Desidero vedere "4 mesi 3 settimane 2 giorni".
Il film vincitore della Palma d' Oro a Cannes 2007, non un oscuro cortometraggio nord coreano in lingua originale.
Nessun cinema della provincia della mia città lo proietta. Neppure quelli con lo schermo più piccolo del televisore di casa mia.
Che senso ha continuare a mantenere questa assurda differenza di tempi tra l'uscita in sala e in dvd dei titoli che non riescono ad essere distribuiti capillarmente?
Noleggiateli ad un prezzo più alto. Metteteli inizialmente solo in vendita. In pay per view su Sky. In download a pagamento su iTunes.
Provate ciò che volete ma questo anacronismo che costringe la provincia a scaricare da eMule versioni pirata di scarsissima qualità nuoce sia il cinema che la sua industria.
E già che ci siamo. C'è un pubblico che guarderebbe volentieri quelle cose che proiettate solo durante i Festival. Quelle di cui leggiamo sui giornali e che tanto mai e poi mai distribuirete. Volete continuare a farle vedere solo ai critici o pensate di prendere in considerazione l'evoluzione delle tecnologie?
Fatecele vedere anche dal nostro divano, in diretta con i Festival. Paghiamo. Sì, paghiamo volentieri.
15 commenti:
Questione dolorosa.
Per fortuna a Verona si riesce ancora a vedere qualche film nelle sale. Ma non so quanto durerà. I cinema stanno chiudendo uno ad uno lasciando il posto ai multiplex che, di norma, non proiettano film come "4 mesi, 3 settimane e 2 giorni" (che ho visto, e davvero consiglio).
Qualche sala tiene duro e, non senza difficoltà, si riesce ancora ad andare al cinema. Fermorestando che se un titolo ti interessa, meglio che vai a vederlo poiché la proiezione durerà al massimo un paio di giorni.
Sulle tue proposte, sono d'accordo con te. Se l'idea è quella di debellare il cinema in sala, sebbene mi veda poco concorde, mi chiedo: come mai non fate NULLA per permetterci di vedere un film in altro modo? Il mondo è proprio bizzarro...
Sui festival, tra l'altro, posso dire che tra i migliori film che ho visto quest'anno ce ne un paio che ho visto solo al festiva To-Gay. Belli, ben prodotti e ben diretti, sicuramente interessanti anche per un pubblico non specifico, anzi!
Eppure di quei film, in giro per le sale... nemmeno l'ombra. Nemmeno quello che ha vinto.
Che tristezza!
Così facendo, lasciano campo libero al peer-to-peer o, peggio, alla pirateria. Mi chiedo se i produttori e/o i distributori non lo facciano volutamente avendone un tornaconto economico...
Sono d'accordo con te. Ho passato tanto tempo in giro a videoteche (fisiche ed anche on line) per recuperare titoli mai passati nei cinema della mia città. Poi però ho scoperto la rassegna "Filmstudio 30" dell'Odeon. Con una manciata di euro mi vedo tutti quei film dei quali non verrà prodotto nemmeno il dvd. E' in programma anche "4 mesi 3 settimane 2 giorni". Casomai si va insieme.
Non per fare il solito anticlericale, ma mi viene da pensare che un film come quello che hai citato, vincitore di Cannes, sia stato in qualche modo silenziosamente "filtrato" per le scene particolarmente crude su un aborto?? Sto diventando paranoico?? La distribuzione così difficile ha forse qualcosa a che fare con la libertà di espressione?? Eppoi lo fanno apposta o privilegiano solo un'ottica commerciale che quindio oscura il fattore qualità????
Sulle disgrazie che i distributori italici ci propinano, fra uscite casuali, film che escono e poi spariscono, titoli tradotti in maniera indecente, bisognerebbe aprire un blog per segnalarle. E poi i multiplex hanno un solo pensiero: vendere popcorn :( . Fortuna che da me il film rumeno, bellissimo, come sai, è uscito addirittura in un multiplex. Una settimana, poi è arrivato l'orco verde, noto "mangiatore" di sale cinematografiche.
Hai ragione su tutto. Paghiamo, tranquilli, dateci la possibilita' di vedere certi film.
