E non volevano farmelo vedere.
Grigio come la Romania sovietica e angosciante come la durezza dei suoi portieri.
Splendido il montaggio dei lunghi piani sequenza, bravissimi gli attori, non un solo suono.
Una storia che ipnotizza e lascia senza respiro molto più che per la discussa inquadratura del feto nell'asciugamano.
Mi ha ricordato la crudezza del Mike Leigh prima maniera (non quello, per associazione, dell'ottimo Vera Drake) ma senza spazio per l'ironia amara.
Forse anche Giuliano Ferrara, se il suo cervello non lo avesse abbandonato, avrebbe potuto trovarci qualcosa di buono. Ma è troppo tardi, ormai lui è un tipo da Juno.
6 commenti:
Pensa che sono due mesi che cerco di scaricarlo ma il buon emule mi concede solo giovani donnine in preda ad orgasmi vari...:) tanto che ci avevo rinunciato!Ritenterò...
zen: io l'ho noleggiato da Blockbuster.
Come al solito non siamo d'accordo ;-) Non mi e' piaciuto per niente, ormai i piani sequenza e la camera a mano nascondono confusamente la mancanza di idee, e tutto sa di gia' visto, la scena del feto e' quasi pornografica.
"Forse anche Giuliano Ferrara, se il suo cervello non lo avesse abbandonato, avrebbe potuto trovarci qualcosa di buono. Ma è troppo tardi, ormai lui è un tipo da Juno": una frase geniale, avrei voluto scriverla io.
Il problema è che purtroppo il cervello di Giuliano Ferrara ha fin troppo stabile dimora nella testa del suo proprietario. L'uomo è molto furbo, sa sempre scegliere da che parte stare. Sa valutare secondo convenienza. E ti pare poco? :)
Stavolta non credo abbia scelto secondo convenienza.
Non riesco davvero a vedere quali vantaggi potrebbe trarre da questa posizione così impopolare e solitaria.
Adesso magari no, ma in prospettiva ne trarrà parecchio vantaggio.
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