28 maggio 2009

Una meraviglia originale

Ecco, quando parlo di copertine e "valori aggiunti" irriproducibili intendo cose esattamente così.

36 pagine di booklet splendidamente rilegate in formato libro.
Su play.com ve lo spediscono a casa per € 19,49. Troppo?
E troppa fatica pensare di vendere questa roba anzichè magliette?

8 commenti:

occhiobuio ha detto...

Beh, almeno qualcuno ci pensa!
Non salverà il mercato discografico, ma se non altro qualcuno prova a pensare e a fare e non si adagia sulla fine dei tempi.

Alessandro ha detto...

Mha, personalmente sono concorde sul discorso "The dark night" meno sull' eccedere con contorni più o meno rifiniti. Insomma adoro l'idea dell'itunes store e mi sta bene come mossa destabilizzante infilare un cd-r al posto dell'originale, ma non vorrei si pensasse troppo al contorno. Insomma l'opera sarà o no più importante di un libretto ? Poi io compro quasi solo ai concerti ormai , preferisco vedere e tastare con mano per poi "aiutare " le band facendole pubblicità scrivendone e comprando i frutti del loro lavoro. In sintesi credo che la nuova frontiera sia, a mio modo di vedere, il live associato ai file. itunes + reality. Computer + sudore .

onan ha detto...

occhiobuio: ma forse ormai siamo in troppo pochi a non preferire le magliette.

alessandro: ti segnalo questo
http://nonsischerzapiu.blogspot.com/2009/05/disco-demolition.html

Alessandro ha detto...

Letto l'articolo. Dal punto di vista di introito monetario ( Per le major ) il suo discorso non fa una piega, o quasi. I suoi punti vertono sull'incasso, incassare la maggior quantita di soldi, punto. E ha ragione, si accumula grana anche con i suoi tre punti, anzi direi soprattutto. Personalmente, c'è un punto che non mi convince, credo che oggi troppo spesso questa pubblicità o esposizione mette in vista al pari di artisti validi ( Ma neanche troppo ) autentici fake, o meglio band all'acqua di rose, che la gente consuma mastica e butta nel bidone, insomma gente che se ne occupa ce n'è anche troppa, più che altro c'è incompetenza ai vertici della major, scritturando troppo spesso band mediocri, lasciando nell anonimato autentici fenomeni, forse per la loro vena ruspante..non saprei. Del resto è vero i soldi si fanno vendendo fuffa, ma questo in tutti i campi.

onan ha detto...

alessandro: non credo alla gratuità in nessun ambito e non mi piace l'idea che sia la pubblicità a pagare ciò che vorrei fare io per poter scegliere.
Dato che le copertine sono antiquariato, l'unica cosa che mi pare possa avere un senso è un abbonamento al catalogo globale.
Spotify mi sembra il progetto che di più si sta avvicinando a questa idea.

Alessandro ha detto...

Giusto, a chi piacerebbe farsi scegliere le band? spotify? buon progetto, speriamo cresca rigoglioso. Ma mi chiedevo, è un prodotto affiliato apple? non trovi l'interfaccia un po tanto itunes-friendly ?

onan ha detto...

Sì è molto iTunes friendly, però non la trovo una negatività. iTunes store è estremamente funzionale ed accattivante. Trovo sia un vero e proprio modello, non fosse per la mia fissazione che comperare degli mp3 identici a ciò che posso trovare ovunque ad un prezzo identico a quello di un cd su play.com sia commercialmente una presa per il culo alla quale non mi presto.
Non credo Apple centri con Spotify, non credo sia un caso che l'applicazione per l'iPhone (e la telefonia piaccia o no sarà determinante nell'operazione) non è ancora disponibile.

Alessandro ha detto...

bhe che la telefonia sia determinante lo dicono i dati sulle vendite dell' iphone e si sono d'accordo, del resto io non compro nulla su itunes e vado su amazon.uk a comprare qualcosa di solido,non c'è nulla da guadagnare monetariamente nel comprare gli mp3 per ora, pero conosco molta gente che usa itunes store regolarmente, per l'intuitività del programma la semplicita di utilizzo e fondamentalmente perche non sono in grado di usare nessun file sharing benche ormai chi li usa piu? basta scrivere quello che vuoi su google cliccare la ricerca nei blog e c'è tutto! :-)