Non importa che le recensioni inglesi siano state straordinarie. Si tratta degli Stone Roses e so con chi ho a che fare. Ho visto le registrazioni dei concerti dell'epoca e anche qualcosa su YouTube da Heaton Park: Ian Brown non becca una nota. Qui, come non bastasse, siamo in Italia e mancherà l'esaltazione collettiva britannica per la band che ha inciso uno dei miei 10 dischi preferiti di sempre e la canzone (I Am The Resurrection) che rappresenta la sintesi di cosa sia il Rock. Quella che, per intenderci, farei sentire all'alieno.
Sono pronto alla più grande delle delusioni. So che ci devo andare, ma vorrei evitare tanta sofferenza. Mick Jones che apre scanzonando allegramente "cover" dei Clash (in due brani appare anche John Power) non agevola il mio umore. Temo davvero il peggio.
Parte I Wanna Be Adored. Sono bellissimi. Cantiamo tutti al punto che non capisco se siamo noi che li copriamo o loro che funzionano. Sono loro: incredibili. Magnetici come Ian Brown. Solidi come Mani. Prodigiosi come Reni. Stranianti come John Squire. Don't Stop fino alla fine. Fools Gold l'apice, la danza. Made Of Stone le mani levate. Waterfall la gioia. Love Spreads la Les Paul urlante al cielo. This is The One. Uno dei migliori concerti di sempre. Una serata indimenticabile. I Am the Resurrection.
20 luglio 2012
19 luglio 2012
The Cult - Piazzola Sul Brenta (PD) 13/07/12
Non ti aspetti niente, anzi sospetti che Ian Atsbury sarà il Piero Pelù che hai sempre temuto. E invece: Ian è affaticato ma catalizza, Billy Duffy è in forma e il batterista scopri che è stato pure nei Testament, negli Exodus, negli White Zombie. I "classici"ci stanno tutti in poco più di un'ora di concerto e i brani del nuovo disco suonano così bene che vien quasi voglia di ascoltarlo.
Ma ciò che più sorprende è che incontri i metallari delle medie, i new wavers degli anni '80, gli appassionati e gli amici di una vita. Non siamo in tantissimi, ma ci siamo tutti. Perché i Cult non sono mai stati importanti musicalmente, ma la loro elementarità teneva insieme quelli che erano orgogliosi di farsi dire dai puristi: "ma come fai ad ascoltare i Cult?". Stasera, indomiti, ci siamo ritrovati ed è stato bellissimo.
Ma ciò che più sorprende è che incontri i metallari delle medie, i new wavers degli anni '80, gli appassionati e gli amici di una vita. Non siamo in tantissimi, ma ci siamo tutti. Perché i Cult non sono mai stati importanti musicalmente, ma la loro elementarità teneva insieme quelli che erano orgogliosi di farsi dire dai puristi: "ma come fai ad ascoltare i Cult?". Stasera, indomiti, ci siamo ritrovati ed è stato bellissimo.
16 luglio 2012
Jon Lord (1941 - 2012)
L'unico tastierista che ha fatto impazzire gli amanti della chitarra. R.I.P. Jon e grazie di tutto.
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