22 ottobre 2009

Ian Browm - My Way

Pum, pum, pum, pum, pum, pum... Mid-tempo tutto il tempo per scimmiottare un senso. Neppure lo straccio di un'ispirazione. King Monkey la corona non la troverà più. Per il bene di tutti, auguriamoci la strada che ha in mente sia quella per la gabbia. Pum, pum, pum, pum, pum, pum...

4/10

9 commenti:

Anonimo ha detto...

GIGI

Pensa che quando ho visto che lo stavi acoltando, me lo sono procurato subito. Controllo anche cosa stai ascoltando, sei troppo una fonte qualificata per non farlo. A me non è dispiaciuto meglio di altri. Temo essere stato affetto da un malattia "la dipendeza da Roses" e mi sa che non ne sono ancora uscito. Sicuramente non brilla per innovazione

Joyello ha detto...

Io lo avevo ridimensionato già quando uscì il DVD di STONE ROSES. Lo aspettavo con ansia e mi sono ritrovato per le mani un video orrendo, con musicisti mediocri e pure antipatici.
Ne scrissi (male) uno dei primi post di Fard rock: http://fard-rock.blog.excite.it/permalink/185010).
Li ho odiati, Lui e Squire, entrambi. Un odio vero di grandezza pari a quell'amore che avevo provato nel 1989, quando uscì l'album.
Poi ho seguito un po' Brown, ma più per QUEL disco che per i suoi reali meriti. Guarda caso, secondo me, la cosa migliore che gli è riuscita è stato il pezzo con UNKLE, che manco era finito nell'album!...
Questo manco lo ascolto, guarda. Mi fido di te.
:-)

Anonimo ha detto...

GIGI

Io li vidi due volte dal vivo, al Rolling Stone, doe li scoprii, era là per gli amici Timoria, e poi al City Club. Confermo che ian non sia mai stato particolarmente intonato. Qua di carino, simpatico c'è il ritornello in cui dice i'm mile high...lo avrà fatto apposta?

matteo ha detto...

A me Stellify piace!

onan ha detto...

gigi: grazie per la fonte qualificata. :)
Amo The Stone Roses alla follia, è per la loro memoria che trovo delittuosi dischi come questo.

joyello: questo lascialo proprio perdere e forse addirittura peggio del precedente. "Solarized" però era molto bello.
Io come già ti ho detto, da non musicista, non ho per nulla disprezzato l'attitude "insopportabile" dei mancuniani. Certo dal live si intuisce come gli Stone Roses non averli mai visti dal vivo dev'essere considerata una fortuna.

matteo: Stellify inganna.

ste ha detto...

io credo che quest'uomo sconti la sana antipatia che emana. ci sono dei pezzi in quest'album che danno la birra a tanti artici e casabiani strombazzati. Intendo i pezzi più lenti. For The Glory, So High... nn saranno capolavori ma stanno sopra 5 spanne alla media degli strombazzati di cui sopra.
Continuare a fare riferimento al totem Stone Roses non ha senso: irripetibile, unico, lassù e nessuno ci può arrivare...

Joyello ha detto...

Beh, ste, dài... non puoi fare paragoni così. Ian Brown non può essere messo al confronto con Alex Turner o Tom Meighan. Sono due generazioni differenti e, come sai anche tu, in questo campo conta tantissimo.
Ian Brown è stato un grande innovatore (assieme a John Squire, s'intende) e senza di lui bla bla bla... Ma poi, a ben guardare, il suo grande talento l'ha consumato tutto nello storico primo disco di TSR (che è più che altro un'opera di John Leckie).
Per il resto ha vissuto della gloria che quello gli ha concesso. Una pecca, che, se proprio a tutti i costi vuoi i paragoni coi gruppetti di mocciosi odierni, a Arctic Monkeys e Kasabian, non sfiora minimamente.

onan ha detto...

Sono pienamente d'accordo con Joyello. Senza Ian Brown tutti sappiamo che non avremmo mai avuto Liam Gallagher (che poi quest'ultimo sia stato un cantante infinitamente migliore e capace di esibersi dal vivo andrebbe pure sempre sottolineato). Penso The Stone Roses sia uno dei 5 dischi più importanti della musica inglese. Ma è solo per questo che stiamo ancora qui a parlare di Ian Brown. Su. Auguriamoci Noel Gallagher lo avvicini. Ha tanto bisogno di qualcuno che sappia cos'è la musica.

Anonimo ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=oQ7nOAVaz84