9 gennaio 2011

Hereafter

Non faccio parte di quelli per cui Eastwood non ha mai sbagliato un colpo. Stavolta però il suo centro è pieno. Pienissimo. Per una delle scene catastrofiche più angoscianti mai viste al cinema. Per la bellezza delle tre storie. Per la delicatezza con cui parla dell'anima e non del paranormale. Per la voglia di vita che lascia nello spettatore.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

hai ragione:bel film.E scena dello tsunami da brivido.
Peccato che al cinema ci debba andare sempre da solo....

leo ha detto...

Bellissimo. Mi ha molto commosso la vicenda di Marcus, il bambino gemello. Un film di rara sensibilità ed equilibrio. Che nesso è Dickens?

onan ha detto...

leo: sono contento ti sia piaciuto. Dickens, se non come omaggio, neppure io ho capito.