L'effetto sorpresa dello straordinario "Socialismo Tascabile" non c'è più.
Manca una Robespierre e per metà "Bachelite" è solo un audiolibro con storie non abbastanza interessanti da farsi riascoltare come fossero canzoni.
L'evoluzione musicale di cui si legge in giro è molto limitata, quasi impercettibile, ma Venti Minuti e la stupefacente intensità di Cioccolato IACP sono in grado da sole di far ritornare i brividi dell'esordio.
Il tunnel di basso Joy Division della splendida Onomastica indica invece chiaramente che una strada musicale da abbracciare è stata trovata.
Non finirà qui...
8/10
6 commenti:
Non l'ho ascoltato e non lo ascoltero', il precedente e' rimasto nella mia memoria come una delle esperienze piu' fastidiose della mia vita (degustibus).
lo trovato noioso, impossibile il paragone con i massimo volume che sovente viene fatto...Emidio Clementi era su altro livello.
sì ma...non cantano :)
i Massimo Volume erano su un altro livello? No. Direi che stavano su un piedistallo. ODP, invece, sono tra di noi. E sono grandi!
QQrQ
Due recensioni italiane in una settimana...e 9 di voto medio!! Something's changing... :)
captain howdy: tienitene alla larga se quello è l'effetto che ti ha fatto il primo.
sounding new: l'estetica di Emidio Clementi e quella di Max Collini sono totalmente diverse.
yoshi: gli ODP o i Massimo Volume? o nessuno dei due?
QQrQ: fui rapito da Socialismo Tascabile. I Massimo Volume non mi sono appartenuti.
cornholio: il 10 ai Baustelle è confermato. Bachelite forse meriterebbe un po' meno di 8.
La media si abbasserebbe leggermente ma il tuo concetto non cambierebbe. :)
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