Se è vero che l'Heavy Metal discende, come forse solo la fede calcistica e certamente più di qualsiasi religiosa, i Black Sabbath sono la band che ogni metal-dad sogna di poter far vedere al metal-kid.
Appena Henry Rollins ne annuncia la reunion comperiamo i pit-tickets per il Gods Of Metal. Ma Tony Iommi si ammala, il tour salta e rimane in piedi solo la data di Donington (luogo che per il metallaro equivale alla Mecca). Una follia, Iommi potrebbe non farcela, ma comperiamo i biglietti: è l'ultima possibilità ed è alla Mecca. Il valore aggiunto è inestimabile. Mentre controlliamo quotidianamente se si sa come Tony reagisce alla chemio, scopriamo che Bill Ward non ci sta più per ragioni contrattuali. Impossibile, l'ultimo concerto dei Sabbath, Tony morente e Bill si mette a fare i capricci. Rimane negli Stati Uniti, non si sposta in UK, dove Geezer e Ozzy hanno raggiunto Tony per provare a mettere insieme un disco. Bill tira la corda e la band annuncia un warm-up a Birmingham. In casa, non può essere che Bill non vada. Niente, non molla (da buon fan tento inutilmente di scrivergli anch'io) mentre gli altri tirano diritto. Tutto rovinato.
Finchè non vediamo i video della serata e Jacopo (il mio piccolo batterista) osserva e si appassiona a Clufetos in una sorta di identificazione generazionale: i dinosauri che stanno in piedi con il giovane. Altri video, la scaletta e siamo convinti: sono i Sabbath!
Con o senza il pentito Bill al Download sarà una festa.
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