9 settembre 2007

Pixies - Doolittle (1989)

Debaser su qualsiasi rock-dancefloor ha oggi lo stesso effetto che aveva allora, ma il secondo album della band di Boston è soprattutto il disco che più di ogni altro anticipa la alt-rock revolution degli anni '90.
Senza "Doolittle" (anche a detta dello stesso Kurt) i Nirvana non sarebbero stati i Nirvana.
E' il disco che secondo Bowie cambia le regole e l'idea di essere "hard-rock", che per Bono rende gli U2 "uncool" e che incanta Pj Harvey con I Bleed.
Canzoni tutte intorno ai 2 minuti ("se funzionava per Buddy Holly..." dichiarò Black Francis) e basate su una insolita dinamica delicato/pesante-delicato/pesante. Esattamente la stessa che ritroveremo in "Nervermind" e in particolare proprio in Smells Like Teen Spirit.
I Nirvana avrebbero aggiunto le facce e spinto quell'acceleratore, per un metallaro come me, sempre troppo trattenuto in "Doolittle".

PS
Nonostante "Doolittle" sia solo il 13° dei 50 dischi previsti dalla NME Hall Of Fame purtroppo questo appuntamento termina qui.
Da ormai due mesi NME ha subito un discutibile restyling e l'inspiegabile e sciagurata esclusione di questa rubrica lascia così incompleta la lista.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

E non sai quanto mi dispiaccia che finisca qui!

Dolittle discone epocale, roba che i miei cugini mi passarono come fosse una bibbia.

Anonimo ha detto...

gran disco!

visto che NME si comporta fin troppo da NME, da qui in poi potresti continuare tu...

Alessandro ha detto...

Surfer rosa e Doolittle sono la mia adolescenza..se non altro NME ha chiuso col botto.

Anonimo ha detto...

Ma che assurdità! Non potrebbero continuare la rubrica sul loro sito? Che senso ha fermarsi a 13 dopo averne annunciati 50? Mah...

NME covo di mestieranti :)

Anonimo ha detto...

Brrrr, che discone!!!
Non saprei scegliere il miglior brano del disco...

Anonimo ha detto...

grande disco, anche se non lo ascolto da secoli... chissà perchè.

Captain Howdy ha detto...

Bellissimo ed Illuminante.

Anonimo ha detto...

E' uno dei pochi (due o tre in tutto, senza contare i dischi dei Beatles che sono tutt'altra faccenda) dischi che ho comperato in LP all'epoca della sua uscita e poi anche in CD quando, qualche anno dopo, riuscii a comprare il mio primo lettore.
Imprescindibile e intatto oggi come allora. Da sempre lo considero il capolavoro dei Pixies anche se i puristi hanno sempre qualcosa da ridire.

Ah.. concordo con BLAGO. Potresti continuare tu la rubrica... dài: arriva almeno fino a 20!
:-)

onan ha detto...

blago e joyello: vi ringrazio e ci penso.
Però lo spirito di questa "rubrica" era quello di mettere un mio commento personale ad un disco che mi veniva proposto e che non necessariamente io avrei scelto..
Penso ai Beastie Boys, a Bjork, per certi versi pure a questo dei Pixies. Fosse stato per me probabilmente non li avrei messi tra i 50 dischi eppure in questo modo li ho ripresi in mano, ascoltati e riascoltati e fatto delle ricerche.
Attualmente continuo a sperare che NME ci ripensi. Ma ho poche speranze visto che non ho mai ricevuto risposta alle tante email che ho inviato a riguardo.

Se qualcuno di voi ha voglia di stimolarli penso lo possa fare scrivendo:

WHERE'S THE NME HALL OF FAME GONE?

ai seguenti indirizzi:

feedback@nme.com
julian_marshall@nme.com
letters@nme.com

a bim beri ha detto...

Nell'88 (o 89? boh?) ero a Londra per lavoro e passando davanti al Rock Garden vidi che in programma c'erano tali Pixies che all'epoca non conoscevo ancora. Non riuscii a convincere i miei colleghi che mi trascinarono invece a mangiare italiano: grande occasione mancata!
Nota da art director: grandissime le cover e gli interni degli album realizzate da Vaughan Oliver.

qui una gallery con altri suoi lavori:
http://rateyourmusic.com/list/jkra3168/the_art_of_the_album__vaughan_oliver

onan ha detto...

reboman: mannaggia ai colleghi che vogliono mangiare italiano :)

Incredibile la lista delle cover di Vaughan Oliver! Non lo sapevo. Grazie.

ste ha detto...

disco fondamentale come anche "Surfer Rosa"...