Ho sempre pensato che dovendo scegliere tra l'eliminazione della mia collezione di dischi o quella di riviste non avrei esitato: fuori la prima. Eppure, nonostante questo amore, scommetto che la scomparsa della carta stampata che l'iPad porterà in tempi brevi rappresenterà la salvezza dell'editoria. Al contrario dell'iPod che, basando il proprio successo sulla gratuità del contenuto, ha ucciso il mercato discografico, penso qui la rivoluzione starà nel darci un prodotto migliore impedendoci di ipotizzare che gratis sia bello.
Vado a salutare il mio edicolante.
28 maggio 2010
19 maggio 2010
KISS - Forum, Milano 18/05/10
Poco dopo l'inizio Paul Stanley, dall'alto di quegli zatteroni su cui si muove e sculetta come se gli anni per lui non fossero mai passati, indica il cielo e con grande trasporto dedica il concerto a Ronnie James Dio.
Il Forum si alza in piedi e l'applauso sembra tirarlo giù.
C'è gente che ama il Rock qui stasera. E lo amano i Kiss che ne sono un'imprescindibile rappresentazione. Le facce, l'immagine leggendaria, lo spettacolo perfetto, la professionalità, le pose memorabili. Pare di stare dentro al loro film. Ed è un film riuscitissimo.
Credevo di aver visto tutto il consentito, ma non avevo mai visto Paul Stanley (truccato). Gli urletti, le sue gambe che si incrociano, il petto nudo villoso, la mano che cotona i capelli... Sapevo che a lui si è ispirato ogni "poser" esistito e che con lui (un po' come con quel Robert Plant omaggiato di una breve Whole Lotta Love) si sono rinchiuse nelle loro camerette intere generazioni di maschietti e femminucce americane. Dovevo vederlo volare sulla pedana a centro parterre per cantare I Was Made For Lovin' You per capire. Ho capito.
le foto
Il Forum si alza in piedi e l'applauso sembra tirarlo giù.
C'è gente che ama il Rock qui stasera. E lo amano i Kiss che ne sono un'imprescindibile rappresentazione. Le facce, l'immagine leggendaria, lo spettacolo perfetto, la professionalità, le pose memorabili. Pare di stare dentro al loro film. Ed è un film riuscitissimo.
Credevo di aver visto tutto il consentito, ma non avevo mai visto Paul Stanley (truccato). Gli urletti, le sue gambe che si incrociano, il petto nudo villoso, la mano che cotona i capelli... Sapevo che a lui si è ispirato ogni "poser" esistito e che con lui (un po' come con quel Robert Plant omaggiato di una breve Whole Lotta Love) si sono rinchiuse nelle loro camerette intere generazioni di maschietti e femminucce americane. Dovevo vederlo volare sulla pedana a centro parterre per cantare I Was Made For Lovin' You per capire. Ho capito.
le foto
18 maggio 2010
Robin Hood
Meno digitale de "Il Gladiatore" e molto più riuscito de "Le Crociate". Ridley Scott se ne frega del ladro che ruba ai ricchi per donare ai poveri e si concentra sul prologo della leggenda. Il montaggio di Pietro Scalia, lo sfarzo di epica, battaglie, sbarchi (pare la Normandia) ed onore, cancellano il ricordo dell'inguardabile "Robin Hood" con Kevin Costner. Giustizia è fatta.
16 maggio 2010
Dio è morto
I miscredenti sappiano che senza di lui l'Heavy Metal non avrebbe avuto le corna.
La lettera aperta di Lars Ulrich.
14 maggio 2010
The Stones on Rolling Stone
In fondo "Exile On Main Street" è l'album per definizione dell'estetica (molto più che della musica) degli Stones. In occasione della sua ristampa le trenta volte in cui gli Stones sono stati in copertina a Rolling Stone. E non è certo come vedere James Murphy.
5 maggio 2010
Alba Rohrwacher
Bella intervista alla Rohrwacher sul nuovo blog di Simona Siri.
2 maggio 2010
Cosa voglio di più
Forse un po' troppo lungo, seppur fin troppo breve per chi sul proprio blog ormai preferisce scrivere di "neorealismo" così ben raccontato piuttosto che di musica che non dice niente.
Alba Rohrwacher è bravissima, il resto è tutto vero. Al punto che quello che si vuole di più a volte finisce meglio che nei film.
Alba Rohrwacher è bravissima, il resto è tutto vero. Al punto che quello che si vuole di più a volte finisce meglio che nei film.
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