25 febbraio 2008

Michael Clayton

Come questo film potesse ambire a tutti quegli Oscar importanti rimane un mistero. Non sarà il solito fascino per la "denuncia" delle multinazionali cattive? No dai, anche per quelle inventate?
Meno male che l'unica statuetta è andata alla brava inquietante Tilda Swinton non protagonista.
George Clooney si dedichi alla pubblicità del Nespresso, che è meglio.

13 commenti:

ste ha detto...

addirittura...
non sei forse un po' esagerato?

Anonimo ha detto...

what else?

onan ha detto...

Esgerato? Il caffè Nespresso mi piace davvero. Sono sincero.

Captain Howdy ha detto...

No, dai, questo e' un gran film, solo i primi 5 minuti ed i titoli di coda meritano la visione.

Captain Howdy ha detto...

p.s.: nel senso che valgono il prezzo del biglietto, mi son espresso male sopra...

onan ha detto...

captain howdy: per me è un film alla Pakula.
Godibile se non ci si aspetta nulla di più. Buono per una domenica sera sul divano.

PB ha detto...

concordo in pieno, è un buon modo per passare un paio d'ore.

Anonimo ha detto...

E' un buon film, Clooney secondo me funziona... Però non è certo da oscar. E comunque lo sapevano tutti da mesi che avrebbe vinto Daniel Day Lewis...

onan ha detto...

trilocaust: e meno male, solo che io Michael Clayton l'ho visto solo domenica sera.

Captain Howdy ha detto...

vabbe' e' sempre questione di idee personali, l'ho trovato estremamente interessante, e' pieno di dettagli interessanti, si muove a cavallo di piu' stili senza sfociare nell'eccesso citazionista, la sceneggiatura e' coinvolgente e come gia' detto ci sono un paio di cose decisamente suggestive, era da tempo che non vedo dei titoli di testa cosi' ben fatti, e la stessa cosa si puo' dire dei titoli di coda, su una cosa son d'accordo: neanche a me la Tilda e' poi piaciuta molto, su Clooney cosa vuoi che dica, a me piace poi son gusti.

onan ha detto...

captain howdy: per intenderci il mio voto sarebbe un 6 e 1/2. Insomma una roba non certo da Oscar per film, regia, sceneggiatura, attore protagonista e non.
Per l'attrice non protagonista invece...

Captain Howdy ha detto...

Beh a vedere come sono andate le assegnazioni la tua analisi corrisponde ai gusti dell' Accademy ;-), l'Oscar piu' che un premio cinematografico e' un premio al momento socioculturale che il paese (gli States) stan passando, il fatto che nove statuette (importanti) sian finite in mano europea fa riflettere e questo rimbalza anche contro ad un film decisamente politico come "Michael Clayton", non nascondo pure io che questa moda hollywoodiana che ha preso piede nell'era post 11/9 di antiameicanismo rivolto alle politiche estere ed etiche comincia a stancarmi, ma in questo film vedo anche abilita' tecniche non indifferenti (il regista promette molto bene secondo me, ed inoltre come sceneggiatore e' uno dei migliori su piazza a mio modo di vedere)che me lo fanno (piu' che) salvare, ma capisco i tuoi argomenti perche' sono gli stessi che cerco criticamente di muover anch'io, ma stavolta (come nel caso anche de "La Guerra di Charlie Wilson") mi vien da dimenticarli, forse anche per simpatie personali, non lo nego, ma penso che ne abbiano tutti no? Ciao!

onan ha detto...

captain howdy: certo, ci mancherebbe :)