14 marzo 2007

Transamerica

Contro natura e contravvenendo alle indicazioni della Santa Sede, ieri sera ho visto Transamerica.
Un film in cui insolitamente si parla di transessualità senza passare per forza dal travestitismo.
Raffinato e amaro come solo le storie narrate con apparente ironia possono essere.
Nessun attore maschile sarebbe riuscito a fare meglio della straordinaria Felicity Hufmann.

5 commenti:

accento svedese ha detto...

Un film che prima o poi vedrò anche io, alla faccia di Ruini e di tutti i bigotti del mondo.

Un film che ti consiglio caldamente di vedere (se non l'hai già fatto) è Shortbus. Molto molto bello. ;)

Anonimo ha detto...

sì hai ragione...è un film molto bello...in certe scene parecchio crudo...ma a volte piacevole...
ciao!

onan ha detto...

Prendo nota della vostra preziosa segnalazione.

Anonimo ha detto...

L'abbiamo visto l'anno scorso, quando uscì in sordina, nonostante la Hufmann avesse vinto pure l'Oscar, mi pare. Ci sorprese la naturalezza con la quale veniva descritta la condizione transessuale, una cosa che al confronto programmi come Annozero con la loro rappresentazione carnevalesca ci fanno capire quanta strada la cosiddetta intellighenzia tricolore deve fare. Ma più di tutto mi colpì la rappresentazione di come un uomodonna arriva a vivere e soffrire la paternità prima sconosciuta impensata

onan ha detto...

L'Oscar l'aveva vinto Reese Witherspoon per Walk The Line.
Altro film ed interpretazione straordinaria.

Poi si dice gli Americani.....