29 gennaio 2007

PreGiudizio: Klaxons - Myths Of The Near Future

Penso che la New Rave Revolution sia un'invenzione dell' industria delle droghe sintetiche. Un tentativo disperato per rendere nuovamente appetibili le deprezzate e obsolete pastiglette.
Se così non fosse sarebbe davvero patetico sostenere, come sta facendo molta stampa specializzata, un fenomeno di tale inesistenza.
In particolare scegliendo nei Klaxons la band capostipite dell'ipotetico movimento.
Roba da vendere ad appassionati di "guitar rock" dell'ultim'ora come si trattasse della nuova dance che conta.
Dei video esteticamente fuorvianti, qualche sonorità acida qua e là, qualche sporadica sirena e il gioco sembrerebbe fatto.
Nulla conta che fondamentalmente Myths Of The Near Future sia solo l'ennesimo disco a la Bloc Party. Magari pure più interessante (Gravity's Rainbow) ma non certo un disco da ballare. Non c'è il ritmo necessario. E quando traspare non riesce a durare più di qualche istante con quei maledetti ed ingiustificati cambi di direzione.
Neppure la ketamina riuscirebbe a farmi muovere con suoni che sfuggono così vergognosamente le regole del beat.
It's Not Over Yet è l'unico episodio che può avere delle speranze in una pista da ballo, ma guarda caso è una cover del dance-classic di Grace. Per il resto il disco è accettabile in qualche spunto caotico (Magick), in qualche richiamo alla Franz Ferdinand (Totem to the Timeline) ma è pure capace di risultare inspiegabilmente somigliante agli Hard-Fi in brani come Golden Skans.
Altro che rave. C'è poco da ridere e soprattutto niente da ballare qui.

4/10

myspace/klaxons

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo il cambio di layout. Il gruppo di cui parli ancora devo ascoltarlo

Anonimo ha detto...

che invece l'album a me piace, e parecchio, lo saprai già...però concordo sul fatto che non sia un album "molto danzereccio" e le regole del beat in questi pezzi proprio non esistono. Hanno voluto a tutti i costi appiccicare questa nuova etichetta "rave" forse per attirare (nuovo) pubblico cercando un nome accattivante e "alternativo" e rendendo fosforescente il contesto.
Ritengo che alcuni pezzi stiano più che bene in un dancefloor, anche se non si potrà mai ballare a tempo di klaxons...

in ogni caso probabilmente andrò a vederli dal vivo e vedrò un po' come si comporta la gente che avrò intorno :-)
ma per me rimane un bell'album

accento svedese ha detto...

Voglio sentirlo bene... i singoli mi piacciono parecchio. A me che sono un discotecaro mancato il genere piace parecchio! Li andrò pure a vedere dal vivo, ne vale la pena.
Molto bello il nuovo layout, prima o poi dovrò modificarlo anche io! :D

onan ha detto...

Bluto e Federico:
Mi fa piacere vi piaccia il layout, grazie.

Blago e Federico:
Sono molto curioso di sapere come si comporteranno dal vivo e di conoscere l'impatto che avranno sul pubblico.
Un Rolling Stone pieno di tubicini fluorescenti agitati per aria l'8 di marzo?
Attendo i vostri reports.

accento svedese ha detto...

Me li vado a vedere a Bologna il giorno dopo, vedremo un pochino come si comportano dal vivo... mi sa che i tubicini fluorescenti non mancheranno! :D