13 marzo 2007

The Stooges - The Weirdness

In una reunion nessuno osa cercare canzoni. Per quelle ci sono i dischi originari.
In una reunion si spera di trovare il sound.
Figurarsi se si tratta degli Stooges, la band senza il cui suono nulla sarebbe poi stato uguale.
Steve Albini (erano candidati alla produzione pure Rick Rubin e Jack White) è l'unico al mondo che avrebbe potuto provare a far suonare gli Stooges come gli Stooges 33 anni dopo.
Hanno scelto lui.
Girate la manopola del volume. Giratela ancora e sentite se il miracolo non gli è riuscito.
No, ve l'ho già detto, nessun paragone con "The Stooges", "Funhouse" o "Raw Power".
La title track è discutibile? Forse alcuni momenti non convincono appieno?
Si, ma "The Weirdness" è come vorreste immaginare gli Stooges live.
E' ciò di cui Iggy ha tenuto in vita la memoria nella tragedia di non averli più alle spalle.
Basti la furia elettrica di Trolling, ATM, Idea Of Fun o Fried.
Un muro di suono invalicabile che travolge e paralizza. I riffs lancinanti di Ron Asheton che sfregiano sotto il perenne effetto del suo wah wah impazzito. Il sax di Steve Mc Cay. Le convulsioni di Iggy Pop. La follia, il caos. Il pericolo.
Ciò che più amo nel Rock è qui.
Quel brivido lungo la schiena: il "white noise".
E' affascinantemente decadente che a procurarmelo siano dei sessantenni la cui storia, in fondo, è stata solo rovinosa decadenza.
Incompresi e bistrattati da giovani, lo saranno fortunatamente pure da vecchi.

8/10

un assaggio qui

12 commenti:

accento svedese ha detto...

Allora il miracolo è riuscito. Sono riusciti a non rovinare il ricordo. Sono curioso di sentirlo, i vecchi dischi sono pazzeschi (anche se non si può chiamare vecchia roba del genere...)

Anonimo ha detto...

QUI tutto l'album: http://tinyurl.com/2focjx

(Trovato su SadPandas)

Anonimo ha detto...

stavo aspettando una tua recensione...per competenza ;-)

stavo per procurarmelo in questi giorni...colgo l'occasione

onan ha detto...

Molte grazie, Blago.

Se qualcuno è appassionato o vuole appassionarsi agli Stooges gli consiglio caldamente di procurarsi Mojo di questo mese.
Basterebbero le foto....

Anonimo ha detto...

Weirdness è bello perchè semplice e consapevole che è patetico ricalcare a tutti i costi i fasti passati. E' giusto dare ai fratelli Asheton il giusto postumo tributo. Cosìl'albo accetta lucidamente questo limite e proprio per questo è un disco riuscito, checchè ne possa dire Zingales su Blow Up.

onan ha detto...

Non so se Zingales sia mai stato poi così "rumoroso".

accento svedese ha detto...

Zingales è, tra i giornalisti musicali italiani, quello con più talento nello scrivere. Il problema è che vuole provocare, vuole stupire a tutti i costi. Probabilmente li stronca solo per fare la figura della voce fuori dal coro.:D

Anonimo ha detto...

Ottima recensione, credo che tu abbia colto l'essenza della questione. Mi complimento con te anche per il fatto di nominare spesso i produttori, cosa che non tutti fanno (sbagliando, perché hanno un ruolo tutto fuorché marginale).

onan ha detto...

Ti ringrazio molto Bluto.

Steve Albini è un genio vivente.
Nessuno avrebbe potuto fare meglio.
Ma Steve Albini, si sa, è l'anti-mainstream per eccellenza. Questo disco rimarrà "incompreso".

Ho visto che a maggio Albini sarà in Italia con gli Shellac. Il 30 pure a Verona all'Interzona dove ho avuto la fortuna di vederli già qualche anno fa.
Se amate il suono vi consiglio di andare a sentirli.

a bim beri ha detto...

Il mio impatto con Iggy è stato nel 78 quando ho comprato Tv Eye (ugh!). La loro musica brucia ancora, persino li logo thestooges è più attuale che mai.

La tua recensione e gli assaggi sono ben auguranti, provo a cercarlo.....

onan ha detto...

Anch'io credo che il logo sia attualissimo.
Riflettevo sul fato sia probabilmente uno dei loghi più belli di sempre.
Questo disco lo compero originale anche per quella copertina.

Alessandro ha detto...

wow e te lo compri anche originale?
fico!
Una domanda solo:
La frase "My idea of fun is killing every one" ..non ti fa venir voglia di piangere?.
a me tanta.
Con affetto per la tua passione, un recensore qualsiasi.