Mi sbaglio o, a solo 11 mesi dalla fine di questi anni '00, il Rock rischia di non pagare il prezzo di alcun morto appartenente alla decade? Nessun Ian Curtis, nessun Kurt Cobain. Che significhi qualcosa?
Forse è solo un riflesso del passaggio del r'n'r da una fase stradaiola ed artigianale ad una dimensione compiutamente aziendale. I management sono attentissimi e scrupolosi al loro prodotto, anche se ha un'influenza. Oppure utilizzano abilmente le dipendenze dei personaggi dosandole per costruire ulteriore hype. E' una strategia di marketing se vuoi. Alla Factory probabilmente di questo non si curavano o non avevano necessarie risorse o personale per accorgersi di come stava Curtis
Forse per molti non ha avuto l'importanza che ha avuto per me, e comuque la sua figura appartiene piú allo shiowbiz di fine´90, ma a me la morte di Layne Staley degli Alice in Chains (nel 2002), ha fatto molto dispiacere.
Beh, dai... anche ian Curtis era di nicchia quando morse. E' diventato un'icona DOPO. E ancora oggi c'è molta gente che non ha idea di chi sia (altrimenti Control sarebbe stato distribuito come The Doors) ... Però mi sa che hai ragione. I tempi sono cambiati e nell'epoca dell'Internet non ci possiamo "accontentare" di Charles Cooper.
Joyello: questo è vero, ma i Joy Division erano comunque già un fenomeno di culto. Non dimentichiamo che negli anni '80 se ne andò, tra gli altri, Cliff Burton.
già. Evidentemente hai ragione tu. Il rock non è più quella "cosa maledetta" che era in passato. Oggi, anzi, le rockstar spendono i miliardi in rehab, invece che crepare onestamente in squallide stanze d'albergo :)
17 commenti:
Oh, se vuoi faccio un salto a Camden a cercare Amy...
Io avrei puntato su Pete qualche tempo fa...
Forse è solo un riflesso del passaggio del r'n'r da una fase stradaiola ed artigianale ad una dimensione compiutamente aziendale. I management sono attentissimi e scrupolosi al loro prodotto, anche se ha un'influenza. Oppure utilizzano abilmente le dipendenze dei personaggi dosandole per costruire ulteriore hype. E' una strategia di marketing se vuoi. Alla Factory probabilmente di questo non si curavano o non avevano necessarie risorse o personale per accorgersi di come stava Curtis
Può essere, ma un marketing realmente attento dovrebbe anche accorgersi che così la cosa non sembra funzionare un gran chè.
Forse per molti non ha avuto l'importanza che ha avuto per me, e comuque la sua figura appartiene piú allo shiowbiz di fine´90, ma a me la morte di Layne Staley degli Alice in Chains (nel 2002), ha fatto molto dispiacere.
kofee
kofee: eh certo, anche a me. Ma Layne Staley è stato un grande rappresentante degli anni '90.
Aspettiamo...magari Pete ti smentisce...ci sono ancora ben 11 mesi!!;)
fab: credo ormai sarebbe comunque considerato troppo tardi per lui. Quindi, a sto punto, meglio resti.
oh, ma vuoi portare sfiga?
Boh, io mi sento poco bene se puo' interessare (e' vecchia lo so...)
alfa: ci mancherebbe, solo una constatazione.
captain howdy: guarisci presto. :)
E' morto Charles Cooper dei Telefon Tel Aviv.
va bene o è TROPPO indie?
Elliot Smith?
Joyello: Mi dispiace (per la sua scomparsa), ma direi che più di nicchia di così non sarebbe stato possibile.
anonimo: Elliot Smith? Mah? I suoi dischi sono tutti dei '90 tranne i due postumi.
Beh, dai... anche ian Curtis era di nicchia quando morse. E' diventato un'icona DOPO. E ancora oggi c'è molta gente che non ha idea di chi sia (altrimenti Control sarebbe stato distribuito come The Doors) ...
Però mi sa che hai ragione. I tempi sono cambiati e nell'epoca dell'Internet non ci possiamo "accontentare" di Charles Cooper.
Joyello: questo è vero, ma i Joy Division erano comunque già un fenomeno di culto. Non dimentichiamo che negli anni '80 se ne andò, tra gli altri, Cliff Burton.
già. Evidentemente hai ragione tu. Il rock non è più quella "cosa maledetta" che era in passato.
Oggi, anzi, le rockstar spendono i miliardi in rehab, invece che crepare onestamente in squallide stanze d'albergo :)
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