3 settembre 2008

The Verve - Forth

Immaginatevi gli Stones senza Richards, gli Zeppelin senza Page, gli Smiths senza Marr, gruppi con cantanti dalla rilevanza immensa, quando sostenuta dal genio di "partner" altrettanto anonimi da soli.
Quella sera di agosto '98 al loro ultimo concerto (Virgin Festival) io c'ero, ma non Nick McCabe.
I Verve è come non li avessi mai visti.
Il giorno successivo i Verve per la seconda volta (è ormai certo ci sarà presto la terza) si sciolsero. L'insanabile incompatibilità McCabe/Ashcroft mandò all'aria tutto all'apice del successo. Lasciando cadere il passaggio del prezioso testimone che gli Oasis non avrebbero più saputo di sostenere.
Sono seguiti dieci anni senza più un vero anthem in grado di emozionare (Love Is Noise), dieci anni senza sentire cosa può la voce di Ashcroft quando si erge sugli arpeggi spaziali di McCabe (Sit And Wonder). Dieci anni senza delicati torpori (Numbness) e alcuna psichedelia corale in cui abbandonarsi (Noise Epic). Dieci anni senza una band dal groove-bianco (Columbo) e un chitarrista che dipinga cieli sonici in cui perdersi (Appalachian Springs).
Poi d'un tratto: "Forth".
Un album da riascoltare anziché gettare. Roba d'altri tempi.
Comperatelo e mettetelo a fianco di "Hurban Hymns". E' la sua meravigliosa faticosa conseguenza.

9/10

13 commenti:

Anonimo ha detto...

temevo che questo potesse essere lo "zeitgeist" del 2008, ma non è così. non mi aspettavo un ritorno come questo, molti lo paragonano ad un album solista di ashcroft, ma è un paragone improponibile.

Anonimo ha detto...

No, dai, EMOZIONARE no, ti prego: Love Is Noise paiono gli ultimi Bon Jovi!
Sul resto non mi pronuncio, non l'ho sentito.

stu ha detto...

esagerato!

onan ha detto...

anonimo: lo zeitgeist musicale del 2008 non so davvero quale sia, fortunatamente non sono certo i Verve di questo disco di cui quasi tutti hanno scritto senza neppure ascoltarlo. Vedi il diffuso improponibile paragone di cui dici.

Disorder: ché di vuoi fare? mi fa quell'effetto li. E' il mio pezzo dell'anno.

stu : o esegerati coloro che lo sottovalutano.

Anonimo ha detto...

Secondo me Hurban Hymns rimane un disco a parte. Questo riparte dai vecchi Verve, quelli psichedelici e lisergici. Credo sia per questo che a molti non piaccia. Io lo trovo stuzzicante. Grandi tappeti sonori e una voce che, come dici tu, ci azzecca in pieno. Ero molto scettico, ma devo dire che questa reunion ha sortito un bell'effetto.

onan ha detto...

bluto: è esattamente questo che intendevo per psichedelia corale. Peccato la percezione di chi ha "ascoltato" questo disco sia stata mediamente dell'esatto contrario.

ste ha detto...

Totalmente in sintonia con onan. Io sono anche poco obiettivo perchè adoro anche i dischi solitari di Ashcroft. Comunque non vedo (sento) in giro gruppi che stendano nel cervello nuvole di emozioni pop come queste. E quella voce che prende lo stomaco, e quelle chitarre che vagano lontane e sognanti...
POP

The Rocksuckers ha detto...

Non ho ancora avuto il coraggio di ascoltarlo...troppa aspettativa. Ma scrivo giusto per mandare a cagare chi paragona Love is noise ad un pezzo dei Bon Jovi!

onan ha detto...

Boni!
Fareste meglio entrambi a provare ad ascoltarlo.

Anonimo ha detto...

Troppo bbuono... soprattutto su Love is noise. Direi un 7, sperando che non facciano il terzo scioglimento e che il Fifth sia più vicino ai livelli del Second e del Third.
Andrea

Anonimo ha detto...

E pensa che stavo per ignorarlo del tutto!
Ma un 9/10 di onan non si può ignorare. Il mulo sta lavorando...

J

20nd ha detto...

Se le sogna le suggestioni di HH

onan ha detto...

andrea: mi sa che stai guardando troppo "forth" :).

joyello: Ma come? Neanche tu colpito da Love Is Noise? Va bè, grazie della fiducia allora e dagli un po' di tempo.

zonda: è un'altra cosa. Non c'è mica Simon Jones qui, :)