Ps.: è dura per noi provinciali... ;)
A lecco la biblioteca comunale noleggia i dvd gratis (dvd acquistati da uno sponsor privato). In internet stanno nascendo siti dove scaricare gratis la musica (anke quella pagata dagli sponsor). Il futuro mi sembra questo.
Purtroppo il trend è questo, sempre meno film meritano le sale di prima visione e solo a Roma e Milano si riesce a vedere - quasi - tutto quel che viene distribuito.
I monosala sono ormai in crisi, continuano a chiudere anche nelle grandi città. Vedi Bologna, dove hanno chiuso negli ultimi 2 anni almeno 4 sale.
I multisala non risolvono niente, sono scatoloni quasi sempre vuoti, gestiti dalla grande distribuzione che ci fa vedere quello che vuole...
Il cinema è purtroppo un'arte in crisi ormai da anni, è diventato un fenomeno d'elitè, per gente dalla cultura medio-alta, e questo per svariati motivi.
Ed è forse proprio questo il problema, aldilà di televisione e del peer to peer...
Resta comunque da dire che se la distribuzione non fosse in mano a pochi grandi gruppi che stritolano tutto il resto, forse qualche titolo in più riusciremmo a vederlo...
sono d'accordo in massima parte con tutti i commenti che precedono il mio, voglio comunque dare il mio contributo avendo vissuto l'esperienza cinema, come proiezionista, per un buon numero di anni in una sala di provincia. Beh, non nascondiamocelo: il cinema che potremmo chiamare "di qualità" semplicemente non interessa la stragrande maggioranza dei possibili utenti della sala. Io ricordo fughe di massa e insulti a fronte di titoli appena appena "coraggiosi" con la conseguente diminuzione, anno dopo anno, delle programmazioni "intelligenti". Ovviamente pienoni per Vanzina & C. insomma non diamo sempre la colpa ad oscure trame nell'ombra...
ale: cia andavo anch'io una volta al Film Studio e ci verrò molto volentieri con te. Però il punto è che io voglio vederlo ora. E questa possibilità inspiegabilmente non mi è data.
agli altri "rispondo" con il post che segue.
ale: ci andavo anch'io una volta al Film Studio e ci verrò molto volentieri con te. Però il punto è che io 4 mesi..... voglio vederlo ora. E questa possibilità inspiegabilmente non mi è data.
leo: mi sa che il tuo anticlericalismo nasconde un'attrazione per la religione che non riesco ad avere :)
agli altri "rispondo" con il post che segue.
dite quello che volete ma prendere il treno vicenza-padova per vedere all'Astra Leningrad Cowboys con il mio amico Beppe, oppure un sabato pomeriggio al cinema parrocchiale con il prete cinefilo che introduce Daddy nostalgie di Tavernier in mezzo a quattro pensionati, è ricordo, è emozione, è cinema. Il dvd in poltrona è film. Sono due cose diverse.
alfa: Certo!
E' la stessa nostalgia che provo nel ricordare quando da ragazzino prendevo la corriera per andare a prendere i dischi e qualche volta addirittura il treno perchè si trovavano solo a Milano.
Però....
mmm, non so..per esempio io mi considero un afiionado delle sale,tant'e' vero che la fresca notizia che la rassegna (storica) di una sala della nostra citta' (il San Marco) quest'anno non verra' proposta mi riempie di tristezza,saran stati ure film "pallosi" ma come si suol dire era uno sporco alvoro ma qualcuno doveva pur farlo...
Ciao!
P.s. mi linko con l'indirizzo del mio secondo Blog perche' il primo non me lo accetta...
captain howdy: io questi film pallosi voglio vederli!
Le sale chiudono inesorabilmente perchè è il segno dei tempi ma quei film che continuano a produrre voglio solo mi diano la possibilità di vederli. Per chi diavolo li producono altrimenti?
Be' e' ovvio che son d'accordo con te e il palloso era ironico, sulla tua domanda posso risponderti che il problema e quasi solamente italiano, in Francia (maggior produttrice di film "palloso" della storia ;-), tira ben altra aria..) ed e' solo un esempio...
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