12 marzo 2010

The Hurt Locker

Niente storie su Bush o sui perchè di una guerra. Un film sulla guerra che inchioda con i soldati, le bombe da disinnescare e i kamikaze.
Sopravvalutato o meno, "The Hurt Locker" ha il merito, non da poco, di aver tolto Avatar anche dalla storia delle statuette. E senza occhialini.

9 commenti:

ale ha detto...

Un film piacevole. Due ore che scorrono liscie, senza fronzoli, senza donne, senza frasi epiche, senza lacrime. Mi sembra però un po' troppo sopravvalutato. Sottovalutata, probabilmente, è stata invece la mail che il produttore del film ha mandato ai giurati dell'Academy e per la quale gli è stata negata la partecipazione alla premiazione.

http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezioni/spettacoli/201003articoli/52801girata.asp

onan ha detto...

ale: sottovalutata o sopravvalutata dalla giuria. A seconda dei punti di vista. :)

a bim beri ha detto...

Visto al cineforum l'anno scorso.
Non mi aveva impressionato granché a parte l'adrenalina. Il concept, l'impossibilità di tornare a casa, ad una vita normale, mi pare un po' trito. Come quello di avatar del resto.

Captain Howdy ha detto...

L'Oscar per "The Hurt Locker" è un po' un'Oscar alla carriera alla Bigelow nel senso che come con i Coen e con Scorsese l'Academy ha deciso di premiarla, pur con un film "debole", rispetto agli altri suoi, perche' non si poteva procrastinare oltre a questa mancanza e hanno colto l'occasione (nei prossimi anni lo faranno pure con Tarantino anche se secondo me, viste le nomination, dovevano farlo gia' quest'anno). Per il resto era abbastanza scontato che ad "Avatar" andassero solo i riconoscimenti "tecnici" perche' è li che si deve misurare la sua importanza e, soprattutto, sono li i motivi per cui sara' ricordato saecula saecolorum (mentre "The Hurt Locker" sara' presto dimenticato: se vogliamo parlare della Bigelow sara' ricordata per "Near Dark", "Point Break" e "Strange Days" e non certo per questo): bisogna accettare che il cinema vive anche di tecnica e non solo del lato puramente "teatrale" e nonostante io spesso prediliga quest'ultimo bisogna prender atto che Cameron dopo il "Morphing" ad inizio anni '90 con questa "PMC" ha portato alla luce (non inventato, per carita'...) un'altra innovazione tecnica destinata a cambiare molte cose nel Cinema.

ilgmk ha detto...

Tempo fa ho letto una recensione su questo film che mi è tornata alla mente vedendolo: ha una struttura da porno.:)
Tutto ruota attorno alle scene "di lavoro", ripetute eppur diverse. Buon film ma di sicuro non memorabile. E concordo con quanto scritto Captain Howdy: la Bigelow ha fatto decisamente di meglio. Io avrei preferito veder vincere Tarantino (scandaloso che non abbia vinto x la sceneggiatura) o "Up". Ma d'altra parte gli Oscar hanno premiato davvero i migliori solo per caso (o per sbaglio). Salvo poi risarcire in zona cesarini (quest'anno è toccato al grande Jeff Bridges);))

mbow ha detto...

Non ho visto il film, che immagino profondo e intenso, ma le premiazioni le ho viste molto pilotate da un sentimento anti avatariano a prescindere, in tempi di crisi andare contro allo sfarzoso e nel bene e nel male storico progetto di Cameroon è cool. Vedo una leggera analogia col nobel dato ad Obama, che secondo alcuni sarebbe stato vinto "for not being george bush".
6 statuette? Mughini direbbe "Ma dddaiii"

onan ha detto...

Concordo che "Bastardi Senza Gloria" doveva essere il film con le statuette di "Hurt Locker". Ma mi accontento non le abbia prese Avatar.

vincenzo ha detto...

Ho visto "Un profeta" in lingua originale con sottotitoli. Un film stupendo che (purtroppo)non ha vinto l'oscar per il film straniero. Non certo per signorine nè per giurati sensibili di cuore.
Mille volte meglio di "the hurt locker". Andatelo a vedere.150 minuti di grande cinema.

goodnight ha detto...

l'ho visto una volta, cercherò di rivederlo: non sto a valutare il discorso oscar, li meritasse o non li meritasse, per me comunque un ottimo film. Brava Bigelow!