10 marzo 2007

Klaxons Live at New Age

Nel pre concerto ho visto James Righton che si aggirava tra il pubblico e l'ho avvicinato.
Un ragazzo davvero a modo, gentile, educato. Due chiacchiere, una foto assieme "giusto nel caso un giorno tu sia davvero famoso". Affabile.

"We're going to play a great gig tonight!"
"I hope so."

Una band da oratorio. Scandalosa sotto ogni aspetto.
Un batterista che, poveraccio, tenta di andare diritto mentre gli altri non hanno la più pallida idea di come far suonare assieme i propri strumenti.
Passi pure che nessuno (e ci hanno provato in tre) sia in grado di cantare con la minima intonazione, ma mettiamo in chiaro una cosa. Vengo dal Thrash Metal. Se live non si è capaci di uno "stop" o di una "ripartenza" non si sale su un palco. Si sta a casa.
Non c'entra che questa dovrebbe essere dance. Tanto di dance nei Klaxons dal vivo non c'è assolutamente nulla.
Live manca tutta la botta della sapiente produzione di James Ford e il ricorso alla saturazione delle frequenze alte come unico "effetto dance" è disastroso mancando il minimo beat sotto.
Il pubblico accorso numeroso comprensibilmente non vuole arrendersi subito alla truffa. E allora, visto che non sa che fare, inizia a saltare.
A saltare cazzo. Invece di ballare si salta. Ai concerti di Ligabue si salta.
Atlantis To Interzone la sbagliano e sono in notevole difficoltà a riprenderla. Magick non ha nulla di quella atmosfera caotica. Four Horsemen Of 2012 è l'unica cosa che sembra riuscirgli. Ma ormai il concerto è finito e nessuno ha alcuna voglia di richiamarli sul palco. Dalle casse il Dj ha iniziato a sparare finalmente qualcosa di ballabile.

Non vi è alcun album che sia in grado di sopravvivere alla memoria di una prova live troppo negativa. Inutile mi illuda, delle mie opinioni sui Klaxons sarò costretto a tenere buona la prima.
Cancellati.

17 commenti:

Anonimo ha detto...

li hai veramente stroncati. Visto che aspettavo un report da chi li avrebbe ascoltati in un locale dall'acustica migliore del r s, devo credere che in realtà a milano i suoni pessimi li hanno salvati da un live che sarebbe stato ancora peggiore.
E vabbè dai in fondo una truffa forse ce l'aspesttavamo un po' tutti dai klaxons...

saltiamoci su :D

Anonimo ha detto...

!?!?!?!?

Anonimo ha detto...

Ma dai...stiamo parlando dei Klaxons! davvero vi aspettavate qualcosa in più???

Anonimo ha detto...

Ci sei andato giù proprio duro. In effetti una buona produzione oggidì può fare tutto

Anonimo ha detto...

per questo sono contento di non capire una mazza della qualità dei live :)

onan ha detto...

i klaxons sono stati una sorta di gioco a scoprire se la truffa c'era o non c'era.
C'erano ormai un sacco di indizi che lasciavano intuire che live sarebbero stati un disastro, cionostante il gioco è stato divertente.
Qualcuno, a ragione, aveva intuito da lontano senza dover partecipare al gioco.

Rimane il fatto che il disco di per sè presenterebbe spunti molto molto interessanti.
Al punto che uno come Noel addirittura "cambia" opinione nonostante li abbia visti in prima battuta live ad ibiza. Dichiara che sono degli incapaci, casinisti e che non capisce che senso abbia la cosa.
Poi del disco dice: forse live non avevo capito.

La "truffa" insomma è molto ben costruita.

Ai klaxons ssarebbe bastato, come si faceva un tempo, non sottoporsi alla prova live. ma forse in epoche di mega downloads non è più concesso.

Ora il rigioco riparte con gli Horrors. Ma mi sa che qui parteciparanno in molti di meno sebbene io sia disposto a scommetere molto molto di più su di loro.

Anonimo ha detto...

Un po' quello che temevo (e che temevamo tutti). Bene ho fatto a non venire, dunque.
Mi terrò caro il CD...senza mai cercarli dal Vivo.
La tua impressione (nessun album è in grado di sopravvivere a un orribile live) l'ho avuta coi Kula Shaker, anni fa.
Chissà che anche i klaxons non facciano la stessa fine.
:-)

accento svedese ha detto...

Io li ho visti ieri sera all'Estragon. Sto ragionando su un giudizio definitivo sul concerto. I pezzi ci sono, e la capacità di suonarli che manca. Almeno ci hanno messo buona volontà. Per questo darei un 6,5 ai Klaxons, mi sembrano dei bravissimi ragazzi che si sono trovati proiettati troppo presto in qualcosa molto più grande di loro.
Al concerto a Bologna c'era un'atmosfera da discoteca alla domenica pomeriggio. Sono arrivato prima dell'apertura dei cancelli e i più vecchi eravamo io, la mia ragazza e il piadinaro. :D
Dentro il livello era bassissimo, gente che l'ultimo concerto che ha visto è stato il Liga o Vaso (i più fortunati avevano il face painting al concero di Marilyn Manson). Appena hanno iniziato suonare è stato il delirio, nessuno ha ascoltato una nota del concerto, bastava esserci, saltare e pogare (senza sapere fare). Io sono rimasto nelle retrovie, non ho più il fisico per certe cose. :D Ho visto gente uscire col naso fracassato, in ogni caso.
Menzione speciale per i Mojomatics che hanno aperto tra le contestazioni. Una band con i coglioni. Erano in 2, chitarra e batteria, sembravano in 8. Grandi.

onan ha detto...

