26 giugno 2007

Mud and Glory

Sapevo che Glastonbury, alla stregua di Wimbledon e Ascot, è una delle manifestazioni più sincere ed inimitabili dell'inglesità, ma non credo sarò mai in grado di tradurvi ciò che ho visto e provato.
Non conta molto che Glastonbury sia il più longevo e grande festival musicale esistente, ciò che si avverte da subito è che Glastonbury è: il Festival.
Un mondo parallelo in cui per tre giorni (nessuno probabilmente potrebbe resisterne quattro) 177.500 persone scelgono e pretendono di dare vita ad un sogno delirante.
Sì, le droghe aiutano e pure le scatole da 24 lattine di birra trasportate ovunque in braccio come si trattasse di un figlio. Ma non è solo questo. Questo accade più o meno dappertutto, lo sapete.
A Glastonbury diversa è l'attitudine che chiunque valichi quel cancello decide di interpretare. E' quel "take it easy, it's Glasto" che si sente ripetere in continuazione, ovunque ci si giri.
Troppo freak per voi? No, state tranquilli, lo sarebbe certamente anche per me.
Basta vedere la programmazione di quei 9 palchi e dell'infinità di tendoni per capire che Glastonbury non è nostalgia ma un contenitore in evoluzione: capiente sia della contemporaneità che della tradizione.
In una vallata immersa nel fango, nel disagio, nella fatica, un popolo di mavericks, di eccentrici, sceglie di lottare e giocare con i propri colori, il proprio estro e la propria malinconica ironia una partita che sa già di perdere. Contro il tempo, la natura ostile, la realtà.
C'è del tribale. C'è dell'infantile. C'è del punk. C'è pure qualcosa di Churchlliano.
Questo è Glastonbury!

E la musica? La musica arriverà nei prossimi post, non temete.
Intanto le prime foto.

8 commenti:

Alessandro ha detto...

Wow che foto!
Vi sarete divertiti da matti..un pò vi invidio..

aspetto i commenti " musicali " eeheeeehehhe ..ma nelle foto sembri un 18 enne..lol

onan ha detto...

alessandro: ho compiuto 37 anni il giorno prima della partenza. :)
Il più giovane di quel gruppo ha 34 anni!

accento svedese ha detto...

Grandi foto, hanno reso benissimo l'idea del clima che si respirava.
Mi è piaciuta particolarmente quella in cui si vedevano gli autoscontri. A proposito, funzionavano anche nella melma? io avrei fatto un giretto se fossi stato al festival... a parte gli scherzi, ti invidio molto. ;)

Anonimo ha detto...

GRANDE! Post splendido, hai reso l'idea di quello che hai provato. E bellissime foto.

Bentornato, anche se scommetto che una parte di te è rimasta là!

onan ha detto...

federico: grazie, ti auguro di riuscire ad andarci un giorno.

bluto: grazie davvero. Si una parte del mio cuore rimane sempre là.

Unknown ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Anonimo ha detto...

Ho preso in prestito la foto del post (indicandone ovviamente la fonte) per stimolare gita a Glastonbury per il prossimo anno!

Max

p.s. se ci sono problemi con copyright fammi sapere

Anonimo ha detto...

max: ma scherzi? prendi tutto quello che ti serve :)