30 agosto 2007

The Coral - Roots & Echoes

Venissero da Portland o giù di lì sarebbero considerati dei geni.
Invece sono di Liverpool, piacciono a Noel Gallagher che gli presta gratuitamente lo studio e agli Arctic Monkeys che li dichiarano musicalmente loro band preferita.
Son tutte cose che non vanno.
A nulla importa che James Skelly abbia una delle voci più belle in circolazione (Put The Sun Back) o che i Coral siano musicisti raffinatissimi capaci di splendide melodie garage tra Doors e Love (Rebecca You): saranno sempre valutati alla stregua di una buona cover band.
Nei concerti di quest'estate li avevo sentiti eseguire un paio di inediti che mi avevano fatto sperare lo stesso: "con brani di tale spessore nessuno potrà più ignorarli, tutti si accorgeranno di loro!".
Purtroppo invece, sebbene quei due brani magnifici ci siano (In The Rain e soprattutto She's Gotta A Reason), non è possibile non considerare "Roots & Echoes" come un disco piuttosto inquadrato nel suo genere e molto meno magnificamente psycho-visionario di quanto ci avessero abituato i precedenti.
Il quarto album dell'eterna support band dei grandi.

7/10

myspace/thecoral

13 commenti:

Anonimo ha detto...

adoro l'esordio. gli altri mai ascoltati.

Anonimo ha detto...

Grande gruppo, ma con questo disco hanno toppato (purtroppo).

Espo ha detto...

è come se mancasse quel nonsocchè ke li possa fare esplodere.... carino l'album, ma non è ke mi abbia colpito più di tanto...rimandati!

accento svedese ha detto...

Tutti potenziali singoli per me, ma manca il pezzo "puttano" che possa definitivamente far loro sbancare le classifiche.

accento svedese ha detto...

E' un controsenso, lo so... :D

Anonimo ha detto...

anch'io ho buttato portland in una recensione...
ormai e' proprio una citta' cool :-)

onan ha detto...

blogadelica: ti consiglio anche Magic and medicine

bluto: diciamo che il salto non arriva e questo segna un passo indietro semmai. Ma è un buon disco.

espo: penso che i Coral si fermeranno in questa "classe".

federico: non è un controsenso.

blago: non è la prima volta che io e te ci troviamo sintonizzati nelle citazioni.

Anonimo ha detto...

Non sono mai stati tra i miei gruppi, però quest'album si fa ascoltare più che piacevolmente, anche se sono d'accordo sul "si fermeranno in questa classe".

PB ha detto...

in ogni album dei coral manca sempre quel qualcosa capace di far diventare un buon disco in un ottimo disco.
ed è un peccato, perchè i ragazzi ci sanno fare.

PB ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Fabbra ha detto...

Se nn hanno sfondato cn il precedente cd, credo ormai difficilmente lo faranno. In The Morning era il tormentone da classifica che poteva renderli commerciali e conosciuti in tutto il mondo ma evidentemente nn ha funzionato neanche quello. Cmq l 'ultimo cd una delusione, reputo anzi il precendente cd prima menzionato nettamente migliore.

onan ha detto...

sublinalpop, pb, fabbra:
concordo con tutti e tre. Il disco più debole (se escludiamo l'ep Nightfreak) dei Coral. Ben suonato e superiore alla media di tanti blasonati artisti, ma non sfonderanno propbabilmente più.

Anonimo ha detto...

Non so perché ma io tendo a sottovalutarli... Ora che leggo le tue parole, lo ascolterò (sì, l'ho scaricato da un po' ma non l'ho ancora sentito...)
Poi magari scrivo la mia recensione.
:)