Ho visto da petunias questo gioco sulla canzone più triste. Ho provato a pensare un po' e, nonostante la mia esterofilia musicale, non mi sono venuti in mente che brani dal testo in italiano. Direi Amandoti dei CCCP.
E voi?
15 commenti:
Anonimo
ha detto...
Bella domanda! ce ne sono così tante... Di primo acchitto diciamo, senza rifletterci su tanto, sono indeciso tra nothing compares to you di sinead(anche se forse più per il video)e goodbye my lover di james blunt...per quanto ritornando ai nostri amici Verve anche the drugs don't work col suo ritornello non era proprio una botta di allegria...
La questione è circolata anche su alcuni blog brasiliani con la domanda “Qual é a música mais triste de todos os tempos?” Evito il repertorio verdeoro, dove la tristezza la fa da assoluta padrona ("A tristeza é senhora" canta Caetano) Segnalo invece il commento di un blogger che, a proposito di “Exit Music” dei Radiohead, scrive: “Essa música, uma garrafa de whiskey, um pouco de solidão e uma arma na mão só pode dar errado.” Insomma una combinazione davvero pericolosa. Anch’io, con te, propendo comunque per l’Italia, precisamente per “L'Ultima Neve Di Primavera” di Franco Micalizzi, qualcosa di insostenibile, triste in tutti i sensi (fin dal titolo), con versioni una più deprimente dell’altra, per un’estetica da fotoromanzo e l’odore di cinema con i sedili in legno che evoca (tende di velluto e dolciumi appiccicosi). Scritta coscentemente, come il film di cui è colonna sonora, per annodare la gola. Penalmente perseguibile per i danni arrecati. Al confronto già “O Zappatore” sembra una rigenerante canzone dei Righeira. Comunque, come dice il Mike... "allegria!".
"L'ultima neve di primavera". Una di quelle cose che mi hanno naturalmente segnato l'infanzia. Credo di aver addirittura posseduto il 45 giri dopo una visione al cinema in cui ricordo piangevano tutti. Mamma, nonna, zii... Non mi pare abbia però un testo e fatico quindi a considerarla "canzone" quanto "O' zappatore" che invece, pur non appartenendomi certo, è molto vicina alla mia idea di tristezza.
joyello: spiegare questa idea personale di tristezza non è ovviamente possibile. Ma trovo che l'amore più intenso e vero sia imprescindibilmente triste. E' l'amore impossibile di "Amandoti". Quello che ti consuma. Quello per cui si è disposti a tutto per un istante o un'ora di unica passione. Consapevolmente già tristi perchè domani non ci sarà più. Non perchè ci avrà stancato, ma perchè non sarà possibile.
Ma dai. Non avevo mai letto "amandoti" in questi termini. Per me è una canzone d'amore. Un amore così forte e potente che "m'affatica" ma che subito dopo "mi consola". Un amore e al quale viene chiesto di ritorno solo d'essere ricambiati. "Amami ancora, fallo dolcemente. Un anno, un mese, un'ora perdutamente." L'unico amore possibile. ed ora tu me ne dai una lettura triste... :-)
P.S. - nella musica pop (ma non solo) basta scrivere pezzi utilizzando accordi minori e la melodia assume immediatamente un aspetto "triste". Però non confondiamo: si può essere melanconici senza essere tristi.
joyello: messa così è triste solo la morte, l'abbandono. Tutto il resto è solo melanconico. Per me "Amandoti" è straziantemente struggente. E (da Sabbathiano) non solo per gli accordi minori. Chissà? Bisognerebbe chiedere a Ferretti...
Io vi butto lì "Nobody does it better", per motivazioni molto simili a quelle che usa Onan per "Amandoti"... e per la storia personale di Carly Simoe e Mick Jagger.
banale, ma sto ascoltando in pausa pranzo "Alfredo" dei baustelle. Chiunque abbia più di 35 anni e non sia morto dentro DEVE piangere con questo brando.
Non penso esista un brano "più triste di sempre"...
15 commenti:
Bella domanda! ce ne sono così tante...
Di primo acchitto diciamo, senza rifletterci su tanto, sono indeciso tra nothing compares to you di sinead(anche se forse più per il video)e goodbye my lover di james blunt...per quanto ritornando ai nostri amici Verve anche the drugs don't work col suo ritornello non era proprio una botta di allegria...
