7 novembre 2008

Qualcosa è cambiato

Là fuori in questi giorni ho visto più persone storcere il naso che festeggiare. Ho sentito più battutine razziste che espressioni di felicità.
Ho visto riaffiorare forte nella destra quel sentimento antiamericano che non l'ha mai abbandonata. Lo stesso per cui certa sinistra continua a ricordarci di non illuderci.
Ho sentito dire ad un giovane lavoratore con i dreadlocks: "Quel porco di quel Bin Laden che hanno eletto in America, che venga lui al posto mio ad aggiustare le caldaie nelle case di quei maiali dei cinesi".
Sono sempre più convinto che qualcosa sia cambiato.

7 commenti:

accento svedese ha detto...

Mai sottovalutare gli alternative con i dreadlocks. La maggioranza di loro vota a destra o è veramente conservative anche se si professa di sinistra. Cosa c'è di più conservative di fare il duro e puro con i dreadlocks in testa e le Simple ai piedi?
Detto questo, in Italia siamo lontani anni luce da tutto. Molta gente è provinciale ed ottusa, ignotante ed impaurita. Il fatto che la classe politica sia sostanzialmente la stessa da 15 anni ne è la conferma.

Anonimo ha detto...

c'è anche gente che non si entusiasma eccessivamente per delle belle parole e qualche slogano.

Anonimo ha detto...

fortunatamente non ho avuto il tuo stesso feedback per quanto riguarda i commenti alla vittoria di Obama, spero di non essere stato solo più fortunato...

Captain Howdy ha detto...

Al di la degli eccessi (tipo quello con i dread) bisogna dire che magari ci sono persone che prima di entusiasmarsi per qualcosa aspettano i fatti e non credo sia per antiamericanismo (alemno nel mio caso). Che qualcosa sia realmente cambiato sara' solo il tempo a dirlo per il resto e' da rispettare sia chi ha enormi speranze che invece perplessita' enormi.

onan ha detto...

quello che avverto è che sia già iniziato ciò che ha scritto occhiobuio nel post precedente: "Se la cosa procede in un certo modo, quello che mi auguro, credo che il rivolgimento del modo di pensare e di pensarsi che essa può portarsi appresso, entrerà concretamente nelle nostre vite quotidiane, nelle nostre scelte più banali, anche nel nostro desiderio di assumerci o meno delle responsabilità."

Anonimo ha detto...

Troppo ottimismo da Occhiobuio? Voglio sperare di no. Resta la cosa che mi fa più incazzare, ovvero che oramai e da molto anche i deficenti si fanno i dreadlocks. Ma pure questo è un fenomeno tipicamente italiota, laddove qualsiasi influenza da fuori viene gravitata, centrifugata e perfettamente banalizzata e distorta, possibilmente nel suo simmetrico contrario.

Anonimo ha detto...

Leo, non sono ottimista. Non lo sono per principio. E coloro con i quali ho discusso di questa cosa prima che accadesse lo sanno. Ora però è accaduta. E nel momento in cui è accaduta, ha decretato che un mondo è finito. Nessun nuovo paradiso. Nessun messianesimo. Solo la fine di un mondo che doveva finire ma non si lasciava finire. E in questa fine, piena ancora di rimasugli e crostacei che restano attaccati alle pietre con tutte le loro forze, l'impressione che chi finora è stato a lato a guardare le cose di sbieco, come se non lo riguardassero, si trovi come d'un tratto in mezzo, appunto, al mondo. E' come se fosse arrivato il momento di diventare grandi pubblicamente. Per ognuno nelle piccole cose che lo riguardano. Se vogliamo, se ne abbiamo voglia, adesso abbiamo la possibilità di provarci. Altrimenti pazienza. Però evitiamo in futuro di lamentarci e piagnucolare.