2 febbraio 2009

Bruce Springsteen - Working On A Dream

Ci sono quattro buone canzoni in questo disco. Outlaw Pete che apre e per 8 minuti lascia sperare in una appropriata svolta Arcade Fire, la classic-Boss My Lucky Day e, paradossalmente, le due bonus tracks: The Wrestler (per Mickey Rourke) e A Night With The Jersey Devil (già regalata online ad Halloween) che pare un omaggio agli amati Suicide.
Il resto sa un po' troppo di pop-rock alla Meat Loaf, ma, tranne qualche ignobile incidente (Surprise, Surprise), è meglio di quanto Bruce ci abbia propinato nel decennio.
Se Obama è "il presidente fatto eleggere da Springsteen", l'occasione avrebbe meritato qualcosa di più, ma ci possiamo accontentare.

7/10

12 commenti:

Anonimo ha detto...

ma Outlaw Pete non ti sembra identica a "I was born for loving you baby" dei KISS?? è uguale!!!! Ti consiglio di andare a vedere The Wrestler se ancora non l'hai fatto perchè è un Signor film! ciaooooo

onan ha detto...

chiarina: sì, la sento, ma devo essere l'unico al mondo che la reputa leggera così confusa da quell'atmosfera Arcade western. Sarà che a me gli Arcade Fire piacciono solo quando sembrano Springsteen. :)
Qui The Wrestler non è ancora uscito, ma non appena possibile seguirò il tuo consiglio.

Anonimo ha detto...

Ormai Bruce è un monumento nazionale e una star da Super Bowl, è il fratello maggiore a cui tutti vogliamo bene e che quando eravamo piccoli ci difendeva nelle risse di strada. Ma un suo disco non è più un evento da diversi lustri, e il suo presente è un onesto professionismo sempre nobilitato dall'emozione della sua voce. Per quanto riguarda i Suicide, riascoltando Nebraska si ha quasi l'impressione di un vero e proprio tributo, acustico però!

onan ha detto...

alfa: tutto vero. Ma questo disco dal contenuto in qualche modo migliore dei suoi precedenti porta il senso dell'evento nel suo titolo.
Che dici? Andiamo a vederlo? No, non a Glastonbury, a Udine.

Anonimo ha detto...

porco cane, tu mi tenti!

onan ha detto...

Ok, prendo il prato.

Anonimo ha detto...

ok, o prato o morte!

colas ha detto...

Uhm, io sono abbastanza springsteeniano.
Provo amore per il periodo d'oro (fino a Born in the usa escluso), ma non tollero nessuno dei suoi dischi seguenti. FIno a Tom Joad.

NEll'ultimo decennio le cose migliori le ha fatte fuori E Street Band (Seeger Sessions), ma non riesco a capire come fai a ritenere questo disco migliore degli altri.
Per me arriva dopo tutto il resto. Magic compreso.
The Rising non mi piace tutto, ma è un bel disco. Devils and the dust è decente e magic è da sei.
qui siamo proprio sotto media. Suoni brutti, produzione laccata, Queen of the supermarket...
Salvo solo le ultime due (the wrestler compresa)

onan ha detto...

colas: io non mi sento springsteeniano. Da poco più che bambino, negli anni '80, comperavo il Mucchio Selvaggio e costretto dalle letture a comperarne i dischi mi interrogavo sul perchè di tutta quella importanza.
Da più grande ho in parte capito, e mi sono fatto, in parte, una ragione del fatto Springsteen per me resterà più un simbolo che un musicista.
Da Born In The Usa compreso non mi è piaciuto nulla della sua produzione, poco anche Tom Joad.
Ma mentre tutti i dischi di questo ultimo decennio li trovo degli ibridi insopportabili, Working on A Dream trovo abbia la sfrontatezza di non essere Rock. Molto meglio pop che finto Rock. Mi piacciono le 4 canzoni che ho scritto ma, soprattutto, ancora una volta ( stavolta più che mai) c'è un valore simbolico fortissimo legato al disco. E per me che Springsteen è simbolo...

Ted ha detto...

Dal poco che ho sentito non mi piace per niente. Del resto non si può sfornare un album all'anno a quell'età in cui il genio creativo è già appannato.

Ma dal vivo lo consiglio sempre e comuqnue. Nessun concerto è come i suoi. Prato, Roma. E forse Torino.

onan ha detto...

Ted: sì, credo ci sia un solo altro gruppo al mondo che live ha quello standard: i Metallica.

colas ha detto...

prato roma pure io