Debaser su qualsiasi rock-dancefloor ha oggi lo stesso effetto che aveva allora, ma il secondo album della band di Boston è soprattutto il disco che più di ogni altro anticipa la alt-rock revolution degli anni '90.
Senza "Doolittle" (anche a detta dello stesso Kurt) i Nirvana non sarebbero stati i Nirvana.
E' il disco che secondo Bowie cambia le regole e l'idea di essere "hard-rock", che per Bono rende gli U2 "uncool" e che incanta Pj Harvey con I Bleed.
Canzoni tutte intorno ai 2 minuti ("se funzionava per Buddy Holly..." dichiarò Black Francis) e basate su una insolita dinamica delicato/pesante-delicato/pesante. Esattamente la stessa che ritroveremo in "Nervermind" e in particolare proprio in Smells Like Teen Spirit.
I Nirvana avrebbero aggiunto le facce e spinto quell'acceleratore, per un metallaro come me, sempre troppo trattenuto in "Doolittle".
PS
Nonostante "Doolittle" sia solo il 13° dei 50 dischi previsti dalla NME Hall Of Fame purtroppo questo appuntamento termina qui.
Da ormai due mesi NME ha subito un discutibile restyling e l'inspiegabile e sciagurata esclusione di questa rubrica lascia così incompleta la lista.
12 commenti:
E non sai quanto mi dispiaccia che finisca qui!
Dolittle discone epocale, roba che i miei cugini mi passarono come fosse una bibbia.
gran disco!
visto che NME si comporta fin troppo da NME, da qui in poi potresti continuare tu...
Surfer rosa e Doolittle sono la mia adolescenza..se non altro NME ha chiuso col botto.
Ma che assurdità! Non potrebbero continuare la rubrica sul loro sito? Che senso ha fermarsi a 13 dopo averne annunciati 50? Mah...
NME covo di mestieranti :)
Brrrr, che discone!!!
Non saprei scegliere il miglior brano del disco...
grande disco, anche se non lo ascolto da secoli... chissà perchè.
Bellissimo ed Illuminante.
E' uno dei pochi (due o tre in tutto, senza contare i dischi dei Beatles che sono tutt'altra faccenda) dischi che ho comperato in LP all'epoca della sua uscita e poi anche in CD quando, qualche anno dopo, riuscii a comprare il mio primo lettore.
Imprescindibile e intatto oggi come allora. Da sempre lo considero il capolavoro dei Pixies anche se i puristi hanno sempre qualcosa da ridire.
Ah.. concordo con BLAGO. Potresti continuare tu la rubrica... dài: arriva almeno fino a 20!
:-)
blago e joyello: vi ringrazio e ci penso.
Però lo spirito di questa "rubrica" era quello di mettere un mio commento personale ad un disco che mi veniva proposto e che non necessariamente io avrei scelto..
Penso ai Beastie Boys, a Bjork, per certi versi pure a questo dei Pixies. Fosse stato per me probabilmente non li avrei messi tra i 50 dischi eppure in questo modo li ho ripresi in mano, ascoltati e riascoltati e fatto delle ricerche.
Attualmente continuo a sperare che NME ci ripensi. Ma ho poche speranze visto che non ho mai ricevuto risposta alle tante email che ho inviato a riguardo.
Se qualcuno di voi ha voglia di stimolarli penso lo possa fare scrivendo:
WHERE'S THE NME HALL OF FAME GONE?
ai seguenti indirizzi:
feedback@nme.com
julian_marshall@nme.com
letters@nme.com
Nell'88 (o 89? boh?) ero a Londra per lavoro e passando davanti al Rock Garden vidi che in programma c'erano tali Pixies che all'epoca non conoscevo ancora. Non riuscii a convincere i miei colleghi che mi trascinarono invece a mangiare italiano: grande occasione mancata!
Nota da art director: grandissime le cover e gli interni degli album realizzate da Vaughan Oliver.
qui una gallery con altri suoi lavori:
http://rateyourmusic.com/list/jkra3168/the_art_of_the_album__vaughan_oliver
reboman: mannaggia ai colleghi che vogliono mangiare italiano :)
Incredibile la lista delle cover di Vaughan Oliver! Non lo sapevo. Grazie.
disco fondamentale come anche "Surfer Rosa"...
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