15 gennaio 2008

Charlie fa il Surf

Apocalypse Now è il mio film preferito, i CCCP l'unico gruppo italiano che io abbia amato.
Per i Baustelle, oltre al solito disinteresse, provo un certo fastidio, accentuatosi al primo ascolto del nuovo singolo Charlie fa il Surf.
Ho sentito Nicola Savino sbavarvici sopra alla radio e ho pensato: visto?
Poi ho letto Assante e mi è parso stranamente di essere d'accordo.
Infine ho visto questo post di Fabio De Luca e ho provato a riascoltare con una certa preoccupazione.

14 commenti:

Unknown ha detto...

A me non dispiace, non ci vedo niente di rivoluzionario o finto. È solo musichina.

Ted ha detto...

Luca, perché stiamo parlando di questa canzone?
E' un pezzo che potrebbe essere stato scritto 8-10 anni fa. Un genere in assoluto declino in tutto il mondo, figurarsi poi fatto all'italiana. Fastidiosissimo.
Mi ricordano i Velvet, o altri gruppetti che fanno il verso a parenti inglesi senza riuscirci.

a. ha detto...

i baustelle ormai piacciono solo a chi non piacciono i baustelle. pur non avendo cambiato nulla.

Anonimo ha detto...

Ho letto il post di De Luca quindi sono uscito di casa e iniziato a tirare una serie di madonnoni perchè, leggendo certe robe, poteva solo essere il bestemmia-day.

I Baustelle mi lasciano indifferente, non che li capisca più di tanto, c'erano 1/2 canzoncine che ascoltavo soprappensiero al tempo del primo album, ma basta, e questa non mi entusiasma.

I CCCP del 2008...alééééé!!! (i CCCP del 2008 sono i CCCP del 1986, fine.)
Però, forse, a questo punto, ho qualche speranza d'essere il John Lennon del 2010.

Captain Howdy ha detto...

Diciamo che attualmente in Italia ci sta pure di peggio, tre-quattro belle canzoni le hanno in cantina...

onan ha detto...

Io non faccio testo perchè per me nella maggior parte dei casi sono fastidiosi pure i Belle & Sebastian ma i Baustelle...
Sul parallelo con i CCCP bisognerebbe chiedere a Fabio De Luca delle delucidazioni. Non so se intenda che questo è il massimo che possiamo permetterci oggi.

E poi Fatur nei Baustelle dove sarebbe?

Anonimo ha detto...

Difficile trovare un titolo più orribile per un singolo, tutto fuorchè memorabile. Probabilmente il mondo discografico nazionale li pomperà al massimo nei mesi a venire, non dimenticate che il tormentone estivo di Irene Glandi "Brucia la città" è stato scritto proprio dal leader dei Baustelle, e su questo i discografici non sono distratti. Certo meglio roba così in classifica che certe altre cose, almeno loro provano a rompere con una certa tradizione...vuoi mettere con Jovannotti, il Pieraccioni del pop nostrano?

onan ha detto...

leo: bravo, mi era sfuggito "Brucia la città". Il singolo che piaceva tanto quest'estate. Ecco la ragione.
Jovanotti? Direi più Sivio Muccino che Pieraccioni. Hai sentito la sua dizione in Fango? E' uguale.

Anonimo ha detto...

Onan, tranquillizzati: Il pezzo è bruttino. Tanto quanto il resto della produzione dei baustelle. Sopravvalutati? Boh.. a me pare che non siano nemmeno quello.
CCCP erano un'altra cosa. Casomai, in quanto a tedio, possiamo paragonarli agli ultimi CSI/PGR (quelli senza Zamboni).

onan ha detto...

joyello: grazie del conforto. :)

Anonimo ha detto...

Che schifo di canzone. Obiettivamente parlando, in passato i Baustelle han fatto un paio di bei pezzi, o di bei testi. Questo qui è orrendo secondo me. E sono ancora più depresso dal fatto che il ragazzino del video è un mio compaesano thienese. I CCCP poi...

onan ha detto...

sixfeetunder: pure inkiostro ha fatto un post sulla falsariga di quello di De Luca:http://inkiostro.splinder.com/post/15534389/Mi+sento+grande+come+una+citta#15534389

Anonimo ha detto...

Non mi spiego tutto sto parlare dei Baustelle.

onan ha detto...

ilnemenonconta:
http://fard-rock.blog.excite.it/permalink/505076