Joyello: credo i Klaxons faranno la fine proprio dei Kula Shaker.
Sarà molto molto difficile per loro riguadagnare la mia stima. Penso dovrebbero applicarsi molto ma la mia sensazione è che in loro manchi pure l'attitudine e per quella non è sufficiente studiare.

Certo le enormi opportunità che sono loro offerte potrebbero consentirgli di riemergere. Faranno da spalla ai Muse a Wembley (forse), Saranno a Reading Festival e lo stesso James mi confermava che suoneranno addirittura due volte a Glastonbury. Una sera su main stage e una sera nel dance tent. Scandaloso.

Federico: non essere troppo buono, avere i pezzi e non essere in grado di suonarli non è mica una cosa da poco in ambito live.
Consideriamo che a Bologna e Milano, a quanto pare, non potevano certo essere in soggezione di un pubblico molto meno esigente di noi "provinciali" presenti a Treviso.

accento svedese ha detto...

Forse sono troppo buono. Anche se non sembra, in fondo vengo dal punk e sono abituato a gruppi che su disco suonano bene e dal vivo sono pietosi. :D Li aspetto al varco in occasione di un prossimo concerto e di un eventuale secondo album. Non hanno scampo.
Per ora sembrano una cover band che suona i pezzi dei Klaxons. Quando è partita Golden Skanks sono scoppiato a ridere. Molto, molto più lenta dell'originale. :D
Quando se ne stanno concentrati sugli strumenti, i pezzi vengono, ma molto freddi e legnosi. Quando fanno i coglioni, i pezzi non vengono.
Il pubblico a Bologna era troppo poco esigente. In prevalenza ragazzini, che hanno contestato i Mojomatics senza nemmeno ascoltarli, solo perchè osavano suonare prima dei loro idoli. Ne facevano una questione di principio, a quanto pare.
Gente che poteva essere benissimo in discoteca a Riccione, tanto era uguale. Occhialoni, felpe col cappuccio, jeans attillati. Mi sembra di aver visto una ragazzina vicino a me calarsi una pasticca, spero di essermi sbagliato. Sarebbe molto triste.

accento svedese ha detto...

Dimenticavo: sono stato troppo buono perchè me li aspettavo molto peggio. Forse il giudizio è falsato da questo. :D

Dontink ha detto...

Digerito lo stinco di Vito e a mente lucida leggendo qualche opinione mi viene da pensare che forse sono stato troppo benevolo nel mio giudizio. Concordo però sia con le critiche sia con gli elogi (!), ho dalla mia il fatto di non essere stato troppo influenzato da quello che la stampa e gli addetti ai lavori hanno detto di loro ma di aver ascoltato il disco (non si può dire che non sia un bel disco) e visti semplicemente come 4 sbarbatelli alla loro prima con responsabilità più grandi delle loro capacità.
Il commento di Federico e la lode ai Mojomatics descrive bene l'ambiente della serata.

Anonimo ha detto...

Premessa: visti a Bologna.

Il concerto mi è piaciuto. Forse causatomi dalla quantità di patata (si può dire?!) presente al concerto. Davvero esagerata. Gente tiratissima, modaiola questo è vero, ma era tutta piuttosto tranquilla, e a volte si vive anche di questo hype e speranze che avvolgono i gruppi.

Loro, i Klaxons, sono fighi, ma hanno semplicemente suonato le canzoni del disco, senza osare alcunchè. Atlantis To Interzone che su disco è una bomba, risultava una canzone qualunque. Mi aspettavo molto di più, ritmi danzerecci (spero di rifarmi a Milano con gli Lcd Soundsystem) e un synth degno di nota. Invece è mancato tutto. E non sensato il pogo partito dalla prima canzone. Non si doveva accennare del ballo schizzato e nervoso? mah.

Concludendo, regalo anche io un 6.5 ai Klaxons. Contento di averli visti, anche se lasciato piuttosto indifferente dall'esibizione live e pensare che ero pronto a partire per ibiza la scorsa estate.
Il disco comunque è molto bello e resterà tra i miei ascolti.

Anonimo ha detto...

Ah dimenticavo, nonostante le non fortunate esibizione live, continuano a fare sold out in tutto il Regno Unito e buona parte della Francia. E' solo tendenza?

onan ha detto...

Il disco è bello e questo continuerà a spingerli giustamente.
Il problema è quando si torna a casa dalle esibizioni.

Temo che quando si esporranno alle enormi audience dei festival estivi se non riusciranno nel frattempo a migliorare potrebbe cambiare il vento.

Benvenga l'hype comunque. Se no che gusto c'è?

Anonimo ha detto...

Per la serie "Le opinioni non si discutono"... Luca, va a vedere cosa dice un certo "Ivan" nei commenti alla recension dell'album su FARD:
http://fard-rock.blog.excite.it/permalink/471117
Sembra che abbiate visto due concerti diversi!!

:-)

onan ha detto...

Sembrerebbe proprio di sì. :-)