18 gennaio 2009

Attaccati al tram

Forse troppo ateo per fare l'ateista, direi:
"Non credo in Dio e sto da Dio".

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse dico una banalità terribile quando ritengo che la fede dovrebbe essere una questione intima e personale, ma se parto da questa premessa è lecito che mi chieda come mai tutto questo casino per la questione della pubblicità sui bus. Se sei fermamente convinto della tua professione di fede e dell'esistenza di Dio, che te ne frega se qualcuno che con te non condivide questa fede ha l'idea di pubblicizzarla su un tram? L'apice di desolazione l'ho avuto quando ho letto di messaggi dissuasivi non molto velatamente mafiosi da parte della curia locale all'azienda di trasporti genovese.Ricatti odiosi. Allora penso che se la Chiesa veramente vivesse la fede non si dovrebbe preoccupare così di queste cose. Questa dovrebbe essere la sua forza. Dovrebbe. Ma forse una reazione del genere è più sintomatica di chi sente mancare il terreno, di chi si sente organismo sotto minaccia di estinzione. Di chi sente il peso della vecchiaia e teme non durerà tanto oltre.

onan ha detto...

Concordo, ma, al di là di questo, sostenere la non esistenza di Dio significa stare sullo stesso piano di chi la sostiene.
E questo lo trovo davvero poco ateo.

Captain Howdy ha detto...

Son d'accordo: non occorrebbe sbandierare il proprio ateismo in un paese dove i diritti di chi non crede in Dio fossero rispettati, ma magari in Italia non lo sono, quindi...
Non si tratta di forma (su quello sono d'accordo) ma di sostanza...