'50 years to get from Dartford to Greenwich...' Il cinquantesimo compleanno della piú grande Rock'n'Roll band di sempre celebrato con i coetanei (70 and counting) provenienti da mezzo mondo. Chi agghindato a dimostrare che questa roba l'ha vissuta sulla pelle, e chi, pur di esserci, venuto (giuro) con la bombola d'ossigeno. Poi ci sono quelli che all'epoca di I Wanna Be Your Man (di Lennon/McCartney scelta per l'apertura) non c'erano ma che, sepolto il punk, possono godersi lo spettacolo senza tanti problemi di coscienza; quelli con gli occhi a mandorla nelle prime file del pit che soli han potuto pagare le indicibili cifre di quei biglietti; infine quelli a cui Start Me Up ricorda quanto Torino '82 fosse irraggiungibile per i loro 12 anni. Anche Noel Gallagher, che molto tempo fa ironizzava sullo scimmiottare di due vecchi in calzamaglia di nome Mick e Keith, sta qui stasera, giustizia vuole a fianco di Rob Zombie.
Su un palco gigantesco quanto intimo per la sua essenzialità gli Stones appaiono subito esattamente ció che devono: rughe e magrezza. L'energia nervosa di Jagger, il gesto naturale di Richards, il divertimento di Wood, la sorprendente certezza ritmica di Watts. Tutto li come sempre immaginato e mille volte visto documentato. Sono gli Stones: vecchi ma uguali.
Per set un tripudio di impeccabili classici. Jagger ironizza stiano per eseguire "Their Satanic Majesties Request" nella sua interezza, invece Paint It Black é seguita da Gimme Shelter con Mary J. Blige e superata da una splendida Wild Horses. Down The Line ospita un metallico Jeff Beck, It's Only Rock'n'Roll But I Like It vede apparire un (lui sí decrepito Bill Wyman) e a Midnight Rambler (momento piú alto della serata) si aggiunge un incredibile Mick Taylor. Piu Stones di così... La nuova Doom And Gloom é uno schiaffo a tutti i gruppetti che credono per scrivere un pezzo alla Stones basti essere giovani. Brown Sugar fa pensare sia finita (cosí é sempre stato nei concerti degli ultimi anni) ma ci sono ancora Simpathy For The Devil con Mick in pelliccia, You Can't Always Get What You Want con il coro e una Jumping Jack Flash per chiedersi come siano ancora possibili tanta attitudine, talento ed energia. Non c'e' più tempo per I Can't Get No Saisfaction.
Abbiamo visto gli Stones. A Londra. 50 anni dopo. Non ci hanno deluso in niente. Potremmo davvero chiudere qui.