimo album per me è stratosferico!

Jeger.
http://therockisdead.splinder.com

onan ha detto...

Jeger: ho letto. A Glasto è andata diversamente, tranne l'umidità. :)

Anonimo ha detto...

Buon per te allora...avrei preferito essere lì da te allora in concerto. Mi son caduti dei miti! Che delusione!
C'era Daltrey che era vergognoso...piagnucolava come una femminuccia viziata per aver perso la voce e il figlio di Ringo Starr non ne azzeccava una. Vergogna totale!
Comunque "Send away the tigers" per me è tra le migliori uscite del 2007.

Jeger.

onan ha detto...

Jeger: Joyello mi ricordo che però la pensava diversamente da te riguardo agli Who:
http://fard-rock.blog.excite.it/permalink/489432

Sui Manics:
http://onanrecords.blogspot.com/2007/05/manic-street-preachers-send-away-tigers.html

Anonimo ha detto...

PJoyello ha dato il suo punto di vista in merito e lo rispetto. Ma posso garantirti che, da cantante, per uno che ammirava Daltrey per le sue capacità vederlo frignare come un dilettante ed incazzarsi col mondo intero perchè era stato poco accorto nel ripararsi...vedere Pete che si preoccupava se la chitarrina si bagnava (quando 40 anni fa le spaccava sul palco...quando anche il chitarrista della Pausini...e dico Pausini...ha suonato al S.Siro sotto la pioggia scrosciante, io non c'ero ma ne ho visto un pezzo in tv)...e che dopo aver pagato 100 Eur stramaledetti per la poltronissima c'era tutta la marmaglia rincoglionita e testa di cazzo dei posti non numerati davanti a me dopo che hanno ripreso a suonare perchè la sicurezza se ne fotteva altamente...e dopo 1 ora tirata di concerto... TI GIREREBBERO I COGLIONI CREDIMI!!!

Jeger.

Anonimo ha detto...

Scusami di cuore per le parolaccie che ho detto in 'casa tua'...ma ogni volta che ne parlo (per fortuna poche) mi ribolle il sangue in una maniera incredibile!
Se ti danno fastidio puoi cancellare senza problemi il commento.

Jeger.