"Feel so Low", Porcupine Tree da "Lightbulb Sun" 2001
pink moon di Nick Drake
no distance left to run- blur
Vedrei bene Berlin di Lou Reed struggente e desolata. Siamese Twins dei Cure è forse peggio ancora
La questione è circolata anche su alcuni blog brasiliani con la domanda “Qual é a música mais triste de todos os tempos?”
Evito il repertorio verdeoro, dove la tristezza la fa da assoluta padrona ("A tristeza é senhora" canta Caetano)
Segnalo invece il commento di un blogger che, a proposito di “Exit Music” dei Radiohead, scrive: “Essa música, uma garrafa de whiskey, um pouco de solidão e uma arma na mão só pode dar errado.” Insomma una combinazione davvero pericolosa.
Anch’io, con te, propendo comunque per l’Italia, precisamente per “L'Ultima Neve Di Primavera” di Franco Micalizzi, qualcosa di insostenibile, triste in tutti i sensi (fin dal titolo), con versioni una più deprimente dell’altra, per un’estetica da fotoromanzo e l’odore di cinema con i sedili in legno che evoca (tende di velluto e dolciumi appiccicosi). Scritta coscentemente, come il film di cui è colonna sonora, per annodare la gola. Penalmente perseguibile per i danni arrecati. Al confronto già “O Zappatore” sembra una rigenerante canzone dei Righeira. Comunque, come dice il Mike... "allegria!".
"Amandoti" non è affatto triste, direi tutt'altro. E' una canzone d'amore dolcissima. Dove starebbe la trsitezza?
A me viene in mente "Via Broletto" di Sergio Endrigo... Forse non è "la più triste" ma è bella tosta.
:-)
"L'ultima neve di primavera". Una di quelle cose che mi hanno naturalmente segnato l'infanzia. Credo di aver addirittura posseduto il 45 giri dopo una visione al cinema in cui ricordo piangevano tutti. Mamma, nonna, zii...
Non mi pare abbia però un testo e fatico quindi a considerarla "canzone" quanto "O' zappatore" che invece, pur non appartenendomi certo, è molto vicina alla mia idea di tristezza.
joyello: spiegare questa idea personale di tristezza non è ovviamente possibile.
Ma trovo che l'amore più intenso e vero sia imprescindibilmente triste. E' l'amore impossibile di "Amandoti". Quello che ti consuma. Quello per cui si è disposti a tutto per un istante o un'ora di unica passione. Consapevolmente già tristi perchè domani non ci sarà più. Non perchè ci avrà stancato, ma perchè non sarà possibile.
sì è vero "l'ultima neve" non ha testo: meritava comunque un riconoscimento "fuori concorso"...
ciao!
Ma dai. Non avevo mai letto "amandoti" in questi termini.
Per me è una canzone d'amore. Un amore così forte e potente che "m'affatica" ma che subito dopo "mi consola". Un amore e al quale viene chiesto di ritorno solo d'essere ricambiati. "Amami ancora, fallo dolcemente. Un anno, un mese, un'ora perdutamente." L'unico amore possibile.
ed ora tu me ne dai una lettura triste...
:-)
P.S. - nella musica pop (ma non solo) basta scrivere pezzi utilizzando accordi minori e la melodia assume immediatamente un aspetto "triste". Però non confondiamo: si può essere melanconici senza essere tristi.
joyello: messa così è triste solo la morte, l'abbandono. Tutto il resto è solo melanconico.
Per me "Amandoti" è straziantemente struggente. E (da Sabbathiano) non solo per gli accordi minori.
Chissà? Bisognerebbe chiedere a Ferretti...
Io vi butto lì "Nobody does it better", per motivazioni molto simili a quelle che usa Onan per "Amandoti"... e per la storia personale di Carly Simoe e Mick Jagger.
'Layla' di Clapton.
Jeger.
credo che nel repertorio di Rickie Lee Jones si trovino brani di una tristezza ineguagliabile...
banale, ma sto ascoltando in pausa pranzo "Alfredo" dei baustelle. Chiunque abbia più di 35 anni e non sia morto dentro DEVE piangere con questo brando.
Non penso esista un brano "più triste di sempre"...
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