Era inevitabile che il miglior documento pubblicato in questo decennio si riferisse a qualcosa di accaduto nel decennio precedente.
Importante quanto un "Jimi Hendrix Live At Monterey", in "Nirvana Live At Reading" c'è tutto: la musica, la potenza, il miracolo, il dolore, il presagio.
Tutto quello che non avremmo mai più avuto: la leggenda.
10/10
Avete già la versione "bootleg"? Lasciate perdere, al di là delle immagini ripulite, qui c'è un audio (in particolare in DTS) che pare di stare sul palco. Comprate la versione Dvd+Cd.
3 commenti:
La parola "presagio" è quanto mai perfetta.
Vidi i Nirvana qualche mese prima del fattaccio, il 21 febbraio del 1994 a Modena e tutto quello che avevo pensato fino a quel momento su Cobain (che fosse un poseur e che "facesse" la rockstar) crollò in un istante. La sua faccia, la sua dolente presenza e il suo sguardo parlavano chiaro: Stava male. Malissimo. Uscimmo dal palasport di Modena chiedendoci quanto tempo sarebbe durato.
A dire il vero non pensavamo nè che sarebbe passato così poco tempo prima che la storia ci desse ragione e nemmeno che le modalità sarebbero state quelle...
Ancora oggi, il ricordo che ho di Cobain è di quello sguardo, con le note di Heart-Shaped box che ancora risuonano nelle orecchie mentre il palasport si svuota
Joyello: io li vidi a Milano tre giorni dopo: il 24/2.
Fu esattamente come dici tu. Il dolore e la disperazione erano quasi insopportabili.
Ma chiunque non abbia avuto la nostra fortuna non faticherà a capire tutto vedendo "Live At Reading".
E lì siamo addirittura 18 mesi prima.
Interessante, davvero interessante questa uscita!
Posta un commento