8 novembre 2011

I soliti idioti

Quelli che riempiono la fila davanti, i teppistelli che bestemmiano ad alta voce e lanciano popcorn ovunque, non ridono. Sembra siano venuti perché bisogna, ma sono sempre fuori tempo e si godono solo l'intervallo. Si divertono invece i ragazzini (e le tante ine) dalla faccia più sveglia e dai modi più composti. Concita teme quindi che il film possa nuocere ai soliti idioti o peggio che non siamo neppure degni di un "Little Britain de noantri"? Da parte mia la ringrazio di avermi fatto divertire.

4 commenti:

roby ha detto...

La comicità è un fattore che cresce con l’età. Non so se Conchita sia mamma e, nel caso, l’età dei figli.
Ma cacca e pupù sono cose che fanno ridere a 6-7 anni fino, in alcuni casi, i 15.
È così e sarà sempre così.
Non capisco quindi di cosa si scandalizzi. Mi sembra una appena caduta dal pero (traduzione in italiano da una battuta dialettale, spero si capisca).
E, francamente, mi dà un po’ sui nervi il suo voler essere a tutti i costi una maestrina, già da quando dirigeva l’Unità.
A 15-20 anni (in alcuni casi anche oltre) si ride dei gay e dei diversi.
Forse è cambiato il modo, ora è tutto più volgare. Però ricordo che, ad esempio, Pozzetto negli anni 80 metteva sempre un gay nei suoi film. È comicità.
La comicità si rivolge da sempre alla massa e porta a grasse risate, non è satira dove ci si rivolge a un pubblico più ristretto perché incentrata su argomenti di attualità e perché porta alla riflessione e al sorriso.
Quindi di cosa si scandalizza? Del fatto che una massa di 15enni brufolosi ama ridere di certe cose, dette in modo volgare?
A me non fanno ridere, ma ho superato i 30 e scrivo su spinoza.
Però trovo idiota una che prima si scandalizza di comicità volgare per 15enni e poi da quel punto di partenza lancia anatemi sulla pochezza del tessuto sociale. Andiamo, sono 15enni. Non è che la comicità del drive in, quando eravamo noi tra i 7 e i 15, era poi tanto diversa.
È un film per 15 enni, si rivolge a loro, parla il loro linguaggio. Quando questi 15enni arriveranno ai 30 potrà criticare qualora questi ridessero ancora di questi sketch.

leo ha detto...

Sono d'accordo con Roby sulla badessa Concita. Ho una conoscenza superficiale de 'I soliti idioti', che incrocio ogni tanto facendo zapping. Devo dire però che ho l'impressione che non sia un'operazione meramente superficiale, anzi credo ci sia molto dietro l'apparente cattivo gusto, del tutto diverso dai paragoni impropri con cose tipo Squallor come capita di leggere in questi giorni. La cosa che mi colpisce é che ogni volta che lo vedo lo trovo profondamente disturbante, e non ho capito il perché. Per questo ritengo che funzioni, proprio perché é disturbante, e lo é molto molto di più rispetto a molti incensati sedicenti tentativi di satira che mi capita di vedere o leggere in giro

onan ha detto...

Sì Roby, la mestra Concita ha espresso tutta la sua natura. Prevenuta e saccente, deve essere poi rimasta abbagliata nei titoli di testa dalla scritta "prodotto da Mediaset Premium", non ci ha più visto.
Dal canto mio ho 41 anni, non mi piaceva Drive In, ho due figli di 8 e 12 anni, e ho trovato I Soliti Idioti parecchio divertente. E la cosa non mi preoccupa neppure.
A differenza di Leo (pur capendo cosa intende) non trovo disturbanti gli sketch che mi è capitato di vedere, anzi li ho immediatamente associati (con le dovute proporzioni) a quel fenomeno che fu Little Britain. Ecco perché sono corso al cinema. Il film non è altrettanto riuscito ma è comunque meglio di ogni altra cosa televisiva che mi sia capitato di vedere trasportata sul grande schermo. Ci ho visto pure una dose di sana amarezza apolitica. " I Mostri" dei nostri giorni che mettono come colonna sonora "No Distance left To Run" dei Blur.

Anonimo ha detto...

i soliti idioti hanno spostato un po' in là l'asticella: quel differenziale mi ha fatto ridere dal basso ventre di risate meno cereblali (e autocompiacenti) di roba tipo Boris.

concita non vive su questo pianeta

Francesco