25 luglio 2007

The Enemy - We'll Live And Die In These Towns

Questi tre ragazzini di Coventry, l'altra settimana, hanno tenuto sotto la vetta della chart inglese l'attesissimo album degli Interpol. La scorsa sono scesi al 2° posto mentre i newyorkesi sono piombati al 21°.
E' il segno che in Gran Bretagna una forma di "working class rock" estremamente tradizionalista non solo resiste ma ha ancora una certa presa anche sulle giovani generazioni.
The Enemy vogliono essere in tutto e per tutto i nipotini dei Jam.
Fuori tempo e privi della classe compositiva di Weller, la loro "rabbia da Midlands" e i coretti da "saturday night" susciteranno molti sorrisetti di sufficienza oltre Manica.
Se però amate il fish and chips e talvolta non disdegnate neppure la birra calda, preferirete un disco conservatore come "We'll Live And Die In These Towns" a tanto inutile imperante finto progressismo.
Away From Here, che è un po' la ragione del loro successo, è al momento il brano preferito di mia figlia Francesca di 4 anni.
Ma la kasabianesca Aggro e l'ottima Technodanceaphobic lasciano pensare che i ragazzini sapranno evolversi.

6/10

9 commenti:

Alessandro ha detto...

Eccomi qua per il primo commento! è mattino sono al lavoro in libreria ma non manco di fare una capatina ul tuo blog! heheeheh cmq sia, nipotini dei Jam mi piace ed è anche abbastanza pertinente, ma l' evoluzione ci deve essere altrimenti rimane na pappetta, come sto disco del resto. Ma bisogna essere fiduciosi ;-)

Fabbra ha detto...

Segno che l'ultimo degli Interpol ha un pò deluso, (ed evidentemente non solo le mie aspettative) e che l'ennesimo hype mediatico legato a una nuova band di ragazzini con un pompatissimo singolo(che a me non piace per nulla)ha dato i suoi frutti...tutto qui...non strabiliamoci a mio avviso!

onan ha detto...

L'hype per gli Enemy non trovo che sia stato poi così massiccio. Ora lo sarà, ma non prima.
L'hype (che non è il male) riguarda i Klaxons (arrivati solo secondi in chart alla fine) non un gruppo che con rime ingenue parla della chiusura dello stabilemeto Peugeot di Coventry (You're Not Alone).
Questa musica in Gran Bretagna funziona. La sentono. E' stata suonata un milione di volte e non c'è nulla di cui strabiliarsi. Per carità.
Ma è assolutamente british. Questo è il fatto, non l'hype.

Fabbra ha detto...

Hai detto bene funzionerà in Inghilterra dove sentono molto vicini i testi e il pensiero ma forse sarà apprezzata di meno in Italia. Sinceramente un pò lo spero, a me non piacciono per nulla, senza un loro stile, e poi solo il fatto che è l'ennesimo gruppo-rivelazione in copertina di NME mi da i nervi...si grida troppo spesso al miracolo...ma quale miracolo? bah...de gustibus!

onan ha detto...

Miracolo ???

Alessandro ha detto...

Scusa se mi intrometto in questo dibattito, ma leggendo i vostri scambi di vedute e la recensione non mi è parso, (alla luce anche del voto) che nessuno qui stia gridando al miracolo, forse tu Fabbra fai un discorso più globale, ma comunque sbagliato a mio modo di vedere e ti spiego il perchè. NME è Inghilterra, per capire la dinamica del giornale oltre a leggerlo bisognerebbe viverlo, guarda io sono il primo a dire che certo hype è solo dannoso ( guarda il mio blog e vedrai che non scherzo affatto ;-) ), ma riconosco che non è sempre cosi, un eccezione è proprio NME che io rispetto e leggo. La loro è una esposizione dei fatti " forte " con l' intenzione di creare spazio, dare luce e visibilita a gruppi che han fatto bene nel loro circuito interno ( vedi Enemy ).Non è la stessa dinamica delle riviste nostrane! Per dare vita a quello che penso tu intenda , bisognerebbe avere meno superficialità e più approfondimento, questo senza offesa alcuna lo dico per il bene del godimento. Ovvero per il bene del rock.

firmato

Il profeta pirla haahahahahahahhaah

onan ha detto...

Si Alessandro. Esatto.
NME è esattamente ciò che dici tu. E' sempre stato così. Quando c'erano i Beatles, quando c'erano i Pistols, gli Stone Roses, gli Smiths, gli Oasis.. Se oggi c'è quello che c'è, mica è colpa sua.
NME mi sembra che lo citino tutti, ma pochi lo conoscano.

E poi ci mancherebbe che NME non mettesse in copertina una band che si chiama The Enemy appunto. :)
Per di più arrivata al n.1 senza averla mai messa in copertina prima e senza avergli ancora dedicato nessun articolo particolare.
E' ora di iniziare a pomparla :)

Espo ha detto...

sarà, a me gli Enemy non dispiacciono , anke se è vero che non sono nulla di eccezionale, ma probabilmente si faranno... lo sxo per loro, più che altro...invece voglio segnalarvi una band che, sulla scia degli Arctic Monkeys, spero si confermi ai primi posti delle indie-charts britanniche....si chiamano HARRISONS e sono usciti con un paio di singoli davvero niente male...vi segnalo DEAR CONSTABLE e MONDAY ARMS...vorrei sapere che ne pensate , troverete il tutto su http://indiexplosion.blogspot.com/ Cheers !!!

onan ha detto...

Ho più fiducia nei Reverend And The Makers.