31 dicembre 2016

Albums of the Year 2016

I migliori 10 album del 2016


  1. Metallica - Hardwired... To Self-Destruct
  2. Motta - La Fine dei Vent'anni
  3. Iggy Pop - Post Pop Depression
  4. David Bowie - Blackstar
  5. The Last Shadow Puppets - Everything You've Come to Expect
  6. Car Seat Headrest - Teens of Denial
  7. Teenage Fanclub - Here
  8. Metronomy - Summer 08
  9. Cosmo - L'Ultima Festa
  10. Radiohead - A Moon Shaped Pool
E il mio "The Album Of The Year 2016"

23 dicembre 2015

Albums of the Year 2015

No, qui non c'è traccia di Kendrick Lamar, dominatore indiscusso di tutte le classifiche di fine anno, ma questi sono i !0 album che ho preferito nel 2015:


1. Tame Impala - Currents
2. Jamie XX - In Colour
3. Noel Gallagher's High Flying Birds - Chasing Yesterday
4. Gaz Coombes - Matador
5. New Order - Music Complete
6. Kurt Vile - B'lieve i'm Going Down
7. Sufjan Stevens - Carrie & Lowell
8. Grimes - Art Angels
9. Blur - The Magic Whip
10. Chemical Brothers - Born In The Echoes


questi i migliori 3 HEAVY METAL:




1. Iron Maiden - The Book Of Souls
2. Ghost - Meliora
3. Baroness - Purple


e questo "The Album Of The Year 2015" versione Spotify



Sino alla prossima lista, se volete mi trovate qui, Buon 2016 a tutti.

31 dicembre 2014

Albums of the Year 2014

Nell'ultimo mese e mezzo le tantissime classifiche di fine anno (quelle mica riesco a non guardarle) hanno avuto il merito di farmi capire quanto mi ero perso (The War On Drugs, Metronomy, Future Islands), riprendere in mano ciò che avevo sottovalutato (Todd Terje) e confermare quanto invece proprio non mi vadano giù alcuni dischi blasonatissimi (St. Vincent, FKA Twins).
Alla fine, questi sono i miei 10 album preferiti del 2014:


1. The War On Drugs - Lost In The Dream
2. Todd Terje - It's Album Time
3. Beck - Morning Phase
4. Temples - Sun Structures 
5. Goat - Commune
6. Damon Albarn - Everyday Robots
7. Mastodon - Once More 'Round The Sun
8. Metronomy - Love Letters
9. Aphex Twin - Syro 
10. Future Islands - Singles
Non male il disco di Robert Plant ma, così come per i Black Keys, proprio perché sono uno che ancora compera musica, trovo vadano "boicottati" coloro che si rifiutano di stare su Spotify.
Molto più bello di quanto quasi chiunque abbia detto il disco dei Foo Fighters e, a parte la copertina, buono l'ultimo U2 (il loro migliore da tantissimo tempo).
Quelle dei Led Zeppelin sono le ristampe come andrebbero fatte (parlo di Cd che a me i vinili fanno ancora più sorridere)
Buon 2015 a tutti.

24 dicembre 2013

The Album Of The Year 2013

Il mio album dell'anno. Versione Spotify, con la durata di un CD-R80.

Buon Natale e Buon 2014.

21 dicembre 2013

Albums Of The Year 2013

Qualcuno mi ha anche affettuosamente sollecitato perché tenessi in vita almeno le classifiche di fine anno e la loro aggregazione nei risultati della "Top Of The Tops". Ringrazio e segnalo che oggi tutto questo lo si può si trovare esemplarmente realizzato nella "Poll Of Polls" di Any Decent Music e nella "Music End Of The Year Summary" di un sito che si chiama addirittura Album Of The Year.

I miei 10 albums preferiti, di un'annata musicalmente eccezionale come non accadeva da tanto, tantissimo tempo, però quelli sì che ve li comunico:


  1. Arctic Monkeys - AM
  2. Daft Punk - Random Access Memories
  3. Kurt Vile - Waking On A Pretty Daze
  4. David Bowie - The Next Day
  5. Arcade Fire - Reflektor
  6. Kanye West - Yeezus
  7. Carcass - Surgical Steel
  8. Nick Cave & The Bad Seeds - Push The Sky Away
  9. Primal Scream - More Light
  10. Deerhunter - Monomania

31 ottobre 2013

Metallica - Through The Never

"Through The Never" dei Metallica al cinema non è male. Il videoclip (perché di questo si tratta) costruito attorno al concerto riesce a renderlo scorrevole nonostante lo storyboard senza senso. Bella la faccia di Dehann, ottime riprese, suono di impatto impressionante. La pacchianata del palco che crolla la si vorrebbe non vedere, ma nella rappresentazione antologica della simbologia della band che il film si prefigge è il prezzo per arrivare a "Hit The Lights" in versione "garage". Molto bene "Ride The Lightning", "And Justice For All" e "Cyanide". Vince "Orion" a palazzetto deserto durante i titoli di coda, c'entra niente con il film e da qui dovrebbero capire di ripartire.

17 settembre 2013

Arctic Monkeys - AM


Gli Arctic Monkeys hanno fatto il loro inaspettato secondo capolavoro. Così bello, maturo e sofisticato nell'esercizio di stili da rendere giustificabile anche il male che Richard Hawley da una parte, Josh Homme dall'altra, sembravano aver procurato loro dopo il debutto. L'America da luogo di esplorazione si trasforma in terra di adozione (One For The Road e Fireside). Là è inciso; la produzione è perfetta: il basso di Nick O'Malley in primissimo piano (Do I Wanna Know?), la ritmica di Matt Helders quella della band che stampava magliette con l'immagine di una batteria (R U Mine?). Qualcuno scrive che le chitarre son calate. In Arabella (la migliore) Jamie Cook suona come se Iommi fosse entrato negli Zeppelin. I Want It All è glam per la festa. N.1 Party Anthem mostra che Alex Turner ha finalmente superato Hawley e canta diritto verso qualcosa che sta tra gli Smiths e i Blur. Mad Sounds è il soul che i Primal Scream non possono più, Snap It Out il rhythm, Why'd You Only Call Me When You're High? l'hip-hop che i bianchi non devono rappare. Knee Socks non sono neanche gli Arctics. I Wanna Be Yours resterà!
"AM" è un disco straordinario, la responsabilità della sopravvivenza del rock britannico contemporaneo è qui.
D'ora in poi per gli Arctic Monkeys sarà possibile davvero tutto. Anche niente.

10/10

27 giugno 2013

Paul McCartney - Arena di Verona, 25/06/13


Ci sono stati un'infinità di momenti perfetti durante le quasi 3 ore di concerto in cui Sir Paul ha dato ai presenti l'illusione di tenere in pugno il mondo oltre che l'Arena.
I brani da solista ridotti all'osso, la voglia di Rock dei pezzi dei Wings (con quei botti in Live And Let Die pareva di stare a un concerto dei Metallica; chi mi conosce sa che questa non è certo una critica), la commozione di Here Today per John, di Something per George e poi tutta la magia delle canzoni della band più importante della musica cantate dalla metà che le ha scritte. Ho compreso Yesterday, capito cosa significa Hey Jude, sentito Helter Skelter e visto quegli stivaletti portati da chi solo li potrà sempre indossare. Sono andato al concerto di Macca anche solo un po' perchè mi mancava, non sapevo proprio cosa mi mancava.


Qui la miglior recensione della serata.

9 giugno 2013

Jaky - Territory

Territory dei Sepultura per l'ultima di Jaky con la Junior Band delle medie.

15 maggio 2013

Daft Punk - Random Access Memories

Sarebbe comodo poter riflettere. Aspettare. Vedere cosa dicono quei pochi che non hanno ancora detto qualcosa. Ma d'avanti ad un'opera(zione) di questo calibro o si sta da una parte o dall'altra. Subito. E per me i Daft Punk hanno fatto un disco straordinario. "Random Access Memories" è un "concept-album" (con le inevitabili pesantezze del caso) che ha superato l'idea classica, e ormai insopportabile, del vintage come riproduzione di ciò che c'era. Un disco con le ambizioni e lo stile di quelli di una volta, pensato e proiettato ben oltre la speranza tutto ripartirà dal vinile.
Se Giorgio by Moroder non vi dice niente lasciate perdere, altrimenti mettetevi le cuffie.

21 marzo 2013

David Bowie - The Next Day

Non da Marte e non su Berlino, ma Bowie, quello vero, è ricaduto sulla Terra.
Fosse anche solo per un giorno, con un disco così tutto suonerà migliore.

18 marzo 2013

Matmos - The Marriage of True Minds

Musica telepatica, triangoli che ballano, glitch, doom & growl in surf.
I Matmos al meglio (così come appena visto dal vivo).

4 marzo 2013

Nick Cave & The Bad Seeds - Push The Sky Away

Il più bel disco che Nick Cave potesse fare.

Abbiamo finito di scaricare porcheria inutile

E' arrivata finalmente anche da noi quella manna che si chiama Spotify
Spotify cambia le regole della musica, lo fa in modo legale e permette di condividere ciò che si ascolta. Ma nello scorrere dei post di Facebook e di Twitter non credo sia possibile trovare lo spazio per segnalare ciò che ha colpito più di altro o anche solo per provare a fermare ciò che piace. Ho ancora un blog e poichè sempre di "onanrecords" si tratta, proverò, prometto con moderazione, a farlo qui. 

21 gennaio 2013

Django Unchained

Ecco il film che spazza via tutto. Più o meno bello di "Bastardi senza gloria" è la sua continuità stilistica ben oltre l'incredibile interpretazione di Waltz. Le parti di Di Caprio, Foxx, L. Jackson sono tutte perfettamente centrate, la sceneggiatura è solida come un mandingo. Divertente quanto un Western con una schiava nera che parla in tedesco è il primo Tarantino seriamente in grado di commuovere. Bellissimo e i Western non mi sono mai piaciuti.

20 gennaio 2013

La Migliore Offerta

Pensavo fosse Tornatore e invece è un Dario Argento riuscito, senza sangue e con un protagonista (anche troppo) bravo. Molto meglio così. Peccato per quel C3PO, ma si sa com'è Dario.

19 gennaio 2013

Qualcosa nell'aria

Magari non si capisce come molti sostenessero che doveva vincere il Leone d'Oro o come sia stato possibile premiarlo per la miglior sceneggiatura, ma "Qualcosa nell'aria" è un piacevolissimo "Tempo delle Mele" in versione '68. E di quelle Mele lì, non c'è niente da fare, ci si sente sempre figli migliori di quelli delle altre.

7 gennaio 2013

The Master

Philip Seymour Hoffman sublime, interpretazione straordinaria di Joaquin Phoenix, inquadrature degne del miglior Coppola, fotografia strabiliante sempre. Tutto bellissimo. Eppure, come Scientology, il film non funziona. Non si capisce dove Anderson voglia andare a parare e lo stupore per la bellezza della maggior parte delle scene (la cella) è identico a quello per il loro irrisolto significato (la moto). Non è Il Petroliere.

5 gennaio 2013

Onanrecords: I Migliori 10 del 2012

Poteva il commento di Goodnight al post precedente lasciarmi indifferente?
E allora visto che i blog, così come i dischi e le classifiche, sembrano morti sì, ma non lo sono ancora sufficientemente da poter essere sepolti dai social network...
La mia più "walking dead" delle classifiche del passato.
  1. Witchcraft - Legend
  2. Ufomammut - Omo "Opus Primum + Alter"
  3. Jack White - Blunderbass
  4. Tame Impala - Lonerism
  5. The Swans - The Seer
  6. Testament - Dark Roots Of The Earth
  7. Down - Down IV Part I
  8. The XX - Coexist
  9. Pallbearer - Sorrow And Extinction
  10. Jake Bugg - Jake Bugg

4 dicembre 2012

The Rolling Stones - London O2 Arena, 25/11/12

'50 years to get from Dartford to Greenwich...'  Il cinquantesimo compleanno della piú grande Rock'n'Roll band di sempre celebrato con i coetanei (70 and counting) provenienti da mezzo mondo. Chi agghindato a dimostrare che questa roba l'ha vissuta sulla pelle, e chi, pur di esserci, venuto (giuro) con la bombola d'ossigeno. Poi ci sono quelli che all'epoca di I Wanna Be Your Man (di Lennon/McCartney scelta per l'apertura) non c'erano ma che, sepolto il punk, possono godersi lo spettacolo senza tanti problemi di coscienza; quelli con gli occhi a mandorla nelle prime file del pit che soli han potuto pagare le indicibili cifre di quei biglietti; infine quelli a cui Start Me Up ricorda quanto Torino '82 fosse irraggiungibile per i loro 12 anni. Anche Noel Gallagher, che molto tempo fa ironizzava sullo scimmiottare di due vecchi in calzamaglia di nome Mick e Keith, sta qui stasera, giustizia vuole a fianco di Rob Zombie.
Su un palco gigantesco quanto intimo per la sua essenzialità gli Stones appaiono subito esattamente ció che devono: rughe e magrezza. L'energia nervosa di Jagger, il gesto naturale di Richards, il divertimento di Wood, la sorprendente certezza ritmica di Watts. Tutto li come sempre immaginato e mille volte visto documentato. Sono gli Stones: vecchi ma uguali.
Per set un tripudio di impeccabili classici. Jagger ironizza stiano per eseguire "Their Satanic Majesties Request" nella sua interezza, invece Paint It Black é seguita da Gimme Shelter con Mary J. Blige e superata da una splendida Wild Horses. Down The Line ospita un metallico Jeff Beck, It's Only Rock'n'Roll But I Like It vede apparire un (lui sí decrepito Bill Wyman) e a Midnight Rambler (momento piú alto della serata) si aggiunge un incredibile Mick Taylor. Piu Stones di così... La nuova Doom And Gloom é uno schiaffo a tutti i gruppetti che credono per scrivere un pezzo alla Stones basti essere giovani. Brown Sugar fa pensare sia finita (cosí é sempre stato nei concerti degli ultimi anni) ma ci sono ancora Simpathy For The Devil con Mick in pelliccia, You Can't Always Get What You Want con il coro e una Jumping Jack Flash per chiedersi come siano ancora possibili tanta attitudine, talento ed energia. Non c'e' più tempo per I Can't Get No Saisfaction.
Abbiamo visto gli Stones. A Londra. 50 anni dopo. Non ci hanno deluso in niente. Potremmo davvero chiudere qui.

30 novembre 2012

Crystal Castles - London, Brixton Academy 24/11/12

Crystal Castles e' pensare alla loro estetica chic-nichilista e al rapporto oltre-punk di Alice Glass con il pubblico. Poiche' lo si pensa cosi tanto che talvolta si riesce quasi a farseli piacere, una Brixton Academy stracolma ed eccitata appare il luogo ideale per verificare lo spessore di tanto hype.
Per backdrop la premiatissima fotografia che sta in copertina al terzo album: la yemenita con il burqa che tiene tra le braccia il figlio ferito. L'impatto di Alice e' da subito ancor piu' travolgente di quanto auspicato. Fisicita' pura su un muro di volume distorto e braccia tutte protese a prenderla. Smarrimento su come reagire solo quando ‘There’s no heaven, there’s no hell… there’s just fucking nothing’accende candele per un suo amico di 18 anni morto il giorno prima. L'anarco-party riprende con un'intensità' che culminerà in un pianto finale difficile da decifrare. Alice si da' in continuazione, il pubblico la trasporta e la sostiene diritta. Non c'e' stage-diving, ma un crowd-surfing eretto con una donna per protagonista. Non c'e' sesso in tutto cio' e questo rende punk la normale electro-trance che il sempre in ombra Ethan Kath produce. Sorprendente e vitale il batterista, indispensabile a renderli musicalmente live. Ma si sa, per ragioni estetiche, i Crystal Castles sono e rimarranno in 2. Da vedere.

29 novembre 2012

Robbie Williams - London O2 Arena, 23/11/12

Ho visto un grandissimo entertainer cantare (meglio di quanto avrei mai immaginato) con una band che suona a volume Rock. Quando very very special guest e' uscito Gary Barlow, il dispiacere e' stato subito soppiantato, tra le urla quarantenni, dall'opportunita' di poter realisticamente comprendere cosa i Take That abbiano significato per questa nazione. Durante Angels (almeno sino a qualche tempo fa il pezzo piu' richiesto ai funerali) ho visto piangere tutti, anche i maschi accompagnanti. E Robbie, a ragione, anziché così ha scelto di chiudere con Losers (dall'ultimo album). Tie'.

11 novembre 2012

Skyfall

Il primo 007 che mi convince dall'inizio alla fine. E non sto parlando di Daniel Craig, ma di un film finalmente diretto da un regista capace e raffinato come Sam Mendes. Puro intrattenimento di altissimo livello. E viva la birra.

3 novembre 2012

Amour

Malattia, vecchiaia, accudimento, chi può rimanere indifferente? Ma la forza con cui "Amour" tira dentro quell'appartamento, in cui è interamente girato, è intima bellezza. Straordinaria l'interpretazione della Riva, l'eleganza di Trintignant, la misura di Haneke. Un film perfetto. Sulla vita, l'amore, la morte. Imperdibile.

23 ottobre 2012

Voivod - Bloom, Mezzago (20/10/12)


Meglio tardi che mai.
All'epoca comprai il vinile di "Dimension Hatröss" (1988) senza riuscire a capirlo.
Ci sarebbe voluto Jaky con la sua passione per tutto quel Metal troppo "avant-garde" per papà.
Abbiamo visto i Voivod nel buco nero dove suonarono i Nirvana. Non so se ho capito, ma è stato meraviglioso. Un tecnologico Rrröööaaarrr di futuristiche lamiere arrugginite. Viva i Voivod.

Grazie Jaky.




Bravissimi anche i doomsters psichedelici italiani Rise Above Dead (in versione senza cantante) che li hanno preceduti.

1 ottobre 2012

Reality

Il più bravo di tutti non può fare un film brutto. Bastano, e avanzano, la scena del matrimonio, della discoteca e dell'aquapark (evoluzione della più bella immagine di Gomorra: la piscina sul terrazzo alle Vele di Scampia). Ma se, in una trama che non convince, Garrone intervalla al suo modo di inquadrare una teatralità alla De Filippo può deludere.

17 settembre 2012

Pietà

E' senza pietà. Senza speranza. Comunista. Così duro e violento che si fatica. Ma è un Kim Ki-Duk, questo, che non annoia un solo istante. Turba, disturba e rimane impresso.