5 dicembre 2006

I 10 Albums del 2006

Per Natale arriverà il mio "The Album of The Year".
Là ci saranno tutte le canzoni che hanno segnato il mio 2006.
Nell'attesa, questa è la fatidica e sofferta classifica dei 10 Albums che vorrò ricordare.





  1. Arctic Monkeys - Whatever People Say I Am, That's What..
  2. Kasabian - Empire
  3. CSS - Cansei De Ser Sexy
  4. The Beatles - Love
  5. The Raconteurs - Broken Boy Soldier
  6. The Strokes - First Impressions Of Earth
  7. Gnarls Barkley - St. Elsewhere
  8. Jarvis Cocker - Jarvis
  9. The Fratellis - Costello Music
  10. Albert hammond Jr. - Yours To Keep

14 commenti:

accento svedese ha detto...

Stavo lavorando anche io ad una classifica del genere, ma è dura... :D si corre sempre il rischio di lasciar fuori qualcosa...
Gnarls Barkley è stupendo, nella mia potrebbe entrare addirittura tra i primi 3... Jarvis è magnifico, i Pulp erano un'altra cosa ma lui è sempre lui... Fratellis molto bello e divertente, una sorpresa assoluta... idem per Albert Hammond jr, un grande.
Non riesco proprio a farmi andar giù gli Arctic Monkeys e i Kasabian, ma è questione di gusti... ;)

Anonimo ha detto...

GRARLS BARKLEY?
Omioddio!
Non me l'aspettavo....
Trovo "Crazy" molto carina... e Danger Mouse è simpatico ma... l'album m'è sembrato improponibile. A cominciare dalla terrificante ed inutile cover dei Violent Femmes.
Vabbè... Lo capisci che ora mi hai messo in crisi? Mi dovrò riascoltare il disco. Sei uno che ha buon gusto... e ora ho il dubbio di essermi perso qualche sfumatura di "St.Elsewhere"...
:-)

Anonimo ha detto...

non ci avrei scommesso sui Kasabian al secondo posto...

onan ha detto...

federico:
è dura ma il bello delle classifiche sta proprio nell'essere obbligati a delle scelte e a delle esclusioni.
aspetto anche la tua.

joyello:
grazie per il buon gusto. davvero.

blago:
dove pensavi li avrei messii kasabian?

Anonimo ha detto...

ok i Kasabian, ok Arctic Monkeys, ok Strokes eJarvis Cocker, avrei voluto più in alto Hammond Junior e più in basso CSS, per me più botta immediata e poi rapido oblio.Ma ammettiamolo,in tutta la classifica niente di indimenticabile. Comunque una fine d'anno senza classifica non è concepibile. Figuriamoci senza "The album of the year"!

Alberto

Anonimo ha detto...

A me piace, anche se i Fratellis non li reggo.

onan ha detto...

Alberto:
Per me questo disco degli Arctic Monkeys rimarrà.
Per il resto ono anni ormai che siamo abituati a nulla di davvero indimenticabile. Forse anche per questo facciamo le classifiche. Perchè ci aiutano a non dimenicare.

Bluto:
Son contento.
Sono sincero, i Fratellis avevo deciso anch'io di odiarli. Poi la loro "stupidità" mi è piaciuta.

onan ha detto...

Questione complessa occhiobuio.

Credo che rimanga solo ciò che è capace di essere eccezionale (non necessariamente per questo originale, anzi).

Nella musica rock dall'inizio del nuovo millennio non è avvenuto nulla di eccezionale. Solo qualche buon disco.
Non che questo sia un problema come ci spiegherebbe John Peel. Ascoltiamo questa musica perchè amiamo la sua ripetizione.
Certo ciclicamente c'è bisogno di qualcosa di grande. Capace di rigenerare un movimento.

Dal 2000 importanti sono stati gli White Stripes. Affascinanti. Intelligenti. Ma troppo vintage per poter generare una scena. Ci mancherebbe altro.

Gli Arctic Monkeys invece sono i primi di questo millennioi che ricorderò al di là del loro futuro. Non hanno generato una scena neppure loro ma sono i più vicini all'essere eccezionali. C'è un'attitudine che va in una direzione totalmente divers da quella di tutti i loro coetanei post post rock. In loro c'è un tiro particolare. C'è una metrica interessante (hip-hop) che si confonde totalmente al rock Loro sono straordinari e poco importa che ora tutti la pensino diversamente.
Gli Arctic Monleys sono gli unici di questo millennio che non dovrò sforzarmi di ricordare.

I Verve sono rimasti. Certo. E lo sono pure i Blur. Certo.
Perchè per rimanere è importante avere grandi pezzi come "Bittersweet", "Lucky Man", "Girls and Boys", "Universal", "Song 2". Ma, in questa musica, bisogna aver avuto le facce. Aver compiuto i gesti. Essere appartenuti ad un "fenomeno". Il Brit-Pop lo è stato. Al cinema c'era Trainspotting. Sui muri di Londra c'erano Liam e Patsy. Al 101 Downing Street arrivava Tony. il Turner Prize lo vinceva Damien Hirst. E chi amava questa musica ricorderà sempre Richard Ahscroft che urlava "Come On".

Ecco tutto quello rimane. Non c'è dubbio.

Un giorno forse una cosa così tornerà.
Chi, come me lo spera, negli Arctic Monkeys farebbe meglio a crederci. Sarebbe importante.

Anonimo ha detto...

Quello che manca non è tanto un gruppo(per carità, già quest'anno sono mancati i dischi)ma una scena complessa ed organica, in grado di creare una storia articolata. così non si pone il problema del rimanere o meno, perchè sarà già storia. Di più non può pretendere di essere che storia, narrazione

Leo

onan ha detto...

Dai Leo regalaci almeno la tua Top 5 o Top 3.

ste ha detto...

ok Arctic Monkeys (anche per me al top)
ok Kasabian

quasi ok CCS

Beirut?

ma ben lungi da essere ricordata come una grande annata...

Ste

onan ha detto...

Ste, I Beirut come hai visto sono al top della lista Rough Trade. Sono sincero, prima di allora non li avevo neppure ascoltati.
Interessanti, ma troppo Bregovich per me.

No non una grande annata. Certo. Ma sempre meglio del 2005.

Luca Bleek Sartirano ha detto...

Condivido quasitutta la classifica, avrei messo piu' in alto Gnarls Barkley..ma non si puo' avere tutto.

onan ha detto...

Mi fa piacere Bleek.