11 giugno 2007

Editors - An End Has A Start

Aver riascoltato i Joy Division non aiuterà certo ad essere indulgenti nei confronti della risposta inglese agli Interpol.
Del loro disco di debutto (800.000 copie vendute) mi era piaciuta Sparks ma avevo trovato il resto poco coinvolgente e un po' forzato.
Con questo "An End Has A Start" gli Editors hanno però deciso di cambiare prospettiva. Molto meno Joy Division e molto più Snow Patrol (stesso produttore in quel Jacknife Lee che vi ha pure "rovinato" gli ultimi Bloc Party).
Essere i nuovi Coldplay è ciò che si sono messi in mente.
Le chitarre le fanno suonare uguali a "X & Y" mentre "l''intensità" che vorrebbero raggiungere è quella di "A Rush Of Blood To The Head".
Saranno pure tristissime le persone che fumano nelle sale d'attesa degli ospedali (Smokers Outside The Hospital Doors) ma è tutto troppo telefonato e alla terza canzone di farsi raccontare del peso del mondo (The Weight Of The World) dalla voce profonda di Tom Smith si sarebbe già appagati.
Purtroppo invece rimangono altri 7 brani molto meno riusciti che trasformano il disco in una nenia già sentita.

5/10

myspace/editors

9 commenti:

Tony ha detto...

Concordo con te su una certa monotonia di fondo e su un sapore di deja-vu, ma sei stato troppo severo!

In molti brani sembra di sentire cantare Ian Curtis e la cosa mi fa piacere e mi inquieta al tempo stesso...

Razionalmente gli do un 6 pieno, ma il mio cuore dark li spinge a 8... :D

Anonimo ha detto...

Tony! Dài... non dire queste cose!!
Smith è bravo e sa cantare ma...che somigli a Ian Curtis, insomma... direi di no. Al limite, se proprio vuoi, lo associerei a quell'altro Ian (McCulloch)... ma anche con lui c'azzecca poco. A me continua a ricordarmi Richard Butler... Ma pare che sia l'unico a pensarla così. Lo dico senza cattiveria, si chiaro: a me Smith sta simpatico... però devo concordare con Luca e dare il pollice verso a questo disco un po' fiacco... Ma ne ho scritto già di là da me... Non mi ripeterò :)

accento svedese ha detto...

Sentirò al più presto...
attendo con impazienza il tuo parere su Justice e Simian Mobile Disco, due album che io giudico perfetti.

Anonimo ha detto...

In sé il disco non è male. Gli darei un'altra chance.

onan ha detto...

tony e bluto: Infatti 5 non è proprio male. Semplicemente non è sufficiente. Come sapete io (almeno come principio) sono per la severità. Dovrei andremo a finire altrimenti :)

federico: ti ringrazio, occhio però a questa mia tendenza molto poco in voga :)

joyello: conosco troppo poco i Psychedelic Furs per dire. Qualcosa di Ian Curtis comunque lo sento/sentivo anch'io. Nel timbro. Non nello stile. Il fatto è che in questo disco dei Joy Division non sento più nulla.

Anonimo ha detto...

diciamo che non c'è stato un cambiamento rispetto al primo lavoro, ma secondo me è molto bello.
io gli do 8!

fab ha detto...

Sono fondamentalmente d'accordo con Giulio: l'album è bello anche se un po' troppo simile al primo, che personalmente mi era piaciuto tanto...

Complimenti comunque per la recensione!
Fabri (indiexplosion.blogspot.com)

onan ha detto...

Secondo me, come ho scritto, questo è molto più Coldplay oriented. Penso punterà diritto verso la vetta della chart inglese ma non so se poi reggerà nel tempo.

fabryd: grazie

Anonimo ha detto...

5?
Ma fammi il piacere...