21 gennaio 2008

The Magnetic Fields - Distortion

Esercizi di stile sulla distorsione, un concept sul fuzz.
Se già intellettualizzare il feedback appare un'idiozia sulla carta, non vi dico dopo una decina di ascolti forzati di questo disco.
Stephen Merrit vuole trasformare "Psychocandy" in "Pet Sounds".
Stephen Merrit non deve aver mai capito nulla dei Jesus And Mary Chain.
Un fastidioso "piccolo genio" che vi lascio volentieri.
Io aspetto i My Bloody Valentine...

4/10

la più moderata recensione di joyello

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Forse l'ennesima degenerazione del cosiddetto college indie rock. Un disco che mi è sembrato molto artificioso, l'autenticità soffocata non nel semplice citazionismo ma nel puro ricalcare e assemblare, senza anima. C'è più spirito J&MC in dischi apparentemente lontani come l'ultimo Burial che in questo pezzetto di metallo senza calore. Forse salvo la copertina...o no?

Alessandro ha detto...

Non ho ascoltato il disco, ne mai lo farò, ma è veramente un concept sul fuzz? wow! intellettualizzare il feedback è un idiozia sulla carta e anche oltre ..heheh
Mi piaci quando sei così, grintoso.
saluti da Ale

Anonimo ha detto...

Ellamadonna!

Dai è un dischetto carino, ma d'altronde so che tu aspetti sempre un miracolo (che nella scena attuale è difficile trovare, a meno che non ti piacciano gruppi 'merigani).

:D

accento svedese ha detto...

Non condivido molto la recensione. A me il disco piace un sacco proprio per il suo voler rileggere in maniera personale e fantasiosa un sound che ha dato (quasi) tutto.
Ma solo è forse perchè non ho amato così tanto i Jesus & Mary Chain. ;)

onan ha detto...

leo: forse l'unica cosa da salvare sono il primo pezzo (Three-Way) e l'ultimo (Courtrsans)

alessandro: Stephen Merrit fa solo concept :)

bluto: 'meriganii come i Magnetic Fields?

federico: un po' forse sarà anche per quello.

Anonimo ha detto...

Ti ho linkato visto che ho avuto le stesse impressioni su questo disco, due palle pazzesche

onan ha detto...

mauro: grazie.

Anonimo ha detto...

Non so, mi sembra un commento un po' severo. Io penso che tra tanta merda riciclata che spunta nei negozi di dischi, almeno questo è fatto da una persona sincera. Certo, 69 Love Songs resta insuperabile, almeno per me.

Anonimo ha detto...

Sorry, ho digitato male la url... ecco quella giusta.

onan ha detto...

simone: è il concetto che non mi va giù.