Ventenni del sud di Londra. Pieni di The Cure. Notturni, neri. Tutto a due voci sussurrate su un tappeto scarno e minimale. Lei un po' Tracey Thorn, lui un po' Tricky.
Crystalized e Infinity (Chris Isaak con drum machine) sono avvolgenti e penetranti come furono i Mazzy Star.
Probabile debutto dell'anno.
8/10
4 commenti:
Ho ascoltato l'album, concordo pienamente.
Mi ricorda un po´ le sensazioni che aveva trasmesso il debutto dei Bloc Party con le loro atmosfere minimal-night-rock...
Già i giri di chitarra sembrano addiritura campionati da alcuni brani dei Cure. Interessante esperimento in ogni caso: mi piace
Concordo al 100%, una perla.
Gran bel disco, non vedo l'ora di vedermeli live sabato prossimo al Covo. Ti farò sapere come va...
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