30 marzo 2009

Cappellano di bordo

Ahimè, la multinazionale per cui faccio il venditore pare si sia appassionata agli incentive travel in crociera: la seconda in tre anni!
Cappella e cappellano saranno stati certamente presenti anche l'altra volta. Ma sulla Costa Atlantica, nave così Felliniana che i ponti prendono nome dai film del regista riminese, le lucette "Las Vegas" e la croce "Justice" hanno reso la cosa molto più evidente.
Non ho avuto modo di conoscerlo, e me ne pento, ma vi assicuro che davanti a questa splendida immagine del cappellano in giacca da marinaio, presente sul pannello dell'equipaggio, mi ci sono soffermato, non proprio in religioso silenzio, tutti i giorni.

12 commenti:

leo ha detto...

Chissà che vita fa questo cappellano. Magari tra trenta-quarant'anni anche questo qui come un altro che suonava sulle navi da crociera fonda un partito, di matrice nautico-confessionale

goodnight ha detto...

vedo che ti sei affrettato a tornare: però Jaky se la stava cavando benissimo sul ponte di comando!
ciao

accento svedese ha detto...

Ti invidio molto perchè riesci a mantenere la calma di fronte a cose del genere. ;)

alfa ha detto...

stupendo!

occhiobuio ha detto...

Fatico a credere che tu non abbia chiesto di poterlo incontrare.
Fenomenale!

onan ha detto...

Sono stato un paio di volte in cappella, ma era fuori dall'orario della Messa, e non l'ho trovato...

ale ha detto...

La scritta luminosa è stupenda, starebbe benissimo sopra alla testiera del mio letto.
Nemmeno sulla Love Boat de Cpt. Stouping si potevano ammirare queste meraviglie...
Bentornato!

Jaky ha detto...

Goodnight: Grazie, grazie anch'io vorrei fare un blog.
Bellissima la foto del cappellano...
La croce è molto Black Sabbath.
Hahahaha.

Captain Howdy ha detto...

Sei stato illuminato sulla via di Damasco? ;-)

onan ha detto...

Sarà che stavo sull'Oceano Atlantico, ma l'unica cosa che mi ha illuminato sono state le lucette che piacciono tanto ad ale, e di cui, se vuole, ho plurimi scatti. :)

r. ha detto...

Beh, considerati fortunato. C'è a chi è andata peggio.
A me, ad esempio.
Dove lavoro io, dopo circa 2 settimane dal mio arrivo, come attività di teambuilding (quindi simile agli incentive travel) ci costrinsero al superamento di un percorso in un parco avventura.
Presente il film con Pozzetto "noi uomini duri"?
Ecco, le stesse cose:
ponti tibetani, funi tra gli alberi e via dicendo.

Io mi rifiutai, ovviamente. Non faccio lo scimpanzè.
Piuttosto il trenino nelle feste in crociera, insieme agli anziani americani impasticcati di valium (quelli che poi vanno ai concerti rock: non c'è alcuna differenza con il pubblico americano dei concerti rock) e smaila come musicista. e credimi: scrivere "piuttosto il trenino, etc." richiede un grande sforzo di tenacia da parte mia per riuscire a scriverla. :)

Ciao

onan ha detto...

r.: io mi sento fortunato!
Certo il "team building" è davvero difficile considerarlo "incentive". :)
Riguardo al trenino sono rimasto compostamente seduto al tavolo anche l'altra volta che mi trovavo a fianco del Direttore Commerciale, figurarsi questa che me lo trovavo qualche tavolo più in là.
Preferirei rimettere il mandato che un trenino.