Tanto per iniziare questo non è Grindhouse ma solo una sua porzione.
E' Death Proof di Tarantino in formato extended, senza i tagli (sicuramente necessari) della versione americana. Niente Planet Terror di Rodriguez, niente Rose McGowan con protesi-mitragliatrici e soprattutto niente finti trailers di Eli Roth, Rob Zombie e Edgar Right.
Una fregatura.
Mi auguro tanto che quando in dvd potrò vedere l'opera come originariamente concepita la mia opinione possa considerevolmente migliorare perchè Death Proof, da solo, non è altro che il primo vero b-movie di un Tarantino coraggiosamente intento a dimostrarsi capace di quel cinema scadente che dice di amare.
Quentin gigioneggia su se stesso. Pesca a piene mani in una collezione incredibile di autocitazioni provenienti dalla propria filmografia precedente.
Prende tutto ciò che era sempre stato quasi perfetto è lo tramuta in "trash" senza fascino.
I dialoghi sono tarantinianissimi sì, ma prolissi ed inefficaci. La trama è inesistente.
E' come se le magnifiche inquadrature dei piedi femminili diventassero quasi volgari. E' come se le danze di Uma Thurman diventassero sgraziate. E' come se le battute raffinate delle Iene e di Pulp Fiction fossero lasciate andare senza regole.
Il genio della regia di Kill Bill II che si abbandona ad insignificanti inquadrature fisse.
Grande Kurt Russell nel suo Stuntman Mike. Belli i botti in macchina. Belle alcune trovate che avrebbero meritato di essere sviluppate con il solito talento.
Tarantino per rendere omaggio a "Punto Zero" (Vanishing Point) ha fatto la sua versione di "Hazzard".
Speriamo di b-movies torni presto solo a parlarne.
6/10
8 commenti:
io sono andato a vederlo con la consapevolezza che non sarebbe mai stato come i film precedenti. E infatti e' stato cosi, ma secondo me riesce comunque a tenere "alto il tiro". Come dicevo nel mio post, sara' che son di parte, ma io promuovo anche questo a pieni voti.
(fra le belle scene io metterei anche i poliziotti padre-figlio alla fine della prima "storia"...)
mmh...non so se andrò... la locandina cmq è bellissima.
Come giustamente dici, è solo la metà di Grindhouse. Un'operazione che, così divisa, non ha senso. Devo ancora vederlo, ma spero almeno di divertirmi, anche se non sopporto di dover dare i soldi alla Miramax per questo obbrobrio. Su una cosa ti do pienamente ragione: Tarantino non deve limitarsi ai b-movie, ma tornare al cinema d'autore... Certo che Grindhouse nasce proprio con l'intento di fare un esperimento, se viene presentato come "quinto film di Tarantino" le aspettative automaticamente si alzano. Ma non è il quinto film di Tarantino: non facciamoci abbindolare...
Blago: Reputo Tarantino il più grande regista della mia generazione. Sono indulgente ma deluso da questo episodio.
Su la scena di sceriffo e figlio al'ospedale hai ragione. E' la meglio riuscita come dialogo. Anche lì però il riferimento estetico sembra ricondurre forzatamente alle meravigliose scene ospedaliere di Daryll Hanna in Kill Bill. E il confronto è inevitabile.
reboman: sì è bellissima.
triolocaust: Vorrei non fosse considerato come il quinto film di Tarantino. Il fatto però che proprio con questa versione che vediamo al cinema Tarantino fosse regolarmente in concorso a Cannes mi dà poche possibilità di archiviarlo tra la filmografia non ufficiale.
divertente, ma certo spogliato della sua cornice (il resti di grindhouse, perde di significato).
in fondo è come quando si spaccia per romanzo un racconto.
comunque, direi più russ meyer (tette a parte) che hazzard, no?
dario: si continuo a sperare anch'io che sia la mancanza della cornice ad acerlo così pesantemente penalizzato.
Sinceramente ho scritto la forzatura "Hazzard" per rispetto al mitico Vanishing Point e al suo Kowalski. Penso (al di là delle tette che in questo caso avrebbero il suo peso) che il tentativo di fare Russ Meyer sia purtroppo fallito. E Tarantino sappiamo che invece ne sarebbe capace, basti pensare alla riproduzione degli spezzoni televisivi che guarda Bridget Fonda in Jackie Brown.
a me è sembrato proprio il contrario: che aver rinunciato ai piani sequenza e alle carrellate abbia giovato a Quentin che si è sbizzarrito con la profondità di campo a comporre le inquadrature nelle maniere più efficaci possibili.
E' Kill Bill che ho trovato vacuo, questo invece ha il coraggio di osare ed essere autoriale.
gparker: Per me Kill Bill 2 è un capolavoro assoluto. io preferisco che Tarantino faccia vedere di saper essere Sergio Leone (penso a quelle scene iniziali della chiesa) piuttosto che si dedichi a giocherellare su stesso.
Bellissime le inquadrature di Kurt Russell, è vero, ma quelle delle ragazze che si parlano addosso per 10 minuti.....
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