Whitesnake: David Coverdale, tra palestra, lifting e fortuna, vorrebbe sembrare più giovane che ai tempi di "Stormbringer". Peccato che, nonostante i risultati sembrino dargli ragione, a fare così tanto il figo a quell'età, "l'effetto Califano" sia sempre latente. Per il resto niente male: Soldier Of Fortune e Still Of The Night si ascoltano volentieri, ma viva Iggy e le sue rughe, sempre.
Judas Priest: Saputo che KK Downing non ci sarebbe stato, era venuta la voglia di stare a casa. Mai decisione sarebbe stata tanto sbagliata. Richie Faulkner, visto da lontano, nonostante l'uso rispettosamente misurato della Flying V, appare esteticamente perfetto, quasi un clone del sostituto. E questo, si sa, in questi casi conta e conforta quanto la similitudine del suo suono. Le note di War Pigs (la genesi) ad introdurre chi la materia prima l'ha poi forgiata per quasi quarant'anni in vero Metallo Pesante. Il palco come una fucina. Due ore di classici, un "Epitaph" indimenticabile quanto l'iconografia (e l'ugola) di Rob Halford.
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27 giugno 2011
16 giugno 2011
Rock In Idrho 2011 - Rho (MI) 15/06/11
Social Distortion: non so bene perchè (forse tutti quei tatuaggi) ma non li ho mai considerati. Beh, da quello che ho sentito qui, il nuovo disco intanto lo scarico.
Iggy & The Stooges: Visto meno di un anno fa, pensavo fosse finita. Ieri (ma ieri tutti gli Stooges versione Williamson suonavano a mille) ho capito che Iggy invecchia, accorcia i suoi set, ma non finisce mai. Gimme Danger, sempre, little stranger. E una No Fun così vale qualsiasi cosa.
Foo Fighters: Energia pura. Un motore al posto della batteria. Tiro, rodatissimo, senza sosta. Spettacolo solo un po' troppo lungo. Mezz'ora in meno e tutto sarebbe stato perfetto. Fantastiche Rope, All My Life, la spaventosamente dura White Limo e soprattutto quel pezzo punk dei Queen: Tie Your Mother Down.
Il mare di gente che ieri sera ho visto saltare a Rock in Idrho mi ha fatto pensare che i Foo Fighters siano "popolarmente" ciò che negli anni '90 sono stati Red Hot Chili Peppers. Ecco questa è la prima cosa decisamente migliore capitata al "Rock" in quest'epoca.
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Iggy & The Stooges: Visto meno di un anno fa, pensavo fosse finita. Ieri (ma ieri tutti gli Stooges versione Williamson suonavano a mille) ho capito che Iggy invecchia, accorcia i suoi set, ma non finisce mai. Gimme Danger, sempre, little stranger. E una No Fun così vale qualsiasi cosa.
Foo Fighters: Energia pura. Un motore al posto della batteria. Tiro, rodatissimo, senza sosta. Spettacolo solo un po' troppo lungo. Mezz'ora in meno e tutto sarebbe stato perfetto. Fantastiche Rope, All My Life, la spaventosamente dura White Limo e soprattutto quel pezzo punk dei Queen: Tie Your Mother Down.
Il mare di gente che ieri sera ho visto saltare a Rock in Idrho mi ha fatto pensare che i Foo Fighters siano "popolarmente" ciò che negli anni '90 sono stati Red Hot Chili Peppers. Ecco questa è la prima cosa decisamente migliore capitata al "Rock" in quest'epoca.
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7 giugno 2011
Saxon - New Age, Roncade (TV) 24/05/11
All'epoca ero comunque troppo distratto dal comprendere se gli Spinal Tap fossero loro per potermici abbandonare davvero. Ora, senza più problemi di coscienza, davanti al vecchio gentleman inglese Biff Byford, posso affermare: This is not Spinal Tap, this was Heavy Metal Thunder